Basket

Marko Mladjan: «Un'altra grande partita per continuare a sognare»

Stasera a Nosedo (ore 18.45) va in scena il quarto atto della finale tra Massagno e Friburgo - La SAM vuole portare la serie alla bella e conta sul suo capitano, tra i migliori sabato: «Rimanere fuori nelle prime due sfide è stata dura, ma non ho avuto tempo per piangermi addosso»
© KEYSTONE/MARIA LINDA CLERICETTI
Fernando Lavezzo
07.05.2024 06:00

Miglior realizzatore, miglior rimbalzista, capitano. E all’occorrenza capo ultrà. Nella vittoriosa gara-3 della finale contro l’Olympic Friburgo, Marko Mladjan è stato tutto questo. Gli si leggeva in faccia una gran voglia di giocare e di far vibrare i tifosi, dopo aver saltato le prime due partite per una squalifica rimediata in semifinale: «Per ogni sportivo che ama la competizione come me, e che, come me, vuole vincere sempre, dover stare in disparte nel momento più importante della stagione è molto difficile. Ma quel che è stato, è stato. Non ho avuto tempo per piangermi addosso. Sapevo che la mia finale sarebbe iniziata sabato a Nosedo e ho cercato di farmi trovare pronto. Prima di scendere in campo, ho anche scherzato con i miei compagni, dicendo che stava per iniziare gara-1».

Le carte in regola

Il meritato successo per 93-80 ha tenuto in vita la Spinelli, che questa sera, sempre a Massagno (ore 18.45), cercherà di portare la serie sul 2-2 e rimandare ogni decisione a gara-5 di giovedì alla St. Léonard. «Abbiamo soltanto vinto una partita e sappiamo che sarà dura girare questa finale dopo esserci trovati sotto 0-2. Rimonte del genere, sono rare nel nostro sport. Sinceramente, speravo in un colpaccio in trasferta, al quale siamo andati molto vicini, sia in gara-1, sia in gara-2. Con le spalle al muro, ci siamo detti che, facendo un passo alla volta, avremmo comunque potuto costringere l’Olympic alla bella. Abbiamo le carte in regola per riuscirci e anche i presupposti ci sono tutti. Fin qui, infatti, ogni partita ha dimostrato che noi ci siamo. Anche nelle prime due, nonostante la mia assenza e quella di Solcà, ho visto tanta voglia di fare bene. Tutti erano sul pezzo. Ora ci servirà un’altra grande prestazione. Sperando di trovare la stessa atmosfera di tre giorni fa, davvero coinvolgente».

Emozioni sull’ottovolante

Avanti di 17 punti dopo metà partita, sabato la SAM ha dovuto soffrire fino agli ultimi giri di orologio, reagendo con carattere al sorpasso ospite concretizzatosi all’inizio del quarto conclusivo. «Aver vinto in quel modo, stringendo i denti, ci dà ancora più fiducia. Allo stesso tempo ci fa restare sull’attenti, concentrati, più di quanto avrebbe fatto una vittoria di 20 o 30 punti. In questo tipo di partite, non è evidente giocare 40 minuti sullo stesso livello. Ci si trova su un ottovolante di emozioni ed è normale avere dei cali, mentali e di energia, quando sei sopra di 17 punti. Nei primi due quarti abbiamo mostrato il nostro vero volto. Dopo l’intervallo, era logico attendersi una risposta del Friburgo. Stiamo parlando della miglior squadra in Svizzera, scesa in Ticino per chiudere il campionato e non per fare una passeggiata. La loro difesa a zona ci ha sorpresi: non avendo più molto da perdere, gli uomini di Petit hanno dovuto cambiare qualcosa e hanno toccato il tasto giusto. Bravi loro, abbiamo avuto 6 o 7 minuti di black-out, anche se poi siamo riusciti a trovare delle soluzioni. In questi giorni, abbiamo lavorato su come attaccare meglio la loro zona. Non si tratta di stravolgere il nostro gioco o di inventare nulla di nuovo, ma questi piccoli aggiustamenti possono fare la differenza in una serie fin qui decisa dai dettagli».

L’esperienza del fratellone

In gara-3 la Spinelli ha anche ritrovato l’apporto offensivo di Dusan Mladjan, mancato nelle prime due sfide della finale, chiuse rispettivamente con 2 e 0 punti. «Ma anche dopo gara-2, ho visto mio fratello molto tranquillo», ci dice Marko, il «piccolo» della famiglia. «Lui ha tantissima esperienza e sapeva che avrebbe giocato una buona gara-3, nella quale è subito tornato a fare canestro con continuità. Siamo abituati a vedere certi suoi tiri entrare sempre, nonostante siano oggettivamente difficili, ma anche nelle prime due gare ho visto un Dusan coinvolto nel match. Ha aiutato la squadra a giocarsela punto a punto fino alla fine, spendendosi tanto in difesa e aprendo molti spazi per i compagni. Il 90% delle squadre che affronta la SAM Massagno, si prepara tatticamente su Dusan e su Clanton. Quando mio fratello viene chiuso dalla difesa, si aprono delle opportunità per gli altri. Per esempio ne hanno approfittato Tutonda, Dunans e Martino».

Dunans e Clanton acciaccati

Sempre priva di Yuri Solcà, la cui stagione si è chiusa in gara-2 della semifinale contro il Neuchâtel, stasera la SAM dovrà gestire al meglio alcuni acciacchi. Sia Thomas Dunans, sia Keith Clanton, lamentano infatti una lieve distorsione alla caviglia. Entrambi saranno sicuramente in campo. A Nosedo si sogna un nuovo pienone sugli spalti. Gli arbitri della partita saranno Michaelides, Stojcev e Jeanmonod.

In questo articolo: