Ticino

Impianto di depurazione di Vacallo, stanziato un credito di 8 milioni di franchi

Il progetto prevede il rinnovo e il potenziamento della linea acque e la realizzazione del nuovo stadio di trattamento dei microinquinanti
© IDA
Red. Online
13.12.2024 09:07

Novità riguardo all'impianto di depurazione di Vacallo. Il Consiglio di Stato, nella sua seduta settimanale, ha licenziato il messaggio relativo alla richiesta al Gran Consiglio di un credito di CHF 8'051'636 per il sussidio del rinnovo e del potenziamento della linea acque e della realizzazione del nuovo stadio di trattamento dei microinquinanti presso l’impianto di depurazione di Vacallo del Consorzio depurazione acque Chiasso e dintorni (CDACD).

Come si legge in una nota diffusa questa mattina, l'avvio dei lavori è previsto nel corso del 2025 e avrà una durata di circa cinque anni. 

L’impianto di depurazione delle acque (IDA) di Vacallo, di proprietà del Consorzio depurazione acque Chiasso e dintorni (CDACD), è entrato in servizio nel 1978. Negli anni 2008-2014 è stato oggetto di importanti lavori di potenziamento e di ammodernamento che hanno riguardato l’adduzione all’IDA, il trattamento meccanico e la linea di trattamento dei fanghi. Sono stati inoltre posati dei biofiltri per la riduzione degli odori.

La nuova fase di intervento, oggetto del Messaggio, concerne il rinnovo e il potenziamento della linea acque, indispensabile per poter continuare a garantire una depurazione delle acque allo stato della tecnica tenendo conto dello sviluppo demografico, artigianale e industriale, nonché per mantenere il valore dell’impianto nel tempo.

Il CDACD, concluso l'ampliamento della sezione dei pretrattamenti meccanici e della linea fanghi – si legge ancora nella nota – ha dato inizio alla fase di ottimizzazione del trattamento biologico per migliorare la qualità delle acque in uscita e per adempiere ai nuovi obblighi legislativi imposti dall'Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc), in particolare con l’aggiunta di un trattamento per la rimozione dei microinquinanti organici in traccia dalle acque scaricate nel fiume Breggia. In tale contesto, il progetto di massima ha indicato la filtrazione su carbone attivo granulare (GAC) quale miglior processo per la loro rimozione, mentre per il nuovo comparto biologico potenziato la scelta è caduta sul processo della biofiltrazione.  

Il progetto definitivo prevede la costruzione della nuova biofiltrazione e della nuova filtrazione su GAC, la realizzazione di bacini di emergenza e di pioggia, il rinnovo della sedimentazione primaria, la realizzazione di una nuova vasca acque di risulta e reattore di trattamento, il rinnovo dell’edificio esistente e la costruzione di nuovi edifici e, infine, la sistemazione esterna.  

In conclusione, il Cantone informa che il credito stanziato dal Governo, pari a CHF 8'051'636.-, corrisponde al 19% dei costi complessivi del progetto di rinnovo e potenziamento dell’impianto. La Confederazione dal canto suo sussidierà nella misura del 75% i costi per la realizzazione del modulo di abbattimento dei microinquinanti.