Le nostre prove

VW Multivan, la riscoperta del monovolume

Il "pullmino" di Volkswagen nella sua versione diesel è docile ma manca un po' di brio - A bordo tanta qualità, spazi enormi e una sorprendente versatilità
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
27.03.2024 10:00

Chiamatelo, se volete, pullmino o furgoncino: ne ha l’aria, è vero, ma porta con sé dotazioni e comportamento da automobile vera. Il Multivan di Volkswagen, giunto alla settimana generazione, viene costruito su una piattaforma Mqb condivisa con altre auto del gruppo e si può avere con motore a benzina, in versione ibrida plug-in, oppure con il classico turbodiesel da due litri, abbinato ad un cambio automatico a doppia frizione con sette rapporti.

L’oggetto del nostro test montava propulsore diesel e in nessun momento ci ha dato l’impressione di poter essere scambiato per un furgoncino di tipo commerciale, anche perché gli ingegneri VW assicurano che con il Transporter non condivide proprio nulla. Diciamo, piuttosto, una riedizione della vecchia monovolume, tanto comoda e di moda negli anni Novanta, ma poi messa in disparte dal mercato e da scelte strategiche che hanno privilegiato il SUV.

Il “Bulli” di un tempo è praticamente irriconoscibile, in meglio evidentemente, perché oltre ad una grande versatilità è dotato di tutti i più recenti dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida, mentre a livello di abitacolo assicura tanta qualità e uno spazio infinito e modulabile. Eccolo, il punto di forza del Multivan, che dietro la prima fila di sedili propone due poltroncine scorrevoli lungo tutto l’abitacolo grazie alla presenza di due binari che servono anche l’ultima fila di sedili, tre posti, che portano il totale a sette passeggeri, loro pure spostabili a piacimento.

Da segnalare anche la presenza di un tavolo multifunzionale, pure scorrevole, con ali pieghevoli una serie di vani porta oggetto e porta bevande che renderà ancora più piacevole il viaggio. L’offerta comprende anche la possibilità di avere solo quattro sedili alle spalle dei primi due, combinandoli con funzione di vis-à-vis. Un climatizzatore a tre zone, regolabile anche dai passeggeri, completa un comfort di altissimo livello.

Grande ed elegante la plancia del Multivan, nella quale è incastonato uno schermo tattile da 10,25 pollici per il digital cockpit, in cui è mostrata pure la visione a 360° del veicolo per facilitare manovre e posteggi.

Il comportamento sulla strada è del tutto paragonabile a quello di una comune vettura, anche se evidentemente un po’ gli ingombri del “pullmino” si avvertono (1.941 mm di larghezza, 4.973 mm di lunghezza e 1.907 mm di altezza) e non rendono particolarmente brillante l’accelerazione . Il motore però è brioso e rende gradevole l’esperienza del viaggio, anche perché è stato fatto un buon lavoro sia sul gruppo sospensioni/ammortizzatori, sia a livello di insonorizzazione. Il nuovo Multivan TDI può trasportare rimorchi con un peso massimo di 2.000 kg, mentre il peso rimorchiabile complessivo massimo è di 4.850 chili.

La scheda (Multivan Style Liberty, passo corto)

Motore: 4 cilindri turbodiesel
Cilindrata: 1.968 cc
Potenza e coppia massima: 150 CV e 360 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 11,6 sec.
Velocità massima: 190 km/h
Consumi: 6,6 l/100 km (test: 7,5 l/100 km)
Emissioni CO2: 174 g/km
Categoria di efficienza energetica: E
Prezzo base del modello: 78.040.- franchi

Mi piace
La grande qualità della vita a bordo assicurata dall’ampio spazio a disposizione dei passeggeri e del conducente, la posizione di guida alta, l’impressione che non si stia guidando un furgoncino, ma un’auto monovolume.

Non mi piace
La gestione di alcuni parametri tramite tasti a sfioramento distoglie a volte dall’attenzione alla guida. Forse, considerando la mole del veicolo, ci poteva stare anche una versione più potente con un motore da 3 litri.