Mondo
La diretta

«Israele sta preparando un'operazione su larga scala a Rafah»

È quanto sostiene Philippe Lazzarini, commissario generale dell'UNRWA – Secondo Abu Mazen «solo gli Stati Uniti possono fermare l'attacco» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Israele sta preparando un'operazione su larga scala a Rafah»
Red. Online
28.04.2024 07:06
21:35
21:35
Hamas: «Non ci sono problemi importanti sulla proposta di accordo»

Un alto funzionario di Hamas ha detto all'AFP che il gruppo palestinese «non ha grossi problemi» con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza.

«L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele. Non ci sono grossi problemi nelle osservazioni e nelle richieste che Hamas presenterà riguardo ai contenuti» della proposta, ha detto il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar in cui è attesa una risposta di Hamas.

17:02
17:02
World Central Kitchen riprende l'attività a Gaza

La World Central Kitchen (WCK), l'organizzazione umanitaria di cui 7 operatori sono stati uccisi dal fuoco dell'esercito israeliano a Gaza, ha annunciato di aver ripreso le sue attività nella Striscia dopo quattro settimane.

«La situazione umanitaria a Gaza rimane disastrosa - ha detto Erin Gore, amministratore delegato di WCK. Per questo stiamo riavviando la nostra attività con la stessa energia, dignità e attenzione nel nutrire quante più persone possibile».

16:24
16:24
Israele allerta le ambasciate sull'antisemitismo

Il ministro israeliano degli esteri, Israel Katz, ha dato istruzioni a tutte le ambasciate nel mondo «di prepararsi immediatamente per un'ondata di grave antisemitismo, focolai antiebraici e anti-israeliani».

Lo ha fatto sapere il ministero stesso giustificando la disposizione «date le voci sulla possibilità che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto contro alti funzionari israeliani politici e militari».

Katz si è tuttavia augurato che la Cpi non emetta «mandati di arresto contro alti funzionari israeliani politici e di sicurezza». «Non c'è niente di più distorto - ha aggiunto - che tentare di impedire a Israele di difendersi da un nemico omicida che chiede apertamente la distruzione del nostro stato».

«Se i mandati verranno emessi - ha denunciato - questi danneggeranno i comandanti e i soldati dell'IDF e daranno una spinta all'organizzazione terroristica Hamas e all'asse dell'Islam radicale guidato dall'Iran contro il quale stiamo combattendo

15:56
15:56
Gantz: «Il ritorno degli ostaggi è più importante di Rafah»

Il ritorno degli ostaggi israeliani a casa è più importante dell'operazione militare a Rafah. Lo ha detto Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra, secondo cui il governo non avrebbe diritto di esistere se i suoi membri impedissero una intesa sugli ostaggi.

Gantz, che rispondeva al leader di destra radicale Bezalel Smotrich, ha scritto su X che entrare a Rafah è importante per la campagna contro Hamas, ma il ritorno degli ostaggi catturati il 7 ottobre è di importanza molto più grande.

Frattanto, una fonte israeliana ha dichiarato al Times of Israel che «l'unico modo per evitare l'ingresso a Rafah è raggiungere un accordo sugli ostaggi». «Nessuno - ha ammesso la fonte - vuole che Israele entri a Rafah».

Secondo la stessa fonte, nella sua controproposta Israele ha fatto «grandi concessioni», incluso il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord della Striscia: una delle principali richieste di Hamas. La fazione islamica sarà domani al Cairo e potrebbe dare la sua risposta.

15:32
15:32
Gallant firma gli arresti amministrativi per 5 coloni israeliani

Il ministro della difesa Yoav Gallant ha firmato i provvedimenti di arresto amministrativo (cioè senza accusa formale) per 5 coloni israeliani.

Lo ha riferito Haaretz che cita una fonte di sicurezza secondo la quale i 5 hanno avuto un ruolo centrale negli attacchi a proprietà e cittadini palestinesi in Cisgiordania avvenuti dopo il ritrovamento del cadavere di un 14/enne israeliano, Benyamin Ahimeir, che era stato rapito sempre in Cisgiordania.

15:07
15:07
Hamas: «Domani al Cairo una delegazione per i colloqui sul cessate il fuoco»

Una delegazione di Hamas si recherà domani al Cairo per colloqui che puntano a ottenere un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato alla Reuters un funzionario del movimento islamico.

Secondo quanto riferito, la delegazione discuterà una proposta di cessate il fuoco presentata da Hamas ai mediatori di Qatar ed Egitto, nonché la risposta di Israele. La fonte di Reuters non ha rivelato i dettagli delle ultime proposte.

Venerdì, l'alto funzionario di Hamas, Khalil Al-Hayya, ha detto che il gruppo ha ricevuto la risposta di Israele alla sua proposta di cessate il fuoco e la sta studiando prima di consegnare la sua risposta ai mediatori egiziani e del Qatar.

I precedenti cicli di colloqui non sono riusciti a colmare il divario nelle posizioni delle parti. Hamas vuole un accordo per la fine permanente della guerra e che Israele ritiri le sue forze dalla Striscia di Gaza.

Israele ha offerto solo un cessate il fuoco temporaneo per liberare i circa 130 ostaggi rimasti prigionieri e per consentire la consegna di maggiori aiuti umanitari. Ha detto che non terminerà le sue operazioni finché non avrà raggiunto il suo obiettivo di distruggere Hamas.

Il ministro degli Esteri israeliano, Yisrael Katz, ha dichiarato sabato che l'offensiva pianificata a Rafah, dove si stanno rifugiando più di un milione di palestinesi sfollati, potrebbe essere sospesa qualora emergesse un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani.

12:40
12:40
La polizia circonda il campus di Los Angeles occupato dai pro-Gaza

La polizia ha circondato la University of Southern California (USC) di Los Angeles, dov'è in corso da giorni una protesta, come in molti altri campus universitari americani, pro-palestinese, con accampamenti «illegali», mentre alcuni agenti sono entrati all'interno. Lo scrive la CNN, aggiungendo che la polizia di Los Angeles è in «preallerta tattica» e che non è chiaro il motivo.

Nel campus dell'USC nei giorni passati ci sono stati oltre 100 arresti e nelle ultime ore c'è stata anche un reclamo delle autorità accademiche per atti di «vandalismo», inclusa la scritta a spray «Fermate il genocidio» sulla base della scultura «Tommy Trojan», una delle icone dell'USC.

12:15
12:15
Partita da Cipro una nave con 400 tonnellate di aiuti per Gaza

È partito ieri da Cipro un carico di 400 tonnellate di aiuti alimentari destinati a Gaza, settimane dopo che gli sforzi umanitari sono stati interrotti in seguito a un attacco aereo israeliano che ha ucciso sette operatori dell'organizzazione non governativa (ong) umanitaria statunitense World Central Kitchen (Wck).

Questo episodio ha indotto almeno tre fornitori di aiuti a sospendere le operazioni a Gaza, tra cui Wck, che era al centro del nuovo corridoio marittimo da Cipro.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno ora collaborato con un'agenzia di aiuti per inviare assistenza cruciale a Gaza attraverso il porto israeliano di Ashdod. Un funzionario emiratino ha dichiarato che la nave carica di aiuti alimentari è partita grazie al rapporto con l'ong umanitaria American Near East Refugee Aid.

La nave Jennifer è partita dal porto di Larnaca alle 9.00 ora locale e impiegherà circa 25-30 ore per arrivare al porto israeliano di Ashdod.

11:49
11:49
Il ministro Ben Gvir lascia l'ospedale dopo l'incidente in auto

Il ministro della sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, è stato dimesso dall'ospedale Hadassah di Gerusalemme. Il leader della destra radicale israeliana era stato ricoverato per le ferite riportate in un incidente stradale quando - hanno ricordato i media - la sua auto, che non aveva rispettato un semaforo rosso, si era rovesciata dopo averne investita un'altra. Nell'incidente Ben Gvir ha rimediato tre costole rotte.

11:28
11:28
«Solo gli Stati Uniti possono fermare l'attacco a Rafah»

Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe «il più grande disastro nella storia del popolo palestinese».

«Ci appelliamo agli Stati Uniti d'America perché chiedano a Israele di fermare l'operazione a Rafah, perché l'America è l'unico paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine», ha proseguito Mazen, che si trova a Riad, in Arabia Saudita, per l'incontro speciale del Forum economico mondiale (WEF), a cui partecipa anche il consigliere federale Ignazio Cassis.

10:58
10:58
Proteste per Gaza, arrestata la candidata presidenziale dei Verdi

La candidata presidenziale statunitense del Partito verde (Gpus), Jill Stein, è stata arrestata sabato durante una protesta filopalestinese alla Washington University di St. Louis, nello stato del Missouri. Lo riferisce l'emittente televisiva statunitense CNN. «Non siamo a conoscenza di alcuna accusa in questo momento», ha detto il portavoce della sua campagna.

Stein era alla protesta per sostenere gli studenti che avevano allestito un accampamento e ha dichiarato che né lei né gli altri manifestanti se ne sarebbero andati finché, tra le altre richieste, la Washington University non avesse disinvestito dall'industria aeronautica Boeing e avesse boicottato le istituzioni accademiche israeliane.

In un video registrato prima del suo arresto e pubblicato sulla rete sociale X, la candidata del Gpus (Green Party of the United States) alla Casa Bianca ha affermato di essere a sostegno degli studenti e del loro diritto costituzionale alla libertà di parola. «Saremo qui con gli studenti che si battono per la democrazia, per i diritti umani, per porre fine al genocidio».

David Schwab, direttore delle comunicazioni di Stein per la presidenza, ha dichiarato che la candidata ha tentato di allentare la tensione tra manifestanti e polizia ieri pomeriggio, ma che la polizia «non ha reagito» e ha dato il via agli arresti poco dopo.

09:32
09:32
Una riunione di sei Paesi arabi per fermare la guerra a Gaza

Il ministro degli esteri dell'Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ha presieduto un incontro a Riad con i rappresentanti di sei paesi arabi per discutere la situazione a Gaza, come riporta la rete televisiva satellitare qatariota Al Jazeera.

All'incontro hanno partecipato il ministro degli esteri giordano Ayman Al-Safadi, il diplomatico più alto in grado egiziano Sameh Shoukry, il funzionario dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Hussein Al-Sheikh, il consigliere diplomatico degli Emirati Arabi Uniti Anwar Gargash e il ministro del Qatar Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi.

Il gruppo ha sottolineato la necessità di porre fine alla guerra di Israele contro Gaza e l'importanza di riconoscere lo Stato di Palestina lungo i confini del 1967 con Gerusalemme Est occupata come capitale. Hanno inoltre respinto qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi dalle loro terre e qualsiasi operazione militare a Rafah.

08:13
08:13
«Netanyahu teme un mandato d'arresto dalla CPI»

Secondo i media israeliani, gli Stati Uniti stanno prendendo parte a un disperato sforzo diplomatico per impedire alla Corte penale internazionale (Cpi) di emettere in settimana mandati di arresto per il premier dello Stato ebraico Benyamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant e il capo dell'esercito Herzi Halevi.

Il sito di notizie israeliano «Walla!» aggiunge che Netanyahu ha fatto telefonate continue durante il fine settimana cercando di convincere gli Usa a bloccare qualsiasi decisione della Cpi.

Dal canto suo il quotidiano israeliano Haaretz scrive che il governo israeliano sta lavorando con il presupposto che il procuratore della Cpi Karim Khan possa emettere questa settimana i mandati.

08:08
08:08
Proteste per Gaza, nuovi arresti nelle università statunitensi

Prosegue la repressione delle manifestazioni pro palestinesi nelle università statunitensi. La polizia ha arrestato 69 dimostranti all'Arizona State University e 23 all'Indiana University.

Secondo quanto riferito da funzionari dell'ateneo dell'Arizona, fra i fermati della polizia non ci sono studenti, professori o componenti dello staff universitario, ma manifestanti che hanno formato un accampamento venerdì e hanno rifiutato i ripetuti ordini di smontarlo.

Nell'Indiana le autorità sottolineano che i dimostranti avevano il diritto di protestare, ma non quello di creare accampamenti temporanei.

Tutti questi arresti vanno ad aggiungersi a quelli della Northeastern University di Boston (Massachusetts), dove nelle ultime ore sono state fermate 100 persone.

07:07
07:07
Il punto alle 7.00

«Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza». Lo ha detto alla TASS Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in un'intervista esclusiva.

«La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah», ha detto.

Attacchi sul centro di Gaza

Nel frattempo, l'aeronautica israeliana sta effettuando attacchi sulla parte centrale della Striscia di Gaza, ha riferito Al Jazeera del Qatar. «I nostri colleghi riferiscono della ripresa degli attacchi aerei israeliani sugli insediamenti di Az-Zawayda e Al-Muharraqa nella parte centrale della Striscia di Gaza», ha detto il canale televisivo.