Made in Ticino

Il «fon» momò che ha conquistato il mondo

Come la Valera di Ligornetto è arrivata a produrre asciugacapelli apprezzati da hotel e professionisti in tutto il pianeta
Andrea Stern
Andrea Stern
28.04.2024 06:00

L’estate scorsa Flavio Soresina stava passeggiando con la moglie per le stradine di una località balneare del sud della Spagna quando ha visto un negozio di barbiere e, per deformazione professionale, ha dato uno sguardo oltre la vetrina. «Ho visto subito che stavano utilizzando gli asciugacapelli metallici che produciamo noi a Ligornetto - racconta il CEO di Valera -. Siamo entrati a presentarci al titolare, abbiamo riso e scherzato, ci siamo fatti un selfie con i phon e siamo ripartiti con la piacevole sensazione di ritrovare un po’ di casa anche in vacanza».

Non è una sensazione rara. Sono «diverse centinaia di migliaia» gli asciugacapelli che ogni anno vengono prodotti tra le mura dello stabilimento di Ligornetto e venduti ai quattro angoli del globo. A saloni di parrucchiere, a privati e anche alle più prestigiose catene alberghiere come Hilton o Sheraton. Nel corso degli anni Valera ha saputo conquistarsi un ruolo da gigante mondiale nel settore degli asciugacapelli per alberghi di lusso, o anche meno sfarzosi ma desiderosi di offrire un prodotto sicuro e di qualità ai propri ospiti. Non esistono statistiche, ma è possibile che Valera sia il principale produttore mondiale di asciugacapelli per alberghi.

«I nostri prodotti sono apprezzati per il design, la qualità, l’innovazione, la stabilità e la sicurezza - spiega Soresina -. Per quanto riguarda i phon per alberghi, abbiamo dei sistemi di sicurezza molto avanzati per garantire che non possano andare in cortocircuito o surriscaldarsi anche nel caso in cui dovessero essere utilizzati in modo non ideale».

Gli alberghi sono disposti a spendere qualcosa in più per mettersi al riparo da possibili incidenti. Ma anche per poter contare sull’affidabilità di una ditta svizzera a livello di flessibilità e rapidità di fornitura e, non da ultimo, per poter offrire ai propri ospiti un prodotto con la croce elvetica.

«È chiaro che il Made in Switzerland è un importante argomento di marketing - osserva Pascal Aenishänslin, responsabile vendite di Valera -. Per esempio, noi siamo ben presenti anche in Paesi asiatici dove pure i costi di produzione sono nettamente inferiori ai nostri. Ovviamente non possiamo essere competitivi a livello di prezzi. Ma i nostri asciugacapelli sono molto apprezzati».

È chiaro che non siamo economici rispetto a quello che si trova sul mercato
Pascal Aenishänslin, responsabile vendite di Valera

I prezzi di un phon Valera partono da 35 franchi per i modelli più basici. «Diciamo basici e non economici - precisa Aenishänslin -, perché è chiaro che non siamo economici rispetto a quello che si trova sul mercato. Noi compensiamo con le caratteristiche dei nostri prodotti, con la tecnologia avanzata, con la sicurezza, con la longevità».

È con questi valori che nel lontano 1955 Gustavo Soresina fondò la Sorel, il cui nome fu cambiato in Valera quando, nel 1978, l’azienda si spostò da Milano all’omonima valle lungo il fiume Laveggio. «I miei genitori decisero di trasferirsi qui in Ticino perché cercavano un ambiente favorevole all’industria, ciò che in Italia non era più il caso - racconta Flavio Soresina -. Qui ci siamo sviluppati e abbiamo messo solide radici».

Certo, le condizioni quadro sono cambiate ma per i due fratelli Soresina, Flavio e Claudio, non se ne parla di spostare la produzione altrove. «Per aziende come la nostra, la situazione manifatturiera in Ticino è sempre meno favorevole - sostiene FlavioSoresina -. Negli anni tutto è diventato più difficile, è aumentata la burocrazia e soprattutto è parecchio cambiato il rapporto tra franco ed euro. Tecnicamente sarebbe anche possibile spostare parte della produzione all’estero, ma andrebbe contro la nostra volontà, la nostra passione, il nostro legame con questo territorio nel quale ci identifichiamo pienamente».

Così a Ligornetto prosegue una «lotta quotidiana» per difendere e migliorare il proprio ruolo sul mercato mondiale di fronte a concorrenti che vantano costi di produzione molto più bassi. «Noi rispondiamo con una costante ricerca dell’efficienza, di nuove soluzioni produttive che ci permettano di restare altamente competitivi», spiega Soresina.

La fortuna è di poter contare su 75 dipendenti molto affiatati e fedeli. «Posso citare l’esempio di una collaboratrice che terminerà di lavorare da noi il mese prossimo - prosegue Soresina -. È qui da noi da ben 43 anni, praticamente dagli inizi. Come lei, abbiamo diversi collaboratori che sono con noi da venti o trent’anni. Cerchiamo sempre di inserire degli elementi giovani per portare nuova linfa, ma d’altra parte ci teniamo stretti i collaboratori che abbiamo».

Negli anni si è inoltre sviluppata una rete sul territorio. «È chiaro che oggi l’azienda non può più essere vista come un luogo unico dove si fa impresa , ma come un insieme di interazioni - spiega Soresina -. Noi facciamo ricerca e sviluppo al nostro interno ma abbiamo anche una serie di collaborazioni con partner e centri di ricerca, tra i quali la SUPSI, con l’obiettivo di rendere i nostri prodotti sempre più performanti, di dotarli di componentistica all’avanguardia e di soluzioni tecnologiche moderne».

Il nostro obiettivo è quello di espanderci con nuovi prodotti e in nuovi mercati. Per esempio, in questo periodo stiamo entrando sul mercato statunitense
Flavio Soresina, CEO di Valera

Perché anche un oggetto relativamente semplice come il phon è in continuo movimento. «Si cerca sempre di trovare soluzioni più innovative ed efficaci per ottimizzare la produzione dell’aria - afferma Soresina -. Sia in termini di litri di aria per minuto, in termini di pressione, in termini di temperatura, che deve essere più uniforme possibile all’uscita dall’asciugacapelli, e in termini di rumore. Quest’ultima è una delle variabili più importanti, perché l’utilizzatore non deve essere disturbato né in casa, né in un salone di parrucchiere dove magari funzionano contemporaneamente diversi apparecchi».

L’impegno della squadra di Valera viene regolarmente premiato, per esempio con l’ottenimento l’anno scorso, per il quarto anno consecutivo, del titolo di «Best hairdryer brand 2023», assegnato sulla base di un sondaggio tra i professionisti del capello in Germania. Ma il più grande riconoscimento per l’azienda di Ligornetto giunge dalle centinaia di migliaia di clienti in oltre ottanta Paesi del mondo che ogni anno acquistano un suo prodotto.

Un risultato che non è un traguardo. «Assolutamente no - risponde Soresina -. Il nostro obiettivo è quello di espanderci con nuovi prodotti e in nuovi mercati. Per esempio, in questo periodo stiamo entrando sul mercato statunitense, siamo agli inizi ma i primi riscontri sono promettenti, soprattutto nel settore professionale dei parrucchieri».

La crescita non spaventa la pur relativamente piccola azienda ticinese. «Abbiamo la possibilità di aumentare la produzione di asciugacapelli - conclude Soresina -, ma anche di estendere la nostra offerta. Abbiamo già iniziato a produrre degli asciugatori, dei trimmer o delle piastre stiracapelli. Siamo pronti ad espanderci, ma sempre restando fedeli alle nostre origini. Su tutti i nostri canali di comunicazione specifichiamo sempre che noi siamo un’azienda svizzera con sede in Ticino, a Ligornetto. Ne andiamo fieri».

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