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Successione aziendale, una questione di pianificazione

Perché è importante pianificare per tempo la successione. Anche per voi.
Red. Online
26.03.2021 00:01

Tutti sanno che la successione aziendale dovrebbe essere pianificata per tempo, idealmente 5 - 10 anni prima del previsto passaggio di consegne. Ma per quale motivo occorre un orizzonte temporale così lungo? «In fase di preparazione della successione aziendale si deve tenere conto di diversi importanti aspetti privati e aziendali, che richiedono tempo», spiega la Dr. Alexandra Bertschi, responsabile della pianificazione successoria per le PMI presso Credit Suisse.

L’imprenditore finisce spesso per essere trascurato

Questo riguarda soprattutto le esigenze personali dell’imprenditore, che spesso nella successio-ne aziendale passano in secondo piano proprio perché è l’impresa a essere al centro dell’attenzione. Tuttavia è importante esaminare in dettaglio anche la situazione personale e familiare dell’imprenditore. A tale proposito, spesso si realizzano innanzitutto convenzioni matrimoniali, contratti successori e, da non tra-scurare, mandati precauzionali. Quale imprenditore vorrebbe che, in caso di incidente, fossero le autorità a decidere se sia possibile investire nell’azienda o meno?

La pianificazione finanziaria consente di avere un quadro della situazione personale

È consigliabile richiedere per tempo - al più tardi verso i 55 anni - una pianificazione finanziaria personale, che fornisce un qua-dro dettagliato della situazione patrimoniale personale, compresi l’avere di previdenza e la partecipazione nell’azienda. La pianificazione finanziaria riporta anche la situazione degli anni suc-cessivi sul piano finanziario, ma una pianificazione strategica può anche contemplare una rielaborazione del piano LPP, la generazione di ulteriori lacune di riscatto e i versamenti scaglionati nella cassa pensione. In generale, «il margine d’azione nella strutturazione degli ultimi anni di contri-buzione è tanto maggiore quan-to più tempo si ha a disposizione prima di raggiungere l’età di pensionamento». Infine, vengono definiti anche i prelievi futuri e le quote di rendita in una sorta di ta-bella di marcia previdenziale personale. In tal senso proprio per gli imprenditori è di centrale importanza comprendere se e quali lacune finanziarie derivanti dalla successione aziendale debbano essere colmate per mantenere il consueto tenore di vita.

Quali sono gli obiettivi dell’imprenditore?

Per la realizzazione di una pianificazione finanziaria, gli obiettivi personali dell’imprenditore uscente giocano un ruolo centrale. Come si immagina l’imprenditore la terza fase della sua vita? Desidera lavorare ancora qualche anno in azienda oppure preferisce uscirne subito e viaggiare? L’eventuale prezzo di vendita deve essere massimizzato oppure deve essere tale da consentire al successore di avviare l’attività in condizioni ottimali? Secondo Alexandra Bertschi, discutere in modo approfondito di queste tematiche aiuta spesso l’imprenditore a prepararsi sul piano emotivo a lasciare l’azienda, in quanto lo costringe a pensare al suo futuro lontano dall’attività imprenditoriale.

Spesso nelle PMI mancano strutture formali o un middle management

Ma anche l’azienda deve essere preparata per la successione

Oltre a ciò, deve essere preparata per la successione l’azienda stessa. A tale proposito, aspetti centrali sono il contesto di mercato e la posizione di mercato dell’azienda, l’assetto proprietario e organizzativo, compresi management e collaboratori chiave, nonché processi e meccanismi. Spesso nelle PMI mancano strutture formali o un middle management, poiché molte responsabilità ricadono direttamente sull’imprenditore - patron. Inoltre, in molti casi i collaboratori chiave hanno pressappoco la stessa età dell’imprenditore uscente. Questo grado di dipendenza nell’organico deve essere ridotto quando si prepara una successione, ad esempio creando strutture di management formali, promuovendo in modo mirato le generazioni successive e definendo i processi per iscritto. Devono essere preparati al cambiamento e ai successori anche partner esterni come fornitori e clienti. Inoltre, in campo finanziario spesso sono richieste rettifiche di bilancio, ad esempio in relazione a immobili non necessari per l’impresa o un eccesso di liquidità derivante dalla tesaurizzazione pluriennale degli utili, che devono essere scorporati dall’effettiva successione o trasferiti

Un processo corretto aiuta l’imprenditore a prepararsi emotivamente

L’esperienza dimostra che gli adeguamenti aziendali menzionati richiedono tempo e, in ambito finanziario, spesso anche chiarimenti di ordine fiscale. Tuttavia, secondo Alexandra Bertschi, è fondamentale affrontare questi aspetti prima di discutere e decidere in merito alle opzioni d’intervento concrete per la successione. «È molto importante che l’imprenditore sia emotivamente preparato ad affrontare la successione, dal punto di vista personale e professionale».