Investire il denaro in modo ottimale richiede molto lavoro
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Secondo
l'Associazione dei Banchieri, nel 2021 gli istituti finanziari in Svizzera
hanno gestito complessivamente CHF 3.9 mila miliardi di patrimonio privato –
cifra in costante crescita. Perché così tante persone puntano su un'assistenza
finanziaria completa?
Sandro
Maccini: Il motivo è semplice: si vuole o costituire un patrimonio o preservare
quello esistente. Ciò richiede di regola una consulenza finanziaria
specialistica. È aumentata la consapevolezza del fatto che prendendo decisioni
sbagliate, magari anche sulla base di informazioni incomplete, si mette a
repentaglio molto denaro. È quindi ancora più importante la fiducia nei
consulenti e nell'istituto finanziario.
Di
quali aspetti si tiene inoltre conto in una gestione patrimoniale?
Per
ogni investitore analizziamo la situazione personale in merito a previdenza,
pensione, impegni quali interessi ipotecari, formazione, ecc., in modo da
ottenere una corretta valutazione. Da ciò si deducono poi il volume a
disposizione per gli investimenti e la strategia d'investimento.
Non
si potrebbe allora anche farlo per conto proprio? Mancano le necessarie
conoscenze finanziarie per prendere autonomamente adeguate decisioni
d'investimento?
Investire
il denaro in modo ottimale richiede molto lavoro e può essere complesso. Basti
pensare, ad esempio, all'analisi permanente della congiuntura mondiale,
dell'andamento dei profitti aziendali, dei tassi d'interesse, dei rischi
politici e di tanti altri fattori. Queste informazioni vanno poi confrontate
con il portafoglio esistente per decidere se, alla luce di tali analisi, sono
necessarie modifiche. No, non sempre mancano le necessarie conoscenze
finanziarie, spesso non si ha semplicemente il tempo o non vi è l'interesse per
farlo.
A
chi consiglierebbe, quindi, un mandato di questo tipo?
Non
esistono clienti tipici – anche per questo nella gestione patrimoniale offriamo
diverse possibilità di attuazione. Un argomento importante per una soluzione di
questo tipo è spesso che mancano le conoscenze relative all'economia e ai
mercati globali oppure, appunto, soprattutto il tempo. Spesso, buona parte del
denaro viene inoltre investita nella gestione patrimoniale, come nucleo
centrale, e, quale piccolo satellite, viene poi detenuto anche un portafoglio,
gestito autonomamente.
Per
la stipula di un mandato di gestione patrimoniale è di regola richiesto un
determinato patrimonio minimo. Inoltre, questa soluzione non è necessariamente
ritenuta economica. L'offerta si rivolge solo a persone facoltose?
La
gestione patrimoniale digitale Raiffeisen Rio parte già da CHF 5'000, la
gestione patrimoniale classica da CHF 50'000. In particolare la gestione patrimoniale
digitale mostra che le difficoltà d'accesso relative al volume sono
notevolmente diminuite. Naturalmente, la gestione del portafoglio comporta
anche dei costi. Si tratta però di una tassa forfettaria in cui sono ad esempio
incluse la consulenza e la gestione, i costi di transazione o anche un
reporting fiscale. A seconda dell'attività, i costi delle transazioni di un
portafoglio gestito in modo autonomo possono rapidamente superare le tasse di
un mandato di gestione patrimoniale. L'aumento dei patrimoni gestiti mostra
inoltre che l'erronea convinzione che esistano solo soluzioni d'investimento
per persone molto ricche va lentamente scomparendo.
Da
alcuni anni, sempre più gestori patrimoniali online e Robo Advisor fanno
concorrenza agli offerenti tradizionali. In che modo si distinguono le offerte?
Innanzitutto
occorre effettivamente distinguere tra una gestione patrimoniale digitale e un
Robo Advisor: nella gestione patrimoniale digitale le decisioni vengono
delegate alla banca, con il Robo Advisor esse sono prese dagli investitori
stessi. Taluni offerenti cercano di distinguersi tramite un prezzo inferiore.
Nelle soluzioni digitali, tuttavia, le differenze di prezzo sono ridotte. Altri
aspetti rivestono un ruolo più importante: talune offerte sono ad esempio
impostate in modo ludico, con molte opzioni e funzioni community. Altre,
invece, sono molto semplici e realizzate con componenti modulari.
In
che misura puntate a vostra volta su nuove tecnologie nella gestione
patrimoniale?
In
effetti analizziamo sistematicamente una grande quantità di dati di mercato,
facendone confluire i risultati nella nostra decisione d'investimento. Questi
dati mostrano come sono posizionati gli operatori di mercato e come si sviluppa
la dinamica. In tal modo, il comportamento da gregge degli investitori può, ad
esempio, spesso mettere in guardia da esagerazioni. Con un mandato di gestione
patrimoniale gli investitori beneficiano di un'infrastruttura e di ampie
analisi praticamente inaccessibili ai privati.
Con
tale mandato si cede il potere decisionale alla Banca. All'occorrenza posso
comunque intervenire?
La
cosa più importante di una gestione patrimoniale è la scelta della strategia
adatta, che deve corrispondere non solo alla capacità di rischio, ma soprattutto
anche alla propensione al rischio degli investitori. Inoltre, devono poter
influire anche le preferenze personali: voglio, ad esempio, mettere un
particolare accento sulla Svizzera? O sulla sostenibilità? Una volta fissata la
strategia, in genere gli investitori non vogliono più intervenire.
E
se cambio opinione?
Se,
ad esempio, le preferenze cambiano o si vogliono aumentare o ridurre i rischi,
è possibile farlo in ogni momento. Così come è anche possibile estinguere il
portafoglio su base giornaliera. Gli investitori di maggior successo sono
peraltro quelli che elaborano la strategia d'investimento in modo chiaro, vi
rimangono fedeli e non la rimettono in discussione a ogni turbolenza di
mercato.
Come
reagisce la Banca ad attuali cambiamenti del mercato?
Essi
sono dapprima analizzati dal Comitato d'investimento e in seguito vengono
decise modifiche tattiche. In tale sede si decide ad esempio se occorre
modificare la quota azionaria e tramite quali paesi ciò deve avvenire. I
gestori di portafoglio decidono poi quali sono i migliori strumenti
d'investimento per farlo.
In
qualità di cliente, come posso comprendere tutto ciò?
Il
nostro processo d'investimento è molto trasparente e comprensibile, dalla
ripartizione del patrimonio strategica, passando per quella tattica, alla
decisione relativa alle singole transazioni fino ai motivi che hanno condotto a
essa. Gli investitori, certo, delegano le decisioni, tuttavia vengono informati
e, tramite le nostre pubblicazioni sulla strategia d'investimento, possono
sempre seguire le nostre valutazioni attuali dei mercati.
Come
valuta lo sviluppo del mercato nell'anno in corso?
Finora
il 2023 è sicuramente un anno positivo: sui mercati obbligazionari, dopo
l'aumento dei tassi, si possono nuovamente ottenere rendimenti interessanti e i
mercati azionari, con qualche oscillazione, hanno un andamento al rialzo. Una
ragione di questa tendenza positiva è certamente il fatto che le banche
centrali si avvicinano al termine degli aumenti dei tassi e quindi è forte la
propensione al rischio degli azionisti – dopo che i timori relativi ai tassi hanno
penalizzato l'anno d'investimento 2022. Il calo dell'inflazione ha ora un
effetto positivo sul clima del mercato.
Tuttavia,
si teme anche una recessione?
A
causa dei tassi elevati, la congiuntura dovrebbe continuare a rallentare. Nel
corso dell'anno, pertanto, occorre senz'altro attendersi turbolenze temporanee.
Una gestione patrimoniale professionale può comunque reagire proprio a
situazioni di mercato di questo genere.
Nella
gestione patrimoniale, quali idee d'investimento sono al momento particolarmente
richieste?
Un'importante
trend del 2023 è sicuramente costituito dall'intelligenza artificiale e dalle
società tecnologiche che ne beneficiano. In questo settore, tuttavia,
osserviamo anche molte speranze ed esagerazioni. Proprio a fronte di un peggioramento
congiunturale ricerchiamo piuttosto valori sicuri, con sostanza, non
principalmente sostenuti da elevate aspettative, ma da fatturati e utili
solidi. Un forte accento è posto sulle obbligazioni che, dopo l'aumento dei
tassi, offrono nuovamente del potenziale. Anche in questo caso puntiamo sulla
qualità, benché le obbligazioni ad alto rendimento promettano un maggiore
rendimento. Anche gli investimenti immobiliari tornano a essere richiesti: non
da ultimo per via della fine degli aumenti dei tassi, molti investitori
rilevano qui opportunità d'ingresso. Condividiamo questa analisi.
E
qual è la situazione della sostenibilità? A novembre 2022 Raiffeisen è stata la
prima banca retail nazionale a lanciare un mandato di gestione patrimoniale
Impact.
Tale
mandato è rivolto a investitori che, oltre alla mera opportunità di rendimento,
danno particolare importanza a un impatto ecologico e sociale positivo e
misurabile. In questo mandato trovano impiego anche investimenti tematici,
quali ad esempio un fondo dal tema «energia sostenibile» o «acqua». Nelle
obbligazioni, ad esempio, puntiamo in modo particolare su green bond. Nel mandato, inoltre, sono contenuti fondi di
microfinanza. Valutiamo fino a che punto le aziende in cui investiamo sono in
sintonia con gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite, i 17
Sustainable Development Goals, e lo riportiamo – oltre ad altri indicatori di
sostenibilità – anche nel nostro reporting del portafoglio.
Quanto
sono sostenibili gli altri mandati di gestione patrimoniale?
Un'attuazione
sostenibile degli altri mandati è molto importante per noi: siamo infatti
convinti che gli aspetti legati alla gestione aziendale sostenibile, al sociale
e all'ecologia, completino l'analisi finanziaria classica e che in tal modo possiamo
ottenere risultati d'investimento ancora migliori. Pertanto, l'anno scorso
abbiamo sistematicamente integrato i nostri criteri di sostenibilità nei nostri
mandati.
In
ogni caso avete convinto la stampa specialistica: nel rating Private Banking
2023 della rivista economica «Bilanz», Raiffeisen è stata designata vincitrice
assoluta. Ne siete orgogliosi?
Naturalmente si è orgogliosi dei
riconoscimenti di organizzazioni indipendenti, soprattutto perché abbiamo
ricevuto questo riconoscimento ripetutamente. Determinante a questo proposito è
stata la convincente prestazione di Raiffeisen nella consulenza globale e
nell'elaborazione di una soluzione d'investimento e di finanziamento complessa
e impegnativa. La consulenza globale è, a nostro avviso, fondamentale, per
comprendere esattamente quali sono le esigenze e gli obiettivi della clientela.
Nell'ambito di queste direttive, il portafoglio deve essere gestito in un
processo d'investimento rigoroso e trasparente.
Maggiori informazioni sulla gestione patrimoniale Raiffeisen sono disponibili su raiffeisen.ch/investire