Terrorismo, sono 48 le persone che rappresentano una minaccia per la Svizzera
Attualmente, 48 persone - una in più rispetto al maggio scorso - rappresentano una minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera. È quanto indica il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) in una nota odierna.
Nell'ambito del contrasto al terrorismo, il SIC registra sia i jihadisti che le persone che sostengono altre forme di terrorismo. La definizione di «persona a rischio» utilizzata dal SIC include anche le persone che fanno appello al terrorismo.
Tutte le persone a rischio vengono segnalate all'Ufficio federale di polizia e al Ministero pubblico della Confederazione su base continuativa. Il SIC esamina i casi insieme ai Cantoni e adotta misure preventive.
Dal 2001, il SIC ha recensito 92 persone che hanno lasciato la Svizzera per recarsi nelle zone del jihad. Sono state registrate 78 partenze verso la Siria e l'Iraq, 13 verso la Somalia, l'Afghanistan e il Pakistan e una verso le Filippine.
Alcuni di costoro si trovano ancora all'estero o si stanno spostando da una zona di conflitto all'altra. Trentadue persone sono morte e sedici sono tornate in Svizzera. I 92 casi comprendono 30 persone di nazionalità elvetica (di cui 15 con doppia nazionalità).
Il SIC stima in circa una dozzina le donne che si sono recate in Siria o in Iraq e che tre bambini con almeno un genitore di nazionalità svizzera si trovino attualmente in zone di conflitto. Tuttavia, questi bambini non sono inclusi nelle statistiche generali.
Dal 2012, il SIC sorveglia i siti web pubblici, i media e i social specifici utilizzati dagli jihadisti. Ad oggi, il SIC ha identificato 862 utenti di Internet (822 nel maggio 2024).
Questi internauti hanno diffuso materiale che promuove l'ideologia jihadista in Svizzera o dalla Svizzera, oppure si sono collegati con persone nella Confederazione o all'estero che sostengono le stesse idee.