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Accesso a esclusivi fondi di private equity da Lugano

Alla luce dell'andamento dei tassi di interesse e della volatilità dei mercati azionari e obbligazionari, gli investitori sono da tempo alla ricerca di alternative attrattive.
Partners competenti in materia di private equity: Andrea Bergamini, direttore della filiale LGT di Lugano, e il Senior Portfolio Advisor Angelo Romano.
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17.09.2024 00:15

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Alla luce dell'andamento dei tassi di interesse e della volatilità dei mercati azionari e obbligazionari, gli investitori sono da tempo alla ricerca di alternative attrattive. I mercati privati, incluso il private equity, si stanno dimostrando un'opportunità promettente. Andrea Bergamini, direttore della filiale di Lugano di LGT, e il Senior Investment Advisor Angelo Romano descrivono i punti di forza di questa classe d’investimento e l’importanza di affidarsi a manager con esperienze e competenze comprovate.


Cosa devono considerare gli investitori che vogliono investire nel private equity?

Andrea Bergamini: Gli investimenti nel private equity sono più complessi rispetto a strumenti tradizionali come azioni, obbligazioni, fondi comuni, etc. È importante avere un’adeguata capacità e propensione al rischio, perché i rendimenti attesi potrebbero non realizzarsi e c'è la possibilità di perdite parziali o totali, come per le azioni. Tuttavia, parte di questa complessità è legata anche alla scarsa liquidità del prodotto derivante dal particolare ciclo di vita di questa tipologia di investimenti: tipicamente gli investitori sottoscrivono fondi chiusi che investono direttamente in aziende o indirettamente in altri fondi. Durante la prima fase del periodo di investimento (dai tre ai sei anni), il gestore richiama il capitale dagli investitori per l'acquisto di attività, mentre nella seconda metà della durata del fondo (di solito fino al decimo o dodicesimo anno) viene distribuito progressivamente il reddito derivante dalla vendita degli asset. La vendita anticipata delle quote del fondo è raramente possibile.

Che ruolo possono gli investimenti in private markets in generale nella pianificazione patrimoniale?

Angelo Romano: Gli investitori dovrebbero posizionarsi nel modo più ampio possibile nell'area dei private markets utilizzando un approccio di diversificazione degli asset. A nostro avviso, più i prodotti differiscono in termini di orientamento strategico, scadenza e focus geografico, e più sono preferibili a un singolo fondo concentrato. È inoltre consigliabile scaglionare tali investimenti su più anni. La percentuale ottimale di investimenti nei private markets in un portafoglio diversificato dipende dal patrimonio individuale, dalle esigenze di liquidità, dalla tolleranza al rischio e dall'orizzonte di investimento. Secondo la nostra esperienza, un’allocazione strategica degli asset del 20-25%, può essere appropriata per gli investitori a lungo termine.

Quanto è determinante la scelta del gestore o del fondo di private equity per il successo dell'investimento?

Angelo Romano: Molto. Il successo di un fondo di private equity dipende in larga misura dall'esperienza e dalla rete di contatti del gestore degli investimenti. Di conseguenza, la differenza di rendimento tra i migliori e i peggiori fondi di private markets è nettamente maggiore rispetto ai fondi di investimento tradizionali proprio a causa dell’impatto dei manager sulle singole scelte di investimento. Per gli investitori privati è quindi molto importante trovare il migliore gestore, che sia in grado di individuare, e abbia anche un accesso privilegiato, ai manager e agli investimenti migliori.

Perché un investitore dovrebbe affidarsi a LGT?

Andrea Bergamini: LGT è un gestore leader a livello mondiale di opportunità negli investimenti alternativi, tra cui i fondi di private equity, e vanta un’esperienza di oltre 25 anni in questa particolare classe, con oltre 60 miliardi di dollari in gestione. LGT intrattiene perciò strette relazioni con molti gestori di private equity di maggior successo al mondo. Un accesso esclusivo del quale beneficiano anche i clienti che fanno capo alla sede di Lugano.

La scelta strategica di LGT di investire in questi asset risale al 1998, quando la Famiglia regnante del Liechtenstein, proprietaria di LGT, decise di strutturare la gestione di gran parte del proprio patrimonio privato sulla base dei modelli scelti da università americane d'élite come Harvard, Yale e Princeton.

Come i portafogli titoli di queste università, la cosiddetta “Princely Strategy” doveva avere un orientamento a lungo termine e consistere in gran parte di investimenti alternativi e di private equity. L'obiettivo è ottenere rendimenti simili a quelli delle azioni nell'arco di un intero ciclo di mercato, ma con un rischio significativamente inferiore. Oggi gli investimenti nei mercati privati rappresentano circa un terzo della suddetta strategia, con il private equity che rappresenta la quota maggiore (22%). Questo genere di investimenti rappresenta una delle strategie di maggior successo, tanto per i nostri clienti istituzionali che per quelli facoltosi con un orizzonte di investimento a lungo termine.

LGT Bank (Svizzera) SA, Piazza A. Manzoni 2a, P.O. Box, 6901 Lugano, Svizzera - Tel. +41 91 912 69 69

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