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Chocolat Stella: la qualità e la tradizione del cioccolato

Intervista a Alessandra Alberti, direttrice di Chocolat Stella, sulle sfide dell’imprenditorialità e della sostenibilità.
Red. Online
17.06.2021 14:50

Fare l’imprenditore è spesso una scelta di vita. In molti sostengono che imprenditori si nasce - e non si diventa - in quanto significa mettersi in gioco anche, e soprattutto, personalmente. Sono quasi infinite in letteratura le definizioni di imprenditorialità (o imprenditore), ma quasi in tutte ritroviamo due parole chiave: rischio e sfida.

In questa rubrica, denominata “Ticino, terra d’imprenditori”, cerchiamo di raccontarvi questo; sfide che gli imprenditori del nostro Cantone hanno e dovranno affrontare (le interviste le potete trovare qui). Negli anni recenti la sostenibilità (in tutte le sue forme) è diventata parte integrante delle nostre storie e delle nostre notizie, ed è su questo che vogliamo concentrare le storie degli imprenditori intervistati. Storie di imprenditorialità e sostenibilità, esperienze e percorsi di persone che hanno deciso di rischiare e hanno vinto le proprie sfide o che, semplicemente, ne hanno trovate di nuove.

Il quarto imprenditore di questa edizione è Alessandra Alberti, direttrice di Chocolat Stella azienda storica di Giubiasco che si occupa di specialità di cioccolato con un focus locale e internazionale. Il format prevede 8 domande puntuali sull’imprenditorialità in Ticino e sulle nuove sfide legate alla sostenibilità.

Come è nata Chocolat Stella?

Chocolat Stella ha una lunga tradizione in Ticino. È stata fondata a Lugano nel 1928 dalla famiglia Vanotti, che ha proseguito con l’attività fino al 1980. In seguito, è stata ceduta alla famiglia Müller di Kreuzlingen, già proprietaria di Chocolat Bernrain e ancora oggi azionista di queste realtà. L’azienda si è trasferita a Giubiasco nel 1988, dove ancora oggi si trovano gli uffici amministrativi e la produzione delle specialità a base di cioccolato.

Quali sono state le principali sfide che avete dovuto affrontare negli ultimi anni?

Le sfide sono sempre tante. Lo spostamento degli spazi della ditta ha significato fin dall’inizio una grande sfida, che ha richiesto molto tempo e che ha portato al trasferimento aziendale presso l’attuale sede di Giubiasco. A metà degli anni novanta, grazie agli accordi bilaterali, abbiamo iniziato a investire nei mercati esteri, cosa fino ad allora poco considerata. Riuscire ad esportare le nostre specialità è stata ed è tutt’ora una grande sfida, che richiede l’impiego di un gran numero di risorse. Altri temi come il cambio di valuta Franco-Euro, le difficoltà legate ai dazi doganali e la legislazione sono tutti argomenti da affrontare quotidianamente e che ci mettono sempre nella situazione di dover affrontare sfide continue.

Nel vostro settore ci sono multinazionali molto forti. Come riuscite a competere?

Tra i diciotto produttori svizzeri di cioccolato, ci sono le grandi aziende e ci sono le piccole-medio imprese come la nostra. Chocolat Stella si è specializzata sempre più su prodotti di nicchia, per poter riuscire a soddisfare quella fetta di mercato che le grosse industrie non occupano, in quanto poco redditizie. Negli ultimi anni abbiamo incrementato la vendita del cioccolato vegano e di quello biologico, ponendo attenzione anche al Fairtrade. Sono tutti segmenti di mercato che assumono importanza nel tempo, cogliendo così l’interesse delle grandi realtà. Per noi la sfida sta nel trovare continuamente nuovi destinatari ai quali proporre le nostre specialità.

D’altro canto, grazie al così detto “private label”, cioè il marchio del cliente, ci capita spesso di collaborare con le grandi aziende. Quando esse vogliono lanciare un prodotto di nicchia in piccole quantità, si appoggiano a noi per la realizzazione di una specialità che verrà venduta con il loro marchio.

Crede che l’e-commerce avrà un impatto importante sulle vendite anche nel vostro settore e per la vostra realtà?

Sicuramente il fenomeno delle vendite online assumerà una grande importanza, anche se per noi, ad oggi, si tratta di una forma di commercio molto contenuta. Dovremo però organizzarci anche da questo punto di vista. Notiamo che nel settore alimentare il cliente desidera ancora vedere e scegliere il prodotto di persona. L’e-commerce sarà quindi sicuramente presente nel futuro, ma non rappresenterà la maggior forma di vendita per il nostro settore.

Chocolat Stella conferisce un alto valore al concetto di sostenibilità, sia nell’acquisto di materie prime che nelle fasi produttive. Ci racconti di più....

Per poter garantire un prodotto di qualità bisogna partire da una scelta accurata delle materie prime. Per fare un esempio concreto, nella produzione di cioccolato il cacao è un ingrediente prezioso e importante. Chocolat Stella produce le proprie specialità con 20 origini di cacao provenienti da tutto il mondo e cerca di acquistarlo direttamente dalle piccole cooperative in maniera sostenibile, con lo scopo di aiutare in loco i piccoli produttori. La maggior parte delle materie prime utilizzate nella nostra produzione è biologica e certificata Fairtrade, aspetto importante per la sostenibilità. Da un punto di vista sociale, inseriamo donne e uomini a tempo parziale nella nostra realtà aziendale. Ci impegniamo anche, nel limite del possibile, a reintegrare persone con handicap, dando loro accesso alle nostre strutture sia da un punto di vista lavorativo che logistico.

La sostenibilità ecologica è un tema fondamentale. Quali saranno secondo lei le principali sfide nei prossimi anni a livello economico?

La sostenibilità ecologica deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. Ognuno di noi deve impegnarsi come singolo individuo, come famiglia e come realtà produttiva. La scelta di produrre in maniera sostenibile da un punto di vista ambientale è stata per noi molto importante. Nel 2013, quando abbiamo ampliato l’azienda, Chocolat Stella ha cercato di porre attenzione a questo aspetto, lavorando con l’acqua del sottosuolo per eliminare l’utilizzo di gasolio. La casa madre lavora con pannelli solari che permettono l’utilizzo di energie rinnovabili.

Come vede il ruolo delle banche a supporto degli imprenditori?

Il tessuto economico svizzero è fatto di molte preziose piccole-medie aziende. Il contributo delle banche è sempre stato ed è tutt’ora fondamentale. I servizi offerti sono importanti e sempre più variegati e apprezzati. Se le industrie, le aziende e le banche vogliono crescere assieme, la collaborazione è estremamente importante.

Il Ticino è un Cantone strategicamente importante per lo sviluppo aziendale?

La Svizzera in generale, così come il Ticino, beneficia di condizioni quadro interessanti per lo sviluppo aziendale. Rispetto ad altri paesi a livello mondiale o europeo, godiamo di una situazione favorevole, anche se le condizioni quadro non sono mai completamente buone. Per il futuro, la lotta e la sfida risiedono nel riuscire a garantire, alle piccole e medie realtà, la possibilità di proporre i propri servizi e prodotti anche oltre i confini nazionali. Negli ultimi vent’anni, Chocolat Stella ha avuto l’opportunità di crescere, di raddoppiare il personale e di triplicare la produzione grazie all’accesso ai mercati esteri. Le condizioni quadro per poter accedere a questi mercati sono fondamentali. Per fare un esempio concreto, gli Svizzeri nel nostro settore, insieme ai cugini tedeschi, sono i maggiori consumatori di cioccolato al mondo. Non è realistico voler raddoppiare la produzione raddoppiando il consumo di cioccolato in Svizzera, ma avere accesso ad altri mercati ci permetterà di crescere anche in futuro.

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