Guerra

Putin ordina esercitazioni con armi nucleari in risposta alle «minacce» dell'Occidente

Il Cremlino, dopo le «provocazioni» di Macron e Cameron, annuncia operazioni al confine con l'Ucraina: «Dobbiamo garantire la sovranità dello Stato russo»
©VALERIY SHARIFULIN / KREMLIN POO
Red. Online
06.05.2024 15:14

La Russia intende effettuare esercitazioni militari con armi nucleari tattiche al confine con l’Ucraina. Lo ha fatto sapere quest’oggi il Ministero della Difesa, sottolineando che si tratta di una risposta alle «minacce» arrivate negli scorsi giorni da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'annuncio arriva alla vigilia dell'inaugurazione del quinto mandato del presidente russo Vladimir Putin e a pochi giorni dal Giorno della Vittoria (giovedì 9 maggio), la festa che celebra la vittoria sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. È la prima volta che il Cremlino annuncia pubblicamente esercitazioni che coinvolgono armi nucleari tattiche, sebbene le forze strategiche svolgano regolarmente test di questo tipo. 

Non è però la prima volta che Mosca evoca lo spettro nucleare. Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina nel 2022, la Russia ha ripetutamente accusato gli Stati Uniti e gli alleati europei di Kiev di voler spingere il mondo verso un conflitto atomico con il loro sostegno all’Ucraina.

Il Ministero della Difesa russo ha affermato che la Russia terrà «nel prossimo futuro» esercitazioni militari che prevedono anche la simulazione «dell’uso di armi nucleari tattiche. Le operazioni sono state ordinate dal presidente Vladimir Putin.

«L’esercitazione ha lo scopo di testare la prontezza del personale e delle attrezzature delle unità per l’uso in combattimento di armi nucleari non strategiche per rispondere e per garantire incondizionatamente l’integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo in risposta a dichiarazioni provocatorie e minacce di singoli funzionari occidentali contro la Federazione Russa», ha fatto sapere il Cremlino, sottolineando che il test coinvolgerà l’aeronautica, la marina e le forze del Distretto militare meridionale che si trova nel Sud-Ovest della Russia. Con «dichiarazioni provocatorie e minacce», il Cremlino si riferisce molto probabilmente a quelle di Emmanuel Macron e David Cameron.

Settimana scorsa, il presidente francese, in un’intervista, aveva infatti rilanciato la proposta di inviare truppe occidentali in Ucraina su richiesta di Kiev, mentre il ministro degli Esteri britannico aveva dichiarato che l’Ucraina, grazie agli aiuti del Regno Unito, sarà presto in grado di usare armi a lungo raggio per colpire obiettivi nel territorio russo.

Tra le altre affermazioni che non sono piaciute a Mosca, anche quella del presidente polacco Andrzej Duda che, il mese scorso, aveva evocato la possibilità di collocare armi nucleari USA sul territorio polacco.

Già a febbraio, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev aveva evocato lo spettro dell’arma nucleare in caso di un maggiore coinvolgimento della NATO nel conflitto. Lo stesso Putin, nel suo messaggio all'Assemblea federale del 29 febbraio, aveva detto che le dichiarazioni e le azioni dell’Occidente minacciano un conflitto nucleare e la distruzione della civiltà.

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