Zurigo

Se la cabinovia non parte

Per il suo 150. compleanno la banca cantonale vuole regalarsi una funivia sul lago – Abitanti contrari, stufi dell’«epidemia» di eventi – A causa di ricorsi il ritardo è assicurato
La «ZüriBahn» collegherebbe le due sponde del lago di Zurigo dal Mythenquai allo Zürichhorn. Nel rendering i due piloni e la cabinovia visti dallo Zürichhorn. Sullo sfondo, a destra, il centro della città. (Immagine ZKB)

ZURIGO - Zurigo e le cabinovie: una relazione complicata. Chi progetta nuove gondole nella città non ha vita facile. Ne sanno qualcosa la Zoo e la Banca cantonale zurighese (ZKB). Mentre il primo attende da oltre deci d’anni di poter concretizzare la cabina (cfr. testo in basso) che andrebbe a collegare la stazione ferroviaria di Stettbach, nella periferia della città, fino alla «Masoala Halle», struttura inaugurata nel 2003 che racchiude un ecosistema di foresta pluviale, anche la «ZüriBahn», la cabinovia sul lago proposta dall’istituto di credito, avallata dagli Esecutivi di Cantone e Città, fatica a decollare. L’istituto di credito intendeva realizzare l’opera per il suo 150. compleanno, nell’estate 2020. Ma a causa dei vari ricorsi (contro il piano regolatore cantonale e contro la cosiddetta «concessione per l’utilizzazione della forza idrica») presentati da persone private così come dalla sezione locale dell’Associazione trasporti e ambiente (VCS) o dalla Fondazione Helvetia Nostra, la data d’inaugurazione non potrà essere quella pianificata. E c’è anche chi raccoglie firme per una votazione popolare sul progetto. Intanto la banca però non si dà per vinta.

«Attualmente non è possibile fare né una prognosi della durata del processo per l’approvazione del progetto né sapere quando la ZüriBahn potrà essere messa in servizio», dice il portavoce della ZKB Yannik Primus. Il progetto darebbe per 5 anni la possibilità di sorvolare per 1.300 metri lo specchio d’acqua da una sponda all’altra, fra il Mythenquai e lo Zürichhorn (zona Giardino cinese). L’intento della ZKB é dare alla popolazione qualcosa che abbia «il gusto del pionierismo» che caratterizzava la città sulla Limmat attorno agli anni della nascita della banca. Zurigo, come altre località svizzere, fu tra le prime in Europa a costruire funivie; basti pensare a quella del Politecnico (1889) o a quella che conduce al lussuoso hotel Dolder (1895). Da ieri inoltre è stato reso noto dal Municipio, che ha risposto a un’interpellanza di consiglieri comunali ecologisti, che ci saranno corse gratuite per gli abbonati del lido comunale «Badi Mythenquai». Si stimano 10.000 corse regalate. Il costo previsto altrimenti a tragitto va dai 5 ai 14 franchi a persona. Questo anche per rassicurare l’associazione «Pro Badi Mythenquai», che, ricorda la «NZZ», teme per la privacy dei frequentatori. Zurigo riceverà inoltre 3,7 milioni per la perdita di proventi e per il mantenimento di rive e bacino.

«La Street Parade non vi basta?»

«Abbiamo raccolto molte reazioni positive» e «vogliamo dare a cittadini e visitatori la possibilità di fare un’esperienza di cui si ricorderanno anche le generazioni future, come è stato il caso con le cabine dell’Esposizione nazionale a Zurigo del 1939 e per l’evento “G59” del 1959», aggiunge Primus. Anche queste attraversavano il lago.

Il progetto privato da 45-60 milioni (più almeno 3 milioni all’anno di manutenzione secondo «Lokalinfo»), che secondo la ZKB si autososterrà, non convince però tutti. Abitanti in primis. La gondola dovrebbe attirare 1,6 milioni di passeggeri in un anno. Nei paraggi dei punti di partenza e arrivo della ZüriBahn i mezzi pubblici non mancano, ma la paura è che non bastino, che le rive del lago vengano invase e che i posteggi per le auto (che non saranno aumentati, al contrario di quelli per le bici) siano presi d’assalto. «Una gondola del genere ha forse senso in campagna, ma non in città», ci dice Gabi Petri, direttrice della VCS, che aggiunge che diversi abitanti «sono stufi dell’epidemia di “eventite”», soprattutto in estate. Street Parade e Züri Fäscht attirerebbero già abbastanza turismo. A tutto questo si aggiunge il fatto che il panorama sul e dal lago verrebbe «rovinato».

La ZKB replica affermando di aver elaborato, assieme alla Confederazione (il nullaosta deve giungere anche da Berna), al Cantone e alla Città, un fascicolo di domanda che considera tutto ciò. L’obiettivo è far giungere il maggior numero possibile di passeggeri senza causare più traffico motorizzato nei quartieri coinvolti.

Anche il Legislativo cittadino è scettico. E ha tentato di frenare il progetto con una mossa indiretta: un ricorso contro il piano direttore regionale, nell’ambito del quale il Cantone ha bocciato altri progetti concernenti funivie che il Parlamento comunale avrebbe voluto concretizzare. Come mai questi sono stati negati, mentre quello della ZKB no? L’Esecutivo agisce arbitrariamente? Questi i quesiti posti dal Consiglio comunale. Il dossier è pendente presso il Tribunale federale.

Lo Zoo e quella strada tutta in salita

L’attesa per lo Zoo di Zurigo sta durando da oltre dieci anni: la cabina che vorrebbe realizzare e che andrebbe a collegare la stazione ferroviaria di Stettbach (Dübendorf), nella periferia cittadina, fino alla «Masoala Halle», la grande struttura che contiene un ecostistema di foresta pluviale, non è ancora divenuta realtà. La strada verso lo Zürichberg, la collina che ospita il punto d’attrazione, è insomma davvero tutta in salita. Il Cantone ha ora dato luce verde al piano regolatore. Ma «attualmente dei ricorsi frenano il processo», conferma Dominik Ryser, portavoce del giardino zoologico. Per quanto riguarda le tempistiche, se a fine 2018 sembrava che il progetto potesse concretizzarsi al più presto entro il 2023, oggi il portaparola preferisce non esprimersi del tutto. I principali contrari alla cabinovia sono abitanti e il Comune di Dübendorf. Tra le critiche: è illusorio pensare che tutti i passeggeri della funivia arriverebbero con i mezzi pubblici alla partenza, benché situata vicino a una stazione del treno. Traffico e caos sarebbero garantiti. Inoltre, la cabina passerebbe attraverso una zona verde, rovinandola. Se proprio si potrebbe pensare ad una funivia sotterranea.

Lo Zoo attira molti visitatori. Nel 2018 sono stati 1,3 milioni, l’1% di cui dal Ticino. Nei giorni di forte affluenza i mezzi pubblici che vi conducono si riempiono in fretta, spiega Ryser. Essendo una meta ambita dalle famiglie, passeggeri e passeggini possono faticare a trovare posto nei tram. E dato che anche i posteggi sono limitati, la gondola aumenterebbe le possibilità di raggiungere lo Zoo senza incrementare il traffico stradale, conclude.