Le reazioni

Mario Kempe: «Siamo stati solidi, ci attende una grande gara»

Il centro svedese ha firmato il 4-2 a porta vuota: «È stato bello, quasi non mi ricordavo più come si segnava»
© Ti-Press
Fernando Lavezzo
26.03.2024 23:30

«È stato bello, quasi non mi ricordavo più come si segna un gol». Autore del 4-2 a porta vuota, Mario Kempe si gode la gioia personale, ma soprattutto la vittoria: «Abbiamo disputato una gara molto solida, la migliore della serie sul piano difensivo. Non è facile mettere la museruola al Friburgo, ma ci siamo riusciti spesso. E al resto ci ha pensato un grande Schlegel. Il lavoro, però, non è finito. Non vediamo l’ora di andare a giocarci il passaggio del turno alla ‘‘bella’’, in un ambiente ostile, ma elettrizzante. Sarà una battaglia, dovremo partire forte. Giocare una gara-7 è un’esperienza fantastica, di cui ci si ricorda per tutto il resto della carriera, nel bene e nel male. L’ultima che ho vissuto è stata dolorosa, visto che ho perso in quel modo la finale in KHL. Ma ho anche ricordi positivi. Ora proveremo a regalare un momento indimenticabile ai nostri tifosi».

Il giusto equilibrio

Il centro svedese prosegue la sua analisi di gara-6: «Nel terzo tempo abbiamo concesso poco, trovando l’equilibrio ideale tra attacco e difesa. Siamo rimasti attivi, in attacco e nel forecheck, senza però sbilanciarci come invece è successo in occasione del loro gol del 3-2. Sull’arco dei 60 minuti siamo stati sicuramente la migliore squadra in pista».

Mario Kempe è stato gettato nella serie in gara-4, complice la squalifica di Quenneville. Da quel momento, non ha più perso il posto, passando dalla quarta linea a quella di Fazzini e Verboon. «Sono stato fermo a lungo, andare in tribuna è dura, ma non mi lamento di certo perché conosco il valore dei nostri stranieri. Ogni volta che mi viene data la possibilità di scendere sul ghiaccio, cerco di dare il massimo. Sono felice di avere queste opportunità nei playoff. Sto crescendo, ma so di avere ancora dei margini di miglioramento. Difensivamente mi sento già sul pezzo, ma in attacco posso fare di più. Se però vinciamo, tutto il resto passa in secondo piano».

L'importanza del power-play

Luca Gianinazzi non nasconde l’importanza di un power-play ritrovato: due reti in gara-4, altre due stasera. «Quando non funzionava abbiamo dovuto cercare delle alternative e siamo riusciti a trovare il modo per essere costantemente pericolosi. Ora, quando siamo in 5 contro 4, per il Gottéron diventa difficile difendere. È un’arma in più per gara-7. Mi aspetto un Friburgo con il coltello tra i denti, non ci regalerà niente. Dovremo ripetere le tante cose buone mostrate in gara-6. Abbiamo trovato i giusti equilibri all’interno delle linee e tutti hanno giocato bene». 

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