Aiuti umanitari

Caritas Svizzera potenzia l'aiuto d'emergenza in Siria

L'organizzazione intensifica il sostegno alla popolazione civile e si oppone ai rimpatri nel Paese dopo la caduta di Assad
©ANTONIO PEDRO SANTOS
Ats
13.12.2024 16:59

La situazione in Siria rimane molto tesa anche dopo la caduta del dittatore Bashar al-Assad. Gran parte della popolazione dipende dagli aiuti umanitari. Caritas Svizzera, che opera nel Paese dilaniato dalla guerra civile da 13 anni, sta ora intensificando gli aiuti alla popolazione civile. Allo stesso tempo, si oppone chiaramente ai rimpatri in questo Paese politicamente molto instabile.

Caritas Svizzera ha ripreso il suo lavoro umanitario con i suoi partner Caritas Siria e GOPA (Greek Orthodox Patriarchate of Antioch and All the East). Nei primi giorni dopo la presa di potere, la situazione della sicurezza era troppo tesa. Anche per le organizzazioni umanitarie non era assolutamente chiaro fino a che punto sarebbe stato possibile fornire aiuti e se sarebbero state in grado di continuare il loro lavoro.

Nel frattempo, le organizzazioni partner di Caritas possono di nuovo sostenere la popolazione bisognosa, fornendo, tra le altre cose, denaro contante e assistenza psicosociale. A Damasco è inoltre in fase di avviamento un nuovo progetto che fornirà aiuti finanziari a più di 1700 persone per l'acquisto di beni di prima necessità, come cibo, coperte o medicinali.

Il 90% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà

La guerra civile in corso dal 2011 con sanzioni internazionali, una crisi economica storica e il terremoto del febbraio 2023 continuano ad avere un impatto drammatico sulla popolazione siriana fino ad oggi. 16,7 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari e oltre 14,6 milioni di persone sono affette da insicurezza alimentare.

«La situazione attuale è devastante per la popolazione», riferisce Hadi Nasser, operatore di progetto di Caritas Svizzera in Siria. «I prezzi dei generi alimentari di base sono alle stelle. La benzina è a malapena accessibile. Le temperature stanno scendendo e la gente ha urgente bisogno di materiale per il riscaldamento. A questo si aggiunge la continua incertezza sul futuro politico.»

I rimpatri in Siria sono inconcepibili

È fondamentale che gli attori umanitari come Caritas abbiano accesso in Siria e che ci siano finanziamenti sufficienti. I finanziatori internazionali e il mondo politico devono ora promuovere la ricostruzione, lo sviluppo e la pace.

Caritas Svizzera condanna fermamente il dibattito sul rimpatrio immediato dei richiedenti l'asilo ammessi provvisoriamente provenienti dalla Siria. «Il rimpatrio di persone verso la Siria è al momento inconcepibile a causa della situazione umanitaria nel Paese, dei combattimenti in corso e della grande incertezza politica», sottolinea Peter Lack, direttore di Caritas Svizzera. Ciò richiederebbe un governo stabile e istituzioni funzionanti. Continua Lack: «La Svizzera dovrebbe fare tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo.»

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