Viabilità

Berna dice «no» al pedaggio al San Gottardo

Il Consiglio federale raccomanda invece di studiare la possibilità di un dosaggio automatico agli svincoli dell'A2 e dell'A13 anziché l'intervento manuale, come avviene oggi, da parte della polizia cantonale o dei servizi di regolazione della circolazione a singole uscite
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
08.05.2024 12:03

Per mitigare il traffico parassitario sull'A13 e A2 in prossimità delle gallerie stradali del San Bernardino e del San Gottardo, l'idea di introdurre un dosaggio dei passaggi o pedaggi alle gallerie non è realistico. Il Ticino, in particolare, risulterebbe svantaggiato. È quanto pensa il Consiglio federale che raccomanda invece di studiare la possibilità di un dosaggio automatico agli svincoli delle due autostrade sulla base di un rapporto stilato in risposta a un postulato del consigliere nazionale Simon Stadler (Centro/UR).

Il governo parte da una constatazione: le code che si formano sulle strade nazionali nella regione alpina - ma anche nelle zone dell'Altipiano, nelle città e negli agglomerati - durante i giorni festivi primaverili e le vacanze estive determinano spostamenti di traffico verso la viabilità secondaria, con disagi importanti per la popolazione locale.

Nella regione alpina, tale fenomeno è legato alle criticità sulle autostrade A2 e A13: per evitare gli imbottigliamenti, molti utenti deviano verso la rete secondaria che, non essendo progettata per assorbire volumi di traffico così cospicui, si ritrova a sua volta rapidamente intasata. Per i locali, precisa una nota governativa odierna, ciò significa ulteriori disagi in termini di rumore e gas di scarico, maggiori tempi per gli spostamenti locali, ripercussioni su trasporto pubblico, mobilità ciclopedonale e sicurezza stradale.

Che cosa si è fatto

Il rimedio più efficace, stando all'esecutivo, consiste nel garantire strade nazionali efficienti. Negli ultimi anni l’Ufficio federale delle strade (USTRA), in collaborazione con Grigioni, Ticino e Uri, ha attuato numerosi provvedimenti per migliorare la viabilità sugli assi nord-sud, fra cui chiusure di ingressi, prolungamento delle corsie di uscita, dosaggi in uscita su determinati tratti e vaste campagne d’informazione.

Chiusure temporanee degli svincoli sulla A2 in direzione sud

Per migliorare ulteriormente la situazione, la Confederazione ha esaminato oltre 80 provvedimenti aggiuntivi, valutandone adeguatezza generale e fattibilità. Dall'analisi, il governo raccomanda di approfondire la possibilità di un dosaggio automatico agli svincoli di A2 e A13 anziché l'intervento manuale, come avviene oggi, da parte della polizia cantonale o dei servizi di regolazione della circolazione a singole uscite. Grazie al sistema di dosaggio il traffico defluisce sulle strade cantonali soltanto nella misura in cui queste sono in grado di assorbirlo in modo scorrevole.

Al fine di separare il flusso transalpino da quello locale, si esaminano inoltre nel dettaglio e si sperimentano chiusure temporanee degli svincoli sulla A2 in direzione sud. Il Consiglio federale reputa necessarie in aggiunta anche misure a livello della rete cantonale, come per esempio impianti di dosaggio all'entrata dei centri abitati.

No slot e pedaggi

Un sistema che contempli la prenotazione da parte degli utenti di una determinata fascia oraria per transitare nella galleria del San Gottardo o del San Bernardino - «slot» - non è realistico nella pratica, stando al governo. La realizzazione richiederebbe aree di attesa di grandi dimensioni, irrealizzabili alle rampe di accesso dei trafori alpini per mancanza di spazio.

Impatto positivo, ma Ticino svantaggiato

L'introduzione di un pedaggio per il transito attraverso le Alpi avrebbe un impatto positivo sulla viabilità, ma il Cantone Ticino risulterebbe collegato al resto del Paese soltanto attraverso strade a pagamento aperte tutto l'anno.

Il Consiglio federale non lo ritiene opportuno per ragioni di coesione territoriale, oltre al fatto che tale ipotesi equivarrebbe a una contraddizione del principio di gratuità delle strade pubbliche sancito nella Costituzione federale, per cui si renderebbe necessaria una modifica costituzionale.