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Commodity Trading: al centro dell'innovazione

Il ruolo della Svizzera nel flusso di beni essenziali per la transizione energetica e tecnologica
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15.10.2024 07:00

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

Un settore complesso, su cui convergono influenze diverse, talvolta imprevedibili ma dal forte impatto: influenze economiche, finanziarie, geopolitiche, scientifiche e tecnologiche, normative, climatiche…

In Svizzera, al centro dell’attività del settore vi è SuisseNégoce, l’associazione di categoria che, direttamente e attraverso due organizzazioni regionali, rappresenta gli interessi di tutti gli attori collegati al commodity trading, svolgendo un’ampia attività di comunicazione e formazione.

Il nostro Paese detiene una posizione di rilievo in tale ambito, unitamente ad altre aree quali Dubai e Singapore. Ginevra, Zugo e Lugano sono tradizionalmente centri in cui tale attività trova ampi spazi con la presenza di entità consolidate.

Bastano alcune cifre ad evidenziarne l’importanza: 600 società con oltre 10.000 addetti altamente qualificati, dagli sviluppi di carriera importanti entro realtà spiccatamente internazionali; un contributo significativo al PIL ed al gettito fiscale che, in centri quali Ginevra e Lugano, sfiora il 20%. Non da ultimo, investimenti rilevanti e continui, in ricerca e sviluppo, che ammontano annualmente a svariati miliardi di franchi.

Le società di trading operano entro una rete che coinvolge banche ed altre istituzioni finanziarie, società di shipping ed agenti marittimi, operatori logistici, assicuratori ed altre entità. Si tratta di un’attività rivolta a regolarizzare i flussi di offerta, stabilizzandone per quanto possibile il prezzo, tenuto conto dell’evoluzione della domanda e dell’offerta e gestendo i relativi rischi.

Questo settore è fondamentale perché riguarda tanto materiali tradizionali quanto quelli oggi essenziali nei processi di transizione tecnologica ed energetica, che richiede ad esempio metalli rari e speciali, l’insostituibile rame, necessari per l’industria delle batterie dei veicoli elettrici, dei panelli solari e di altre tecnologie avanzate.

Secondo le indicazioni dell’International Energy Agency (IEA) la domanda per i tre metalli critici essenziali, rame, nickel e litio, dovrebbe aumentare da 1,5 a 8 volte da qui al 2040, nel quadro dell’obiettivo « emissioni zero » che molti Paesi hanno fissato per il 2050.

Rileva Florence Schurch, Segretaria Generale di SuisseNégoce, come « la Svizzera ed in particolare il Ticino abbiano un ruolo determinante in tale contesto, con le loro numerose società attive nella negoziazione di metalli e minerali essenziali per la transizione energetica, di cui molte si trovano a Lugano ». 

Per fare l'esempio del rame, questo è un metallo molto versatile, essenziale per i cavi elettrici utilizzati nei veicoli elettrici, negli elettrodomestici, nell'edilizia e nell'industria. La necessità di infrastrutture per la distribuzione dell'energia sta facendo del rame il metallo strategico della nostra transizione energetica.

Le funzioni principali dei commercianti sono quelle di assorbire le differenze di prezzo di mercato tra paesi o continenti, di portare e distribuire la giusta qualità e di consegnare in tempi precisi, riducendo al minimo i flussi di cassa necessari alle fonderie e i costi associati. Inoltre, i commercianti devono assicurarsi costantemente l'approvvigionamento, gestire i rischi, ottimizzare i ricavi e ridurre i costi delle operazioni. I commercianti organizzano finanziamenti per consentire alle società minerarie di medie dimensioni di acquistare attrezzature aggiuntive per migliorare la produzione, che a loro volta saranno consegnate.

La filiera dei minerali critici è complessa e affronta numerose sfide, dall'estrazione e lavorazione alla fabbricazione e alle applicazioni finali, come indica Matteo Somaini, Presidente della LCTA-Lugano Commodity Trading Association. “Mentre la domanda di questi minerali continua a crescere, stimolata dalla transizione verso l'energia pulita e dalla proliferazione di prodotti ad alta tecnologia, garantire un approvvigionamento stabile e sostenibile diventa sempre più importante. Le parti interessate, compresi i governi, le industrie e le comunità, devono collaborare per affrontare queste sfide, diversificare le fonti di approvvigionamento e sviluppare nuove tecnologie che riducano la dipendenza dai minerali critici o migliorino l'efficienza del loro utilizzo. Ciò sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici globali e sostenere la crescita continua dei settori dell'energia pulita e della tecnologia.”

Somaini aggiunge: “Le considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) stanno diventando sempre più importanti nel settore dei minerali critici. Gli investitori stanno prestando maggiore attenzione alle prestazioni ESG delle società minerarie, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di carbonio, alla garanzia di condizioni di lavoro sicure e alla protezione della biodiversità.”

Ulteriori informazioni: www.commoditieshub.ch