Hockey su ghiaccio

La fiducia di capitan Thürkauf: «Lo sento, torneremo a Friburgo»

L'attaccante lancia gara-6 dei quarti di finale dei playoff: il Lugano deve battere il Gottéron per non andare in vacanza: «Ci attende un'altra dura battaglia: sarà allora fondamentale gestire al meglio le emozioni – Vincerà la squadra che lo vorrà di più»
© KEYSTONE/Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Flavio Viglezio
26.03.2024 06:00

Siamo al dunque, il Lugano è al dunque. O vince e si guadagna la possibilità di giocarsi il passaggio alle semifinali alla bella, o va in vacanza. La sconfitta in gara-5 sembra non aver lasciato troppo il segno nella mente dei bianconeri, ma alla Cornèr Arena serviranno nervi d’acciaio. Calvin Thürkauf non ha perso il sorriso: «Bisogna dare credito al Friburgo, che l’altra sera in cinque contro cinque ha disputato una partita molto solida. Noi non abbiamo giocato così male, ma non abbiamo fatto abbastanza per meritarci la vittoria. In gara-6 dovremo sicuramente fare un passo avanti nella giusta direzione. Sarà importante riproporre ciò che siamo stati capaci di fare nelle due partite vinte ed evitare quegli errori che alla fine abbiamo pagato a caro prezzo alla BCF Arena. Ma difensivamente siamo stati abbastanza solidi: la differenza l’ha fatta un power-play, come spesso accade nei playoff».

Un’altra storia

L’impressione è che in gara-5 il Lugano abbia involontariamente pagato, a livello di energie, gli sforzi profusi per tornare nella serie nelle due precedenti uscite. È insomma mancato qualcosa, ai bianconeri: «Sì e no. Volevamo assolutamente imporci, ma i nostri errori hanno dato il momentum al Friburgo. Loro hanno potuto sviluppare l’hockey che preferiscono, ma l’incontro dell’altra sera fa già parte del passato. Noi come sempre prendiamo una partita dopo l’altra e davanti ai nostri tifosi sarà un’altra storia. Non ci sono scuse, dovremo essere all’altezza».

Dopo una sconfitta e a poche ore da una sfida fondamentale, il vecchio detto dell’hockey,  «mai troppo in alto e mai troppo in basso» - a livello di morale -, assume tutta la sua importanza: «È vero, anche perché abbiamo compiuto concreti passi avanti in questa serie, se pensiamo per esempio a come era andata gara-1. Niklas Schlegel ha giocato in maniera incredibile e ci ha dato la possibilità di crederci fino in fondo. Ma dall’altra parte anche Reto Berra è molto forte e non abbiamo trovato le soluzioni per batterlo. Ora si tratta solo di recuperare bene le energie e di farci trovare pronti per gara-6».

Testa e fame

La quinta sfida ha visto in pista due squadre molto più disciplinate. Le penalità fischiate sono state pochissime. Ora il Lugano deve trovare il giusto equilibrio tra questa disciplina e la cattiveria agonistica che ha dimostrato di poter mettere in difficoltà il Friburgo: «La verità è che entrambe le squadre hanno capito l’importanza di rimanere lontano dalla panchina dei cattivi. Non si può pensare di vincere una serie di playoff subendo troppe penalità e regalando così agli avversari tante possibilità di andare a rete. Ma non credo che la ritrovata disciplina ci abbia fatto perdere la giusta aggressività. Sappiamo ciò che dobbiamo fare per battere il Gottéron, lo abbiamo già dimostrato».

Il Friburgo arriverà in Ticino con la ferma intenzione di chiudere i conti, il Lugano vorrà a tutti i costi proseguire la sua avventura nei playoff: la gestione delle emozioni rischia di diventare la chiave di gara-6. «Assolutamente sì. Sappiamo che sarà un’altra partita tesa e combattuta e quindi si tratterà di gestire nel migliore dei modi e con testa i momenti topici della sfida. Ad imporsi sarà la squadra con più fame, quella che vorrà maggiormente il successo: sono convinto che vinceremo noi e che potremo poi giocarci tutto in gara-7 a Friburgo».

Soluzioni, non frustrazione

Ci si aspetta molto anche per  gara-6 da una prima linea bianconera che solo venerdì, con la tripletta di Daniel Carr, ha fatto la differenza. Il Friburgo fino ad ora è riuscito a limitare la pericolosità del terzetto capace di dominare la regular season. E Calvin Thürkauf contro il Gottéron non ha ancora segnato: «Il Friburgo sta facendo un ottimo lavoro difensivo sulla nostra linea, riescono a toglierci spazio e tempo. Dobbiamo accettarlo, cercando di trovare nuove soluzioni senza far prevalere la frustrazione. Non siamo abbastanza precisi nei passaggi: io per primo, l’altra sera, ne ho sbagliati un paio che potevamo portare a situazioni potenzialmente pericolose per il Friburgo. Michael, Daniel ed io vogliamo aiutare la squadra ad avere successo: non solo segnando reti, ma creando quell’energia positiva in pista di cui approfitta poi tutto il gruppo». 

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