Luganese

Decisione più vicina per il futuro viario a Cornaredo

Da anni si attende la sentenza sull'impianto viario che potrebbe rivoluzionare l'accesso alla città – Il Tribunale cantonale amministrativo, ora, sembrerebbe pronto
In futuro la strada potrebbe passare per il parcheggio in basso a sinistra nell'innestarsi su via Ciani. ©CdT/Gabriele Putzu
Federico Storni
26.04.2024 06:00

Se un’udienza incidentale in Tribunale fa notizia è perché riguarda una decisione attesa da diverso tempo. Figuriamoci se l’udienza non riguarda direttamente la decisione tanto attesa e la coinvolge solo di striscio. È il nostro caso. Confusi? Andiamo a spiegare.

Di cosa parliamo

Innanzitutto, il tema. Stiamo parlando della prospettata rivoluzione viaria nel quartiere di Cornaredo, che coinvolge anche il nuovo stadio. Il progetto prevede fra le altre cose una grande rotonda sul Cassarate all’uscita della galleria, lo spostamento di parte di via Sonvico e la creazione di una nuova via Stadio fra il costruendo campo da calcio e quelli di allenamento. Una via Stadio a quattro corsie che, almeno negli spazi, sta già prendendo forma nel cantiere del PSE. Una via Stadio che però, potrebbe non essere mai realizzata, così come la rotonda sul Cassarate o lo spostamento di parte di via Sonvico sugli spazi dell’ex Termica e dell’attuale sede del DSU (uno dei motivi per cui la Città di sede del DSU ne sta costruendo una nuova). Il progetto stradale cantonale, presentato nel 2017, è infatti stato oggetto di ricorsi tuttora non evasi d al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM). Le repliche e dupliche sono state consegnate ormai ben oltre un anno fa. Da allora: silenzio. Da noi contattato al riguardo il TRAM non ha mai rilasciato informazioni sulle tempistiche, citando le procedure ancora in corso.

Una prima spia

Avviciniamoci alla notizia. Una cosa il TRAM ce l’ha confermata ed è che a metà maggio si terrà un’udienza «nell'ambito delle procedure concernenti l’approvazione delle varianti Fase 1 del piano regolatore intercomunale del Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC)». Un’udienza, aggiunge il Tribunale, «che non concerne il progetto stradale di sistemazione viaria di Via Sonvico - Via Ciani». Almeno non direttamente.

Causa ed effetto

Vediamo perché possiamo arrivare a questa conclusione, partendo da una dichiarazione del Dipartimento del territorio riguardo all’impianto stradale di Cornaredo: «Il tracciato e il disegno dei nuovi assi viari costituisce un elemento ordinatore del futuro quartiere e pertanto la loro progettazione e il loro arredo saranno lo scheletro qualitativo pubblico che strutturerà lo sviluppo dell’intero comparto». In altre parole, se si modifica lo scheletro, bisogna modificare anche quasi tutto il resto.

Ora: l’udienza di maggio davanti al TRAM riguarda le varianti di Fase 1 del PR-NQC. Concerne, in altre parole, la conferma o meno di una serie di impostazioni che dipendono direttamente dal progetto stradale cantonale. Due esempi, per capirci meglio. Bisogna confermare il disegno del reticolo di strade locali di servizio, con i loro innesti su via Sonvico. Un’approvazione che ovviamente dipende da dove passerà la strada cantonale. E ancora: il tratto spostato di via Sonvico permette di guadagnare spazi nel comparto B1a, dove peraltro è già stata presentata un’elaborata bozza di progetto. Se lo spostamento venisse bocciato, il progetto dovrebbe essere sensibilmente ridimensionato e per converso non sarebbe più necessario demolire l’attuale sede del DSU.

Le logiche conseguenze

Tutto questo per dire che è difficile immaginare che il TRAM si appresti a decidere sulle varianti Fase 1 senza avere un’idea chiara del destino del progetto stradale cantonale. Dello scheletro cioè di tutta la struttura. L’udienza stessa è poi una forte spia che una decisione sulle varianti - che pure attendono dal 2018 di crescere in giudicato - sia imminente. E di conseguenza sembra imminente anche quella che riguarda l’assetto viario. D’altronde, una volta noto l’esito della prima, sarà facile dedurre quello della seconda.

Una seconda spia

Altro indizio - più flebile, invero - che il TRAM sia pronto a decidere lo si trova nel rendiconto 2023 del Consiglio della magistratura, dove lo stesso Tribunale scrive di aver evaso «gli ultimi 88 ricorsi» relativi alla pianificazione cantonale sui rustici: «il giudice delegato potrà ora tornare a evadere le altre pratiche, in particolare quelle nel settore della pianificazione e dell’edilizia».

Farsi trovare pronti

In tutto questo il Cantone non è rimasto con le mani in mano e già nel 2022 ha messo a concorso e deciso chi sarà il gruppo mandatario che si occuperà di realizzare le future strade. Ad aggiudicarsi la commessa pubblica per 2,8 milioni è stato il Consorzio NQC2Vie (capofila Project Partners Ltd Consulting Engineers). Anche lui attende la sentenza per capire come muoversi.