Lo studio

Molti svizzeri faticano a distinguere un'informazione da una pubblicità

Secondo uno studio commissionato dall'Ufficio federale delle comunicazioni, gli elvetici hanno poche conoscenze in materia di media: il 20% sospetta una connivenza con il mondo politico per manipolare le informazioni
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Ats
11.12.2024 08:20

Gli svizzeri hanno poche conoscenze in materia di media, secondo uno studio commissionato dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). In molti faticano a distingue un'informazione da una pubblicità o da un commento.

I partecipanti allo studio hanno ottenuto in media 6 punti sui 19 possibili nel test sulle competenze, mostra lo studio condotto dalla società Politools, specializzata nelle analisi politiche su Internet.

È la prima volta che l'educazione ai media dell'insieme della popolazione svizzera viene valutata, indica l'UFCOM. I 3000 partecipanti allo studio, provenienti da Svizzera tedesca e Romandia, dovevano ad esempio catalogare diversi articoli in funzione del loro impatto politico e sociale per la Confederazione. Dovevano poi anche distinguere, come accennato, informazioni da pubblicità.

Un quinto è scettico

Gli svizzerotedeschi se la sono cavata meglio dei romandi, e gli uomini e le persone con una formazione superiore meglio di donne e persone poco istruite. I giovani risultano poi più competenti rispetto ai più attempati.

Le risposte sono risultate piuttosto buone nella categorie reti sociali e gestione di messaggi sospetti, con non meno dell'87% degli intervistati che ha reagito correttamente di fronte a messaggi di dubbia provenienza.

Dallo studio emerge che il 10% non ha fiducia negli articoli che trattano di temi politici e sociali, mentre il 20% sospetta una connivenza fra media e mondo politico per manipolare le informazioni. La metà dei partecipanti ha anche sostenuto che una democrazia può funzionare senza giornalismo indipendente.