La Svizzera alza il livello e viene premiata ai rigori
Tre su tre. Sì, la Svizzera ha subito risposto in maniera convincente, dopo il successo risicato e soffertissimo contro l’Austria. La squadra rossocrociata ha alzato di parecchio il suo livello, soprattutto per quel che concerne l’organizzazione difensiva ed è stata premiata dal successo ai rigori contro i padroni di casa della Repubblica Ceca. Rigori che sono stati decisi dalle trasformazioni di Kevin Fiala e Philipp Kurashev. Ancora una volta, sul piano contabile, i «nordamericani» hanno insomma fatto la differenza.
Una vittoria che premia comunque il grande carattere e lo spirito di sacrificio degli elvetici, bravi a resistere senza mai lasciarsi prendere dal panico nei momenti di maggior pressione dei suoi avversari. Una prestazione, quella degli elvetici, che scaccia subito i dubbi sorti durante la partita contro gli austriaci. Molto più solidi e concreti, i rossocrociati non si sono comunque limitati a difendere, ma hanno spesso e volentieri messo in difficoltà la difesa della Cechia
È subito Fiala
Sin dalle prime battute di gioco, la Svizzera – concentrata e solida in ogni zona della pista – ha mostrato un altro volto rispetto alla balbettante sfida contro l’Austria. Le prime fasi dell’incontro sono state equilibrate, ma poi i rossocrociati sono passati in vantaggio alla prima occasione in superiorità numerica. A realizzare la prima rete della serata è stato Kevin Fiala, subito in pista dopo essere arrivato a Praga direttamente da Los Angeles. Un gran gol, per freddezza e precisione, quello messo a segno dall’attaccante dei Kings, che ha voluto assolutamente essere sul ghiaccio per affrontare la sua Patria d’origine. «Ringrazio ancora la mia compagna – ha detto ai microfoni della RSI Fiala – per la sua comprensione dopo la nascita di nostra figlia. Ci tenevo ad essere qui e a giocare subito e sono ovviamente felice. È stata una serata davvero speciale per me: ho trascorsi tanti giorni felici nella mia gioventù, qui a Praga, con la mia famiglia e i miei nonni in particolare. Vincere, segnare una rete e trasformare pure il rigore è stato bellissimo. È stata una partita equilibrata ed intensa, direi da playoff. E questi due punti sono molto pesanti in ottica qualificazione ai quarti di finale».
La Cechia ha aumentato il ritmo, nel periodo centrale, ma la Svizzera non ha perso la sua organizzazione difensiva, cerandosi pure alcune buone occasioni per allungare. Ci è voluto allora un power-play per sbloccare i padroni di casa: è stato il davosiano Matej Stransky, al 35’57’’, a superare Genoni con un tiro secco dalla media distanza. La partita all’improvviso si è fatta molto più fisica e la Repubblica Ceca ha iniziato a metterla sul piano delle provocazioni. I rossocrociati non si sono però lasciati fare, rispondendo colpo su colpo.
Di nuovo forte
La qualità del gioco espresso dalla due squadre è poi leggermente calata, negli ultimi venti minuti di gioco. Anche perché nelle fasi finali dell’incontro Svizzera e Cechia hanno pensato soprattutto a non scoprirsi. All’overtime gli elvetici non hanno sfruttato 44’’ di superiorità numerica: poco male, il successo – cercato e meritato – è arrivato ai rigori, grazie alle trasformazioni di Fiala e Kurashev. Genoni ha fatto il resto e la Svizzera, di colpo, si sente di nuovo forte.