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La migliore marcatrice della PostFinance Women’s League

Una francese segna punti nell’SCB
I due PostFinance Top Scorer all’SC Bern: Dominik Kahun (s.) ed Estelle Duvin. (Keystone)
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27.11.2023 00:15

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Raramente i PostFinance Top Scorer provengono dalla Germania o dalla Francia. Nell’SCB sono rappresentate entrambe le nazioni con Dominik Kahun per gli uomini ed Estelle Duvin per le donne.

Estelle Duvin (26) dribbla con il puck intorno alla sua porta nel bel mezzo della partita. In realtà questo è considerato un peccato sportivo che farebbe imbufalire qualsiasi allenatore o allenatrice. Ma la francese ride dietro la griglia del suo casco.

Questa scena non fa parte di un campionato convenzionale bensì di una «partita informale» durante il Top Scorer Kids Day nella PostFinance Arena a Berna. Nel team di Duvin si trovano sette juniores tra femmine e maschi che si sono registrati all’evento e sono stati estratti a sorte. Dall’altra parte del campo ci sono altrettanti giovani giocatori e giocatrici e Dominik Kahun (28).

Duvin e Kahun hanno una cosa in comune: sono entrambi PostFinance Top Scorer dell’SC Bern – Duvin per le donne, Kahun per gli uomini. Nel campionato nazionale maschile, le famose maglie vengono assegnate ai capocannonieri delle squadre oramai da 22 stagioni, mentre per le donne questa stagione è la prima volta. In genere i PostFinance Top Scorer dei nostri campionati provengono da Canada, Svezia, magari anche dalla Finlandia, e dalla Svizzera. La seconda cosa che Duvin e Kahun hanno in comune è che sotto questo punto di vista sono una vera eccezione perché lei è francese e lui tedesco.

Un dato di fatto è che il più delle volte il «Team Duvin» vince contro il «Team Kahun». Entrambi si prendono un po’ di tempo prima della partita per stare con i bambini e spiegargli una cosa o l’altra. La direzione tattica? Kahun ride dopo l’evento e commenta: «Allora può essere che l’ho spiegata male…».

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«Ci siamo divertiti molto» La delusione è ovviamente solo una recita perché in questo evento la gioia delle giovani leve è in primo piano. Le star dell’hockey su ghiaccio posano pazientemente per i selfie e distribuiscono autografi su cartoline e magliette. Duvin riassume: «È stato divertente giocare un po’ con i bambini».

Dopo tutto, i giovani sono anche i grandi beneficiari della tradizionale campagna PostFinance Top Scorer; per ogni punto segnato dai 14 giocatori, infatti, vengono investiti 300 franchi in vari progetti a favore dei campioni di domani, ad esempio per il materiale della scuola di hockey o in campi di allenamento. Per quanto riguarda le donne, l’importo totale di 150'000 franchi viene distribuito tra le otto squadre. Se Kahun ha una buona serata e segna ad esempio tre punti, in men che non si dica si raccolgono 900 franchi. «Esattamente per questo è fantastico indossare la maglia», riferisce Kahun. Tuttavia, vede anche un aspetto negativo: «Gli avversari riconoscono subito che tu sei il marcatore migliore e quindi giocano contro di te».

Al momento dell’allenamento Estelle Duvin non è solo la migliore marcatrice dell’SCB, ma di tutto il campionato. «La cosa particolare della maglia del PostFinance Top Scorer: tutti la vedono tranne me perché la indosso». All’inizio, era una cosa strana non giocare con il proprio numero di maglia. «Ma ci si abitua velocemente».

Anche lei ci si è dovuta abituare e anche molte delle sue compagne nella preparazione stagionale. La scorsa stagione la giocatrice francese ha giocato anche per il Bomo Thun dove ha raggiunto la finale di playoff. Ora il team è stato integrato nel club di lunga tradizione SC Bern. Una volta la pista di ghiaccio artificiale di Grabengut era lo stadio dove venivano disputate le partite in casa e centro di allenamento, oggi è la PostFinance Arena. «La differenza principale è l’infrastruttura a nostra disposizione: sala pesi e un bello spogliatoio ampio. E la sensazione di poter giocare e allenarsi in uno degli stadi più grandi d’Europa». Spesso lo stesso calendario delle partite In uno stadio dove il suo omologo maschile Dominik Kahun, PostFinance Top Scorer, ha già assistito alle partite della squadra femminile, anche se aggiunge scusandosi: «È difficile andare alle partite. Spesso le donne giocano lo stesso giorno in cui giochiamo noi. Quindi, ovviamente, non è possibile andare alla partita. Ma prima di recarci a Bienne per la partita fuori casa a inizio novembre, la squadra femminile ha giocato in casa nel pomeriggio contro l’Ambri. Allora ho potuto assistere un po’ alla partita».

Avere come spettatore un ex giocatore del NHL come Dominik Kahun, è uno degli aneddoti più recenti nella carriera di Estelle Duvin. La nazionale femminile francese si trova più o meno allo stesso livello di quella maschile ovvero intorno al 10° posto della classifica mondiale. Tuttavia, solo dieci nazioni possono partecipare ai Mondiali nella divisione superiore, motivo per cui la Francia alterna massima serie a serie inferiore, dove è stata nuovamente relegata lo scorso inverno – anche se la Duvin ha segnato due dei cinque gol della Francia.

Estelle ha studiato negli Stati Uniti e in Canada dove ha giocato a hockey al college, ha giocato poi due stagioni in Finlandia per il Turku prima di arrivare nel Canton Berna, dove gioca da due anni. Non è nemmeno originaria della regione alpina francese, ma di quella di Dunkerque sul Mare del Nord, a pochi chilometri dal confine belga. Da quelle parti si diventa più facilmente ciclisti che giocatori di hockey. Da lì, il suo percorso l’ha portata al programma di sviluppo delle giovani leve Pôle France Féminin.

Ricorda: «Un tempo ero semplicemente una junior che guardava con ammirazione le stelle dell’hockey. È meraviglioso che il mio percorso mi abbia portato qui a Berna». E nella maglia di una PostFinance Top Scorer.