Calcio

«Il rigore di Steffen? Guardiola non criticherebbe Bernardo Silva»

Mattia Croci-Torti esalta il Lugano dopo la vittoria contro il Losanna e commenta l'episodio che ha rovinato in parte la serata: «Situazione spiacevole, ma serve personalità per calciare così dal dischetto»
©Gabriele Putzu
Massimo Solari
20.04.2024 23:34

Tutto come da copione. Nel senso che Mattia Croci-Torti l’aveva promesso: «Vogliamo subito prendere per il collo il Losanna e dimostrare di essere la squadra con più fame». Detto, fatto. Al Lugano sono bastati dieci minuti per trovare il decimo risultato positivo consecutivo nel 2024. Tanta roba, a maggior ragione considerato il suo peso. Per una notte i bianconeri si ritrovano a -3 dallo Young Boys, impegnato nel pomeriggio sull’ostico campo del Winterthur.

A Cornaredo, invece, i padroni di casa hanno fatto sembrare tutto fin troppo semplice. Nel primo tempo, perlomeno, durante il quale il Losanna ci ha capito poco o nulla. Bislimi ha aperto le danze già al quarto minuto, mentre sei minuti più tardi Grgic ha avviato e concluso l’azione più bella della partita.

«Abbiamo fatto qualcosa d'incredibile»

Il Lugano, insomma, non ha tremato. O, per dirla ancora con il Crus, non ha avuto il braccino del tennista. «La mentalità dei miei uomini, di nuovo, ha fatto la differenza» sottolinea il tecnico momò. «Ho visto una squadra senza paura per l’intero incontro. Avanti due a zero, abbiamo gestito la gara con grande calma e serenità. E il Losanna, infatti, è stato in grado d’impensierirci solo su palla ferma». Il tecnico dei bianconeri allarga quindi il discorso: «Sin qui abbiamo fatto qualcosa d’incredibile. Nove vittorie in dieci partite. E per la prima volta, tra l’altro, dovevamo addomesticare la pressione del secondo posto».

Vero. Sabbatini e compagni, tuttavia, non sono stati perfetti. Anzi, in doppio vantaggio hanno trasformato un fisiologico rilassamento in un pizzico di narcisismo. «Dovevamo essere più bravi in transizione, una volta recuperata palla» ammette Croci-Torti. Per poi aggiungere un altro elemento alla sua analisi: «Una grande formazione, inoltre, avrebbe chiuso prima la contesa. Con maggiore determinazione».

«Ha sbagliato anche Bernardo Silva»

Ecco, appunto. A proposito di leggerezze. A rovinare la quarta vittoria di fila a Cornaredo è stato il doppio rigore fallito da Steffen nel finale. Il nazionale rossocrociato si è concesso il lusso di «scucchiaiare» il primo tentativo, finendo per imboccare Letica, mossosi tuttavia con leggero anticipo. La replica, diversa nella forma, non ha poi modificato la sostanza. «Sicuramente Renato non trascorrerà ore tranquille» rileva il Crus. «No, non si è trattato di una situazione piacevole. Ma per calciare un rigore così serve parecchia personalità. Di più: in settimana a sbagliare in questo modo sono stati anche campioni del City come Bernardo Silva. E non credo che Guardiola risponderebbe in modo differente dal sottoscritto». Ma non doveva calciare Vladi? «No, il secondo rigorista dopo Celar è Steffen. E, certo, se in settimana calcerà come sempre, tornerà sul dischetto pure in caso di rigori in Coppa, a Sion».

Le pagelle

Bislimi è ovunque, da Mai non si passa. Steffen? Figuraccia

Saipi 4,5 Per ammirare Pafundi in Ticino si scomoda pure Carlo Pellegatti. A negare la gioia del gol al gioiellino italiano - subentrato nella ripresa - ci pensa però l’ottimo intervento del portiere bianconero.

Doumbia 4,5 L’ennesima partita fuori ruolo, a protezione della corsia di destra. La cosa non lo scompone, anzi: è un trattato di efficacia.  

Mai 5 I suoi fendenti hanno il potere tagliare fuori il Losanna e persino il fastidioso vento che non dà tregua a Cornaredo. E dalle sue parti i vodesi non passano mai.

Hajdari 4,5 Controlla le operazioni con grande sicurezza. Persino troppa in alcuni frangenti.

Bislimi 5 Il migliore in campo. Lo testimoniano il gol d’apertura, la carezza per Grgic e la miriade d’impulsi forniti alla manovra offensiva.

Grgic 4,5 È forse il giocatore più cerebrale della squadra. A questo giro, però, usa la testa anche per realizzare una rete splendida. Per altro nata da un suo recupero.

Sabbatini 4 Tanto taglia e cuci, senza particolari squilli.

Valenzuela 4,5 In libera uscita tra centrocampo e out di sinistra. Un ruolo che lo rende a lungo irreperibile per l’avversario.

Steffen 4,5 Cura ogni giocata in modo maniacale. Sino al doppio rigore finale, circostanza che francamente non gli fa fare una bella figura.

Cimignani 4 Ha il merito di accendere subito il match, innescando la rete di Bislimi con un mix di istinto e precisione. Peccato che da lì in poi s’inceppi.

Celar 3,5 Serataccia per il capocannoniere della Super League. Spesso litiga con la sfera e quando Steffen apparecchia la 14. rete stagionale, lui sparacchia alto. Il gol annullato? Mah, se tocca di mano è pure sfortunato.

Mahou 4 Una ventina di minuti orfana di gesti degni di nota. Tolti due falli ingenui al limite dell’area bianconera.

Macek, Vladi e Aliseda S.V.

Croci-Torti 5 Ottiene il decimo risultato positivo consecutivo tra campionato e Coppa. E, per una notte, si porta a sole tre lunghezze dallo Young Boys. Inizialmente la sua squadra mostra una superiorità imbarazzante, ma con il passare dei minuti tende a guardarsi un po’ troppo allo specchio.