Tecnologia

Diremo addio ai consulenti finanziari?

Tempi duri sembrano avvicinarsi per i consulenti finanziari. JP. Morgan Chase, una delle Big Four del sistema bancario americano, si avvia ad usare massicciamente i modelli sofisticati dei suoi chatbox anche nell’ambito della consulenza alla clientela.
Red. Online
13.06.2023 09:30

Tempi duri sembrano avvicinarsi per i consulenti finanziari. JP. Morgan Chase, una delle Big Four del sistema bancario americano, banca d’investimenti presente a livello globale, già in testa alle classifiche per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei suoi diversi settori operativi, si avvia ad usare massicciamente i modelli sofisticati dei suoi chatbox anche nell’ambito della consulenza alla clientela.

Il primo passo è quello della scelta dei titoli da proporre. Il programma si chiama IndexGPT e, come indica la banca, ha la finalità di «selezionare strumenti finanziari ed assets finanziari in generale». L’iniziativa, che si aggiunge a quelle già in atto, e che sarà seguita da altre rivolte agli investitori da parte di altre istituzioni, crea ovviamente fermento fra i consulenti.

Secondo gli specialisti del settore in realtà IndexGPT è infatti destinato ad una funzione di consulenza più ampia, includendo la proposta di fondi d’investimento, prodotti assicurativi, servizi amministrativi e di marketing. Ben 1.500 specialisti tecnici sarebbe impegnati nel suo sviluppo.

JP Morgan ha già applicato l’AI in funzioni a dir poco singolari. Un suo modello analizza perfino le comunicazioni della Federal Reserve allo scopo di prevedere le mosse successive della banca centrale, oltre che, al pari di molte altre istituzioni, nell’ambito dell’asset allocation, del risk management, della compliance, della segmentazione della clientela, della caccia alle frodi ed altre funzioni.

Ma, come ha affermato di recente un alto manager della banca «questa è solo la punta dell’iceberg».

Un programma della banca concorrente Morgan Stanley permette ad esempio ai suoi wealth managers di selezionare ed interpretare le montagne di materiale di ricerca che ogni giorno viene pubblicato su scenari economici e mercati finanziari, ed anche Goldman Sachs sta predisponendo un proprio ChatGS per gestire i big data e servire meglio i clienti.

Rimane aperto il dilemma, per questo come per altri settori, se i chatbot intelligenti e l’AI generativa in genere, siano destinati a rimanere strumenti a disposizione dei consulenti o se ne prenderanno il posto interagendo direttamente con i clienti, implementando una sorta di robotadvisory integrale.

In questo articolo: