Martin Gerber crede nei sogni
STOCCOLMA - Tra le tante chiavi di lettura dei successi rossocrociati a questi Mondiali, una ha nome e cognome: Martin Gerber. Per tutti "Tinu". Titolare contro Svezia, Canada e Slovenia, il 39.enne estremo difensore del Emmental ha giocato a livelli siderali, parando tutto il parabile e anche qualcosa in più. Una vera e propria saracinesca, insomma. E pensare che alla vigilia dei campionati del mondo tutti o quasi scommettevano su Reto Berra o, al liminte, su Tobias Stephan. E invece...: "È stato bello per me - ci spiega Gerber - poter iniziare in questo modo il torneo, ma in questa squadra non c?è un portiere titolare. Abbiamo iniziato bene e forse questo mi ha un po? favorito, ma non mi sento il numero uno. Con Reto e Tobias i rapporti sono ottimi, ma non parliamo molto della situazione. Il Mondiale è ancora lungo, potrebbe esserci spazio per tutti". Se la aspettava, Martin Gerber, questa selezione? "Ero già stato convocato in nazionale durante la stagione e ci speravo, non posso negarlo. Per intraprendere il viaggio in Svezia avrei dovuto disputare un buon campionato con il Rögle, oltre ad essere in forma e motivato. Ho discusso con Sean Simpson e il tecnico ha voluto regalarmi questa opportunità".