Centinaia di anarchici a St-Imier per il weekend, e non è un caso

Sono circa 500 i sostenitori del movimento anarchico provenienti da tutto il mondo che questo fine settimana sono attesi a St-Imier, nel Giura bernese. Il luogo non è stato scelto a caso: l’organizzazione anarchica internazionalista L’Internazionale antiautoritaria (o Internazionale anarchica) fu fondata nello stesso comune svizzero nel settembre 1872.
Il 150.esimo anniversario doveva essere festeggiato quest’estate. A causa della pandemia, le celebrazioni vere e proprie sono state posticipate e si terranno solo nel 2023. Il «Weekend anarchico» previsto questo fine settimana sarà un modo di onorare comunque la data speciale e una possibilità di preparare i festeggiamenti previsti l’anno prossimo, ci spiega Peter Schrembs, dell’associazione Circolo Carlo Vanza, che gestisce l’archivio storico del movimento anarchico ticinese e gestisce una biblioteca pubblica specializzata sui temi dell’anarchismo, dell’autogestione e dell’antimilitarsimo. Anche una delegazione di 4-5 persone dell’associazione con sede a Bellinzona sarà presente a St-Imier. Questa accompagnerà una delegazione più folta proveniente da Roma, specifica Schrembs.
Una disputa e una nascita
L’incontro del 1872 fu la conseguenza di una disputa sulla direzione che doveva prendere il movimento operaio. Karl Marx e i suoi seguaci auspicavano un’organizzazione centralizzata. L’incontrario di quanto voleva il rivoluzionario russo Mikhail Bakunin. Fu proprio quest’ultimo (che visse anche a Minusio e Locarno) a fondare a St-Imier, con 14 altri pensatori provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, l’Internazionale antiautoritaria. Perché nel Giura bernese? Perché la regione, con la sua industria orologiera in crisi, all’epoca era aperta alle teorie anarchiche.
«Il congresso svoltosi 150 anni fa è di fondamentale importanza per noi: ha trasformato la Svizzera in una sorta di culla dell’anarchismo organizzato», afferma Schrembs. Per il Circolo Carlo Vanza, St-Imier è importante anche perché collegato alla sua storia. Vanza fu un’importante figura dell’anarchismo in Ticino. Nato l’11 maggio 1901 a Biasca (dove morì nel 1976), nel 1922 abbracciò l’anarchismo accompagnando lo scrittore italiano Errico Malatesta - tra i principali teorici del movimento anarchico - da Bellinzona al comune bernese per il 50. anniversario dell’Internazionale antiautoritaria.
Se Bakunin si gira nella tomba
L’edificio in cui si svolse il primo congresso è stato conservato fino ad oggi, e dal 2017, nel comune bernese di 5.000 abitanti, esiste anche una strada chiamata Rue Bakounine. Una via che delle idee del russo - contro la proprietà privata, contro lo Stato e per la libertà individuale di tutti - parla però poco: «È una strada senza uscita, fiancheggiata da case unifamiliari e giardini privati», hanno scritto recentemente le testate bernesi del gruppo Tamedia. «Bakunin si rivolterebbe nella sua tomba se lo venisse a sapere». Di sicuro, questo weekend, lo spirito del pensatore tornerà a far vibrare St-Imier. «Non solo con commemorazioni», commenta ancora Peter Schrembs. «Bisogna parlare di anarchia in un’ottica attuale» . Le tesi e i pensieri di 150 anni fa «sono ancora attuali, ma vanno discusse, attualizzate e riviste. Come ogni cosa, anche queste sono in evoluzione». Ecco allora che da venerdì a domenica a St-Imier sono previsti dibattiti ed eventi culturali che accompagneranno anche una fiera del libro.
Nel 2012, il 140. anniversario dell’Internazionale anarchico aveva richiamato a St-Imier circa 4.000 persone. Contrariamente a quanto si temeva, la situazione rimase molto tranquilla. Anche per i festeggiamenti dell’anno prossimo, nel comune sono attese migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.