Il caso

Gli aerei non decollano, ma non solo: 777 Partners, ora, fa tremare anche il calcio

La società finanziaria che controlla, fra gli altri, il Genoa e vorrebbe mettere le mani sull'Everton in Premier League ha sempre più problemi – Ora è spuntata pure una causa legale
© Mitchell R Hope/Wikipedia
Marcello Pelizzari
07.05.2024 09:15

La vicenda, la scorsa settimana, ha attirato l'attenzione di molti fanatici dell'aviazione ma, al contempo, di parecchi appassionati di pallone. In Inghilterra, nello specifico, ma anche in Italia. E vedremo perché. Riassunto breve: Bonza, una compagnia low cost australiana, all'improvviso ha interrotto ogni attività. Il motivo? È sull'orlo del fallimento. Di per sé, niente di eccezionale, al netto di tanti, tantissimi passeggeri rimasti bloccati. Proprio perché la decisione di annullare i voli è arrivata di punto in bianco. Bonza, però, è un vettore legato a doppio filo a Josh Wander e Steven W. Pasko. Due investitori o, se preferite, due capitani coraggiosi. Cui piace, e pure parecchio, iniettare soldi nei club calcistici di tutto il mondo. Altro riassunto breve: negli ultimi anni, la coppia ha acquistato il 70% del capitale azionario del Vasco da Gama, in Brasile, una quota di maggioranza dell'Hertha Berlino. Non solo, Wander e Pasko controllano anche il Genoa, lo Standard Liegi, il Red Star, il Melbourne Victory, il Siviglia e, nel futuro prossimo, vorrebbero mettere le mani sull'Everton in Premier League. La massima lega inglese, al riguardo, nutre non pochi dubbi. E le vicende di Bonza, in effetti, lascerebbero pensare a qualcosa di sinistro, in seno alla società finanziaria che controlla e sovrintende tutte queste attività, la 777 Partners con sede a Miami. 

Wander e Pasko, detto del calcio, sono appunto attivi pure nell'aviazione. Nello specifico, hanno investito nella danese Flexflight e, come detto, nell'australiana Bonza. Fino a pochi giorni fa, ancora, erano azionisti della canadese Flair. Gli interessi di 777 Partners, per contro, nel tempo si sono concentrati altresì nell'informatica aeronatuica e nelle società di leasing. L'impressione, netta, è che il duo – quantomeno nell'aviazione – abbia fatto il passo più lungo della gamba. Tre anni fa, 777 Partners aveva opzionato 68 esemplari del Boeing 737 MAX. Finora, ne ha ricevuti 38. E gli altri trenta? Non figurano nei registri di produzione del costruttore americano, specifica il portale specializzato aeroTELEGRAPH. Il sospetto è che Boeing potrebbe aver classificato l'ordine come «non sicuro». 

Nel frattempo, le critiche alla società di investimento di Wander e Pasko aumentano. Sempre la scorsa settimana, un'altra società finanziaria – la londinese Leadenhall Capital Partners – ha intentato una causa. Terzo riassunto breve: Leadenhall aveva prestato oltre 600 milioni di dollari a 777 Partners, salvo poi scoprire che circa 350 milioni di averi che avrebbero dovuto fungere da garanzia per il prestito non erano sotto il controllo diretto di 777 Partners o, peggio, erano stati impegnati altrove. Ahia. Le accuse avanzate da Leadenhall sono pesanti, se non pesantissime. Wander e Pasko, agli occhi dell'azienda londinese, starebbero portando avanti un gioco di scatole cinesi. Mantenendo all'oscuro di tutto gli altri. Nel documento, citato dal New York Times, Leadenhall ha pure spiegato che, nel peggiore dei casi, siamo di fronte a «un vero e proprio schema piramidale».

Lo stato di salute di 777 Partners, detto che i riflettori si stanno accendendo soltanto ora, è oggetto di discussione da tempo nel settore dell'aviazione. L'anno scorso, ad esempio, Flair aveva avuto non pochi problemi poiché quattro Boeing 737 MAX erano stati richiamati all'ovile dal lessor: le rate non erano state pagate. 777 Partners, come riportato dal Guardian, sta affrontando una controversia legale per queste rate non pagate. La fattura? Più o meno 30 milioni di dollari. 

È stato appurato, concludendo, che anche le rate dei leasing di Bonza venivano pagate da 777 Partners. Venivano, già: la fine del vettore low cost australiano è stata decretata, di fatto, quando le società di leasing hanno richiamato i propri aerei a fronte di numerosi pagamenti mancati. Non finisce qui: detto che la Premier League ha forti dubbi circa la solidità del duo americano, intenzionato a mettere le mani sull'Everton, sta facendo discutere la causa intentata dall'ex proprietario dello Standard Liegi, in Belgio. Il quale ha detto due cose interessanti. La prima: 777 Partners non ha pagato l'intera cifra pattuita. La seconda: da quando i due americani controllano il club, beh, non hanno investito nulla. I tifosi del Genoa, in Italia, devono preoccuparsi? Affaire à suivre.

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