Sempre più in salita la formazione di un nuovo governo in Spagna
MADRID - È sempre più in salita la formazione di un nuovo governo in Spagna. Il premier in carica, Pedro Sanchez, ha denunciato il fallimento dei negoziati con la sinistra radicale di Podemos per colpa di «una chiusura unilaterale» del suo leader, Pablo Iglesias.
Dopo oltre due mesi dal suo successo elettorale, ma senza aver ottenuto una maggioranza assoluta, il leader dei socialisti sta lavorando per costituire un esecutivo di minoranza, con il semplice supporto esterno del partito anti-austerity di Pablo Iglesias. O al massimo includendo esponenti tecnici di Podemos nell’esecutivo. Iglesias, invece, reclama una presenza di peso.
A questo punto, l’investitura di Sanchez sembra destinata a fallire, la settimana prossima in parlamento: sia nel primo voto del 23 luglio, quando avrà bisogno di una maggioranza assoluta, sia il 25 luglio, dove a quel punto basterebbe una maggioranza semplice. Così Sanchez ha lanciato un appello al Partito popolare ed ai centristi di Ciudadanos ad astenersi in aula, ma le due formazioni hanno rifiutato.