Il caso

«La nostra maglia come quella dell'Italia? No, e vi spiego perché»

Il portavoce dell'ASF Adrian Arnold chiarisce il processo e le scelte che, per la seconda divisa della Nazionale svizzera, hanno portato Puma a disegnare un modello bianco e blu
La nuova, seconda maglia della Nazionale svizzera. ©Puma
Massimo Solari
28.03.2024 16:30

Ma quanto è complicato disegnare le magliette di una squadra nazionale? Le scelte operate da Adidas, Nike e Puma, rispettivamente per Germania, Inghilterra e Svizzera dimostrano come la questione sia oltremodo delicata. A fondersi, in un oggetto per certi versi sacro, devono essere più aspetti: cultura, simbologia, identità. Sì, ma anche innovazione, perché si tratta pur sempre di marketing e di un prodotto nuovo. Un prodotto da vendere.

Sul fronte tedesco, al proposito, è stata la seconda maglietta, quasi interamente rosa, a prestare il fianco a critiche, polemiche e prese di posizione. Nel Regno Unito, per contro, la scelta di «profanare» la croce di San Giorgio - optando per una versione multicolore sul colletto della maglia del Tre Leoni - ha fatto indispettire pure il primo ministro Rishi Sunak. In casa rossocrociata, invece, il dibattito è stato appena lanciato. È delle scorse ore, infatti, la presentazione dei kit che Xhaka e compagni indosseranno a Euro 2024. Ebbene, soprattutto la seconda divisa - cosiddetta «away» - non è passata inosservata. Soprattutto in Ticino. Sì, perché il design sul quale si sono decise ASF e Puma ricorda nientemeno che una maglia dell'Italia. 

L'interrogativo, quindi, sorge spontaneo. Al rischio di un possibile collegamento con gli Azzurri, a Muri, non si è proprio pensato? «No, dal momento che il colore principale e dominante della maglietta è il bianco» tiene a sottolineare Adrian Arnold, responsabile comunicazione dell'ASF. «Il blu è utilizzato solo come sotto-colore. Non solo: la bandiera rossocrociata e la menzione "schweiz, suisse, svizzera, svizra", sottolineano chiaramente l'appartenenza alla Svizzera». Bene. Ma come si è arrivati alla versione finale delle divise «home» e «away»? E quale margine d'intervento esiste - in caso di insoddisfazione - per la Federazione? Ancora Arnold: «I prodotti sono sviluppati in stretta collaborazione tra ASF e Puma. Per quanto ci riguarda, forniamo allo sponsor tecnico le informazioni circa i fattori importanti in materia di Swissness (colori, elementi, eccetera). Puma, poi, elabora e integra queste informazioni nel processo di concezione dei prodotti. I modelli presentati sono quindi discussi, sviluppati ulteriormente e - infine - approvati insieme».

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