La Lega Sud è sotto inchiesta

Per il partito ticinese si ipotizzano i reati di falsità in documenti e frode elettorale per la lista presentata alle Federali
Luciano Milan Danti, il presidente del Movimento. (foto Maffi)
Red. Online
21.09.2015 18:24

BELLINZONA - Il partito Lega Sud è sotto inchiesta penale. La notizia, anticipata dal Giornale del Ticino, ci è stata confermata dal Ministero pubblico, che ha aperto di un fascicolo precisato che, per il momento, si procede contro ignoti. I reati ipotizzabili  – da chiarire in base ai riscontri e all'esito degli interrogatori in programma nei prossimi giorni – sono quelli di falsità in documenti e frode elettorale. Tutto gira in particolare intorno a un paio di firme tra i proponenti della lista per il partito: si parla in particolare di una donna anziana che (stando a nostre verifiche) non avrebbe apposto alcuna firma o lo avrebbe fatto, ma per altri motivi, e di un uomo che in realtà non è più iscritto ad alcun catalogo elettorale (essendosi trasferito oltre oceano, in Canada).

Ora gli accertamenti dovranno dare un nome e un cognome all'eventuale responsabile di quanto avvenuto, stabilendo se effettivamente vi sia stata una falsificazione. L'avvio dell'inchiesta non dovrebbe ad ogni modo avere influenze o contraccolpi sulla procedura di avvicinamento alle prossime elezioni. L'inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti.