Sotto la lente

Valorizzazione del territorio: c'è voglia di cambiamento

L’Ente regionale per lo sviluppo è chiamato a scegliere il nuovo presidente dopo l’addio di Filippo Gianoni – La proposta del bellinzonese Ivan Ambrosini non soddisfa tutti i Comuni delle valli che chiedono l’introduzione di una rotazione per assegnare questo ruolo
© CdT/Chiara Zocchetti
Andrea Stern
Andrea Stern
23.11.2024 06:00

Non ci sono né divisioni, né screzi personali, tantomeno stracci che volano, all’interno dell’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli (ERS-BV). L’ambiente è sereno, assicurano tutti. Allo stesso tempo, è pur vero che la ricerca di un successore del presidente uscente Filippo Gianoni sta facendo emergere rivendicazioni che potrebbero non essere risolvibili semplicemente nascondendole sotto il tappeto. «L’avvocato Gianoni ha svolto un ottimo lavoro, è stato apprezzato da tutti ed è sempre stato rinominato tacitamente per le sue qualità - afferma Marco Costi, delegato della Leventina e vicepresidente dell’ente -. Tuttavia, adesso che Gianoni esce di scena sarebbe il momento di pensare a una possibile rotazione della presidenza tra le varie regioni. Non è una questione personale o partitica. Io non ho ambizioni. È semplicemente un discorso di pari dignità fra tutti i distretti».

Riflessioni e decisioni

La scelta del nuovo presidente dell’ERS-BV dovrebbe avvenire giovedì 28 novembre, a meno di colpi di scena che allo stato attuale non sono del tutto escludibili. Da Bellinzona è giunta la proposta di nominare alla presidenza Ivan Ambrosini, classe 1974, economista, già municipale di Giubiasco e già consigliere comunale della città aggregata nelle fila del Centro. Ambrosini è già dal 2012 un apprezzato membro del consiglio direttivo dell’ERS-BV, ne conosce a fondo i meccanismi e potrebbe garantirne la continuità. L’unico suo “handicap” potrebbe essere la territorialità. Dopo 14 anni consecutivi di presidenza da parte di un bellinzonese, l’avvocato Gianoni, nelle valli c’è chi ritiene poco opportuna la volontà di riassegnare la carica a un altro bellinzonese. «Non è un discorso di persone, ma in linea di principio credo che sarebbe positivo avere una rotazione tra i distretti», afferma Oscar Wolfisberg, sindaco di Airolo. «Personalmente, sarei contento se per la presidenza si considerasse anche qualcuno della Leventina», gli fa eco Rosolino Bellotti, sindaco di Giornico. «Farebbe piacere avere un presidente della nostra regione», aggiunge Emilio Cristina, sindaco di Personico. La decisione ad ogni modo non spetta né ai sindaci né all’assemblea, bensì al Consiglio direttivo dell’ERS-BV, composto da sette persone: due delegati della Città di Bellinzona, uno a testa per i distretti di Bellinzona, Riviera, Blenio e Leventina, infine uno per i patriziati. Sarà il Consiglio direttivo - con l’innesto del sindaco di Cadenazzo Marco Bertoli al posto dell’uscente Filippo Gianoni - a stabilire la nuova organizzazione interna e poi chiederne la ratifica all’assemblea, giovedì sera.

«Pari dignità»

«Visto che tutti i distretti hanno la stessa dignità d’essere, riteniamo che sia giunto il momento di introdurre una rotazione, che non deve essere per forza di quattro anni ma anche più breve - riprende il delegato leventinese Marco Costi -. Ripeto, non è un discorso di persone. Mi dispiacerebbe molto se passasse il messaggio che ci sono divisioni interne, perché non è così. Come Ente regionale abbiamo lavorato tantissimo, tutti insieme, a favore di tutta la regione. Ma negli statuti non c’è scritto che la presidenza debba restare in eterno allo stesso distretto. Io sono sicuro che Bellinzona farebbe una bella figura se lasciasse la presidenza ad altri». Il principio della rotazione viene visto favorevolmente anche da Omar Terraneo, delegato della Riviera. «Ne discuteremo sicuramente», afferma il granconsigliere di Biasca.

«Sinergia e condivisione»

Mentre a Bellinzona si sottolinea in primo luogo la volontà di proseguire nel segno della continuità, a maggior ragione visti gli ottimi risultati raggiunti finora dall’ERS-BV. «Filippo Gianoni ha fatto un lavoro egregio, così come tutto l’ente - afferma Fabio Käppeli, vicesindaco e delegato della città di Bellinzona -. Ora si tratta di allestire il nuovo documento di strategia e ci è sembrato il momento opportuno per un cambio di presidenza. La Città di Bellinzona propone Ivan Ambrosini perché riteniamo che con la sua esperienza e il suo dinamismo possa essere la persona giusta per portare un rinnovamento. Detto ciò, non vediamo la necessità di creare contrapposizioni. L’obiettivo dell’Ente regionale per lo sviluppo è quello di lavorare insieme, in sinergia e condivisione. In quest’ottica riteniamo che la Città di Bellinzona, dopo un periodo post-aggregativo in cui ha dovuto impegnarsi molto per i progetti strategici al suo interno, possa ora svolgere quel ruolo di comune polo e di interlocutore per tutta la regione». Allo stesso modo anche nelle valli si sostiene che la presidenza non debba essere una questione di rivendicazioni territoriali. «Va a finire che dividiamo la regione piuttosto che unirla - afferma Corrado Nastasi, sindaco di Faido -. L’ERS-BV è un ente regionale che deve sviluppare strategie di crescita a favore di tutta la regione, così come garantire e favorire sinergie positive tra tutti gli attori del nostro territorio. Sono convinto che chiunque ne assumerà la presidenza saprà lavorare con questa visione. Non ha senso pensare ai distretti come comparti a sé stanti. Questo va contro al concetto stesso dell’Ente regionale per lo sviluppo».