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Investire il denaro in modo ottimale richiede molto lavoro

Sempre più persone in Svizzera scelgono per le proprie finanze un mandato di gestione patrimoniale. Sandro Maccini – Responsabile Pianificazione finanziaria e Investimenti di Raiffeisen Svizzera , è convinto che ciò non dipende solo dalle minori difficoltà d'accesso.
Sandro Maccini, Responsabile Pianificazione finanziaria e Investimenti di Raiffeisen
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07.07.2023 05:18

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

Secondo l'Associazione dei Banchieri, nel 2021 gli istituti finanziari in Svizzera hanno gestito complessivamente CHF 3.9 mila miliardi di patrimonio privato – cifra in costante crescita. Perché così tante persone puntano su un'assistenza finanziaria completa?
Sandro Maccini: Il motivo è semplice: si vuole o costituire un patrimonio o preservare quello esistente. Ciò richiede di regola una consulenza finanziaria specialistica. È aumentata la consapevolezza del fatto che prendendo decisioni sbagliate, magari anche sulla base di informazioni incomplete, si mette a repentaglio molto denaro. È quindi ancora più importante la fiducia nei consulenti e nell'istituto finanziario.

Di quali aspetti si tiene inoltre conto in una gestione patrimoniale?
Per ogni investitore analizziamo la situazione personale in merito a previdenza, pensione, impegni quali interessi ipotecari, formazione, ecc., in modo da ottenere una corretta valutazione. Da ciò si deducono poi il volume a disposizione per gli investimenti e la strategia d'investimento.

Non si potrebbe allora anche farlo per conto proprio? Mancano le necessarie conoscenze finanziarie per prendere autonomamente adeguate decisioni d'investimento?
Investire il denaro in modo ottimale richiede molto lavoro e può essere complesso. Basti pensare, ad esempio, all'analisi permanente della congiuntura mondiale, dell'andamento dei profitti aziendali, dei tassi d'interesse, dei rischi politici e di tanti altri fattori. Queste informazioni vanno poi confrontate con il portafoglio esistente per decidere se, alla luce di tali analisi, sono necessarie modifiche. No, non sempre mancano le necessarie conoscenze finanziarie, spesso non si ha semplicemente il tempo o non vi è l'interesse per farlo.

«A seconda dell'attività, i costi delle transazioni di un portafoglio gestito in modo autonomo possono rapidamente superare le tasse di una gestione patrimoniale.»

A chi consiglierebbe, quindi, un mandato di questo tipo?
Non esistono clienti tipici – anche per questo nella gestione patrimoniale offriamo diverse possibilità di attuazione. Un argomento importante per una soluzione di questo tipo è spesso che mancano le conoscenze relative all'economia e ai mercati globali oppure, appunto, soprattutto il tempo. Spesso, buona parte del denaro viene inoltre investita nella gestione patrimoniale, come nucleo centrale, e, quale piccolo satellite, viene poi detenuto anche un portafoglio, gestito autonomamente.

Per la stipula di un mandato di gestione patrimoniale è di regola richiesto un determinato patrimonio minimo. Inoltre, questa soluzione non è necessariamente ritenuta economica. L'offerta si rivolge solo a persone facoltose?
La gestione patrimoniale digitale Raiffeisen Rio parte già da CHF 5'000, la gestione patrimoniale classica da CHF 50'000. In particolare la gestione patrimoniale digitale mostra che le difficoltà d'accesso relative al volume sono notevolmente diminuite. Naturalmente, la gestione del portafoglio comporta anche dei costi. Si tratta però di una tassa forfettaria in cui sono ad esempio incluse la consulenza e la gestione, i costi di transazione o anche un reporting fiscale. A seconda dell'attività, i costi delle transazioni di un portafoglio gestito in modo autonomo possono rapidamente superare le tasse di un mandato di gestione patrimoniale. L'aumento dei patrimoni gestiti mostra inoltre che l'erronea convinzione che esistano solo soluzioni d'investimento per persone molto ricche va lentamente scomparendo.

Da alcuni anni, sempre più gestori patrimoniali online e Robo Advisor fanno concorrenza agli offerenti tradizionali. In che modo si distinguono le offerte?
Innanzitutto occorre effettivamente distinguere tra una gestione patrimoniale digitale e un Robo Advisor: nella gestione patrimoniale digitale le decisioni vengono delegate alla banca, con il Robo Advisor esse sono prese dagli investitori stessi. Taluni offerenti cercano di distinguersi tramite un prezzo inferiore. Nelle soluzioni digitali, tuttavia, le differenze di prezzo sono ridotte. Altri aspetti rivestono un ruolo più importante: talune offerte sono ad esempio impostate in modo ludico, con molte opzioni e funzioni community. Altre, invece, sono molto semplici e realizzate con componenti modulari.

In che misura puntate a vostra volta su nuove tecnologie nella gestione patrimoniale?
In effetti analizziamo sistematicamente una grande quantità di dati di mercato, facendone confluire i risultati nella nostra decisione d'investimento. Questi dati mostrano come sono posizionati gli operatori di mercato e come si sviluppa la dinamica. In tal modo, il comportamento da gregge degli investitori può, ad esempio, spesso mettere in guardia da esagerazioni. Con un mandato di gestione patrimoniale gli investitori beneficiano di un'infrastruttura e di ampie analisi praticamente inaccessibili ai privati.

Con tale mandato si cede il potere decisionale alla Banca. All'occorrenza posso comunque intervenire?
La cosa più importante di una gestione patrimoniale è la scelta della strategia adatta, che deve corrispondere non solo alla capacità di rischio, ma soprattutto anche alla propensione al rischio degli investitori. Inoltre, devono poter influire anche le preferenze personali: voglio, ad esempio, mettere un particolare accento sulla Svizzera? O sulla sostenibilità? Una volta fissata la strategia, in genere gli investitori non vogliono più intervenire.

E se cambio opinione?
Se, ad esempio, le preferenze cambiano o si vogliono aumentare o ridurre i rischi, è possibile farlo in ogni momento. Così come è anche possibile estinguere il portafoglio su base giornaliera. Gli investitori di maggior successo sono peraltro quelli che elaborano la strategia d'investimento in modo chiaro, vi rimangono fedeli e non la rimettono in discussione a ogni turbolenza di mercato.

Come reagisce la Banca ad attuali cambiamenti del mercato?
Essi sono dapprima analizzati dal Comitato d'investimento e in seguito vengono decise modifiche tattiche. In tale sede si decide ad esempio se occorre modificare la quota azionaria e tramite quali paesi ciò deve avvenire. I gestori di portafoglio decidono poi quali sono i migliori strumenti d'investimento per farlo.

In qualità di cliente, come posso comprendere tutto ciò?
Il nostro processo d'investimento è molto trasparente e comprensibile, dalla ripartizione del patrimonio strategica, passando per quella tattica, alla decisione relativa alle singole transazioni fino ai motivi che hanno condotto a essa. Gli investitori, certo, delegano le decisioni, tuttavia vengono informati e, tramite le nostre pubblicazioni sulla strategia d'investimento, possono sempre seguire le nostre valutazioni attuali dei mercati.

Come valuta lo sviluppo del mercato nell'anno in corso?
Finora il 2023 è sicuramente un anno positivo: sui mercati obbligazionari, dopo l'aumento dei tassi, si possono nuovamente ottenere rendimenti interessanti e i mercati azionari, con qualche oscillazione, hanno un andamento al rialzo. Una ragione di questa tendenza positiva è certamente il fatto che le banche centrali si avvicinano al termine degli aumenti dei tassi e quindi è forte la propensione al rischio degli azionisti – dopo che i timori relativi ai tassi hanno penalizzato l'anno d'investimento 2022. Il calo dell'inflazione ha ora un effetto positivo sul clima del mercato.

Tuttavia, si teme anche una recessione?
A causa dei tassi elevati, la congiuntura dovrebbe continuare a rallentare. Nel corso dell'anno, pertanto, occorre senz'altro attendersi turbolenze temporanee. Una gestione patrimoniale professionale può comunque reagire proprio a situazioni di mercato di questo genere.

Nella gestione patrimoniale, quali idee d'investimento sono al momento particolarmente richieste?
Un'importante trend del 2023 è sicuramente costituito dall'intelligenza artificiale e dalle società tecnologiche che ne beneficiano. In questo settore, tuttavia, osserviamo anche molte speranze ed esagerazioni. Proprio a fronte di un peggioramento congiunturale ricerchiamo piuttosto valori sicuri, con sostanza, non principalmente sostenuti da elevate aspettative, ma da fatturati e utili solidi. Un forte accento è posto sulle obbligazioni che, dopo l'aumento dei tassi, offrono nuovamente del potenziale. Anche in questo caso puntiamo sulla qualità, benché le obbligazioni ad alto rendimento promettano un maggiore rendimento. Anche gli investimenti immobiliari tornano a essere richiesti: non da ultimo per via della fine degli aumenti dei tassi, molti investitori rilevano qui opportunità d'ingresso. Condividiamo questa analisi.

E qual è la situazione della sostenibilità? A novembre 2022 Raiffeisen è stata la prima banca retail nazionale a lanciare un mandato di gestione patrimoniale Impact. 
Tale mandato è rivolto a investitori che, oltre alla mera opportunità di rendimento, danno particolare importanza a un impatto ecologico e sociale positivo e misurabile. In questo mandato trovano impiego anche investimenti tematici, quali ad esempio un fondo dal tema «energia sostenibile» o «acqua». Nelle obbligazioni, ad esempio, puntiamo in modo particolare su green bond.  Nel mandato, inoltre, sono contenuti fondi di microfinanza. Valutiamo fino a che punto le aziende in cui investiamo sono in sintonia con gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite, i 17 Sustainable Development Goals, e lo riportiamo – oltre ad altri indicatori di sostenibilità – anche nel nostro reporting del portafoglio.

Quanto sono sostenibili gli altri mandati di gestione patrimoniale?
Un'attuazione sostenibile degli altri mandati è molto importante per noi: siamo infatti convinti che gli aspetti legati alla gestione aziendale sostenibile, al sociale e all'ecologia, completino l'analisi finanziaria classica e che in tal modo possiamo ottenere risultati d'investimento ancora migliori. Pertanto, l'anno scorso abbiamo sistematicamente integrato i nostri criteri di sostenibilità nei nostri mandati.

In ogni caso avete convinto la stampa specialistica: nel rating Private Banking 2023 della rivista economica «Bilanz», Raiffeisen è stata designata vincitrice assoluta. Ne siete orgogliosi?
Naturalmente si è orgogliosi dei riconoscimenti di organizzazioni indipendenti, soprattutto perché abbiamo ricevuto questo riconoscimento ripetutamente. Determinante a questo proposito è stata la convincente prestazione di Raiffeisen nella consulenza globale e nell'elaborazione di una soluzione d'investimento e di finanziamento complessa e impegnativa. La consulenza globale è, a nostro avviso, fondamentale, per comprendere esattamente quali sono le esigenze e gli obiettivi della clientela. Nell'ambito di queste direttive, il portafoglio deve essere gestito in un processo d'investimento rigoroso e trasparente.

Maggiori informazioni sulla gestione patrimoniale Raiffeisen sono disponibili su raiffeisen.ch/investire