Stati Uniti

Biden ironizza su Trump: «Io un adulto contro un bambino»

Così il presidente democratico ha attaccato il suo rivale repubblicano
©BONNIE CASH / POOL
Ats
28.04.2024 08:24

Il presidente democratico degli USA e candidato alla propria successione Joe Biden in occasione della cena dei corrispondenti della Casa Bianca con l'ironia attacca il suo rivale repubblicano Donald Trump. «Siamo in piena campagna elettorale. L'età è un problema, sono un adulto che corre contro un bambino di sei anni», ha detto dal palco dell'hotel Hilton di Washington, fuori dal quale decine di manifestanti hanno protestato per la Gaza gridando ai giornalisti che partecipavano alla cena «vergognatevi» per la copertura della guerra. Le proteste hanno accolto anche il presidente e la First Lady Jill.

Definendo Trump «Sleepy Don» (Donald sonnolento) per essersi appisolato in tribunale durante le udienze per il suo processo per il pagamento all'attrice pornografica Stephanie A. Gregory Clifford (alias Stormy Daniels), Biden ha sottolineato che «l'età è l'unica cosa» che lo accomuna con l'ex presidente, «anche se io posso contare su una vicepresidente che mi appoggia», ha scherzato in riferimento ai rapporti ormai spezzati fra l'ex presidente e il suo ex vice Mike Pence.

Il presidente ha ironizzato anche sul procedimento penale contro Trump: «Ha avuto giorni tempestosi», ha detto con un gioco di parole sulla pornostar Stormy, che in italiano vuol dire tempestoso, burrascoso.

Il presidente è poi passato a un tono più serio. Ha assicurato che continuerà a battersi per i giornalisti americani detenuti all'estero. Ai media presenti ha detto: «C'è qualcuno che vi dice che siete nemici del popolo. Ma questo è sbagliato e pericoloso. Rischiate la vita per il vostro lavoro».

Pur non chiedendo ai media di schierarsi o di prendere una posizione, Biden li ha esortati a «rendersi conto della gravità del momento. Ognuno di noi ha un ruolo da giocare nell'assicurarsi che la democrazia duri. Io ho un ruolo, ma con tutto il rispetto lo avete anche voi. Nell'era della disinformazione, un'informazione credibile in cui la gente può credere è più importante che mai».

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