Guerra

«L'attentato a Zelensky doveva essere un regalo a Putin»

Il servizio di sicurezza SBU sostiene di aver evitato la cattura e l'uccisione del presidente ucraino e altri alti funzionari
©JUSTIN LANE
Red. Online
08.05.2024 11:01

L’assassinio di Zelensky doveva essere un «regalo» a Vladimir Putin «prima del suo giuramento da presidente». Il servizio di sicurezza ucraino (SBU) sostiene di aver sventato il tentativo da parte dei russi di rapire e uccidere il presidente Volodymyr Zelensky e altri alti funzionari, tra cui il capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov e il capo del servizio di sicurezza Vasyl Malyuk. L'attentato avrebbe dovuto essere messo a segno da agenti ucraini reclutati dal servizio di sicurezza russo (FSB) prima del 7 maggio, giorno delle celebrazioni del nuovo mandato di Putin.

L’intelligence di Kiev ha affermato che i presunti agenti avevano ricevuto l’ordine di trovare qualcuno vicino alle guardie del corpo presidenziali. La persona designata per il compito avrebbe dovuto catturare Zelensky e poi ucciderlo.

Stando all’SBU, l'omicidio del leader di Kiev doveva essere un «regalo» per Putin, che ieri si è insediato al Cremlino per la quinta volta. L'agenzia ucraina ha puntato il dito contro tre ufficiali dell’FSB (Maxim Mishustin, Dmytro Perlin e Aleksii Kornev), che avrebbero gestito una rete di «talpe» ucraine, reclutate prima dell'invasione da parte delle truppe russe. Già poco dopo il 22 febbraio, i russi avrebbero iniziato a cercare qualcuno vicino a Zelensky che fosse disposto a organizzare il piano.

L’omicidio di Budanov sarebbe invece dovuto avvenire con missili e droni contro la sua abitazione prima della Pasqua ortodossa (5 maggio). Il servizio di sicurezza ucraino ha affermato di aver recuperato droni ed esplosivi da uno dei presunti complici ucraini arrestati. 

Due colonnelli del servizio di sicurezza ucraino SBU sono finiti in manette con l'accusa di far parte del network di talpe pronte a colpire gli alti funzionari. «È la prima volta che due ufficiali di alto rango passano al soldo di Mosca», ha fatto notare l'SBU.

I due militari ora rischiano l'ergastolo per alto tradimento e pianificazione di un attacco terroristico. Dal 2022, sono oltre 2500 gli ucraini finiti sotto inchiesta per tradimento, altre 500 persone sono state accusate di aver fornito ai russi indicazioni strategiche per i bombardamenti contro basi militari e truppe sul campo. Secondo gli 007 ucraini, agli uomini reclutati erano stati promessi 50 mila dollari se l’«affare» fosse stato portato a termine con successo.

Kiev ha fatto sapere di non aver prove sul coinvolgimento del Cremlino nell’organizzazione dell’assassinio di Zelensky.

Non è comunque la prima volta che l'intelligence afferma di aver sventato un piano per uccidere il leader ucraino, inserito proprio lo scorso 4 maggio nella lista dei ricercati del Ministero dell'Interno russo: un mese fa un uomo di nazionalità polacca è stato arrestato con l'accusa di essere in combutta con Mosca per assassinare Zelensky. L'anno scorso invece, ad agosto, venne sventato un complotto per uccidere il leader con un massiccio bombardamento aereo: una donna che faceva da vedetta nel corso di una visita a Ochakov non riuscì a inviare in tempo le informazioni. Un tentativo di attentato era stato organizzato anche da un commando di forze speciali cecene inviato a Kiev da Ramzan Kadyrov.

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