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Commodity Trading: strategie per i bisogni quotidiani

Assicurare i flussi e stabilizzare i prezzi in un mondo in continua evoluzione
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29.11.2024 14:52

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

Il commodity trading rappresenta il motore invisibile che garantisce alle famiglie e alle imprese l'accesso ai beni essenziali: dagli alimentari all'energia, dai metalli alle materie prime più sofisticate. È un settore che va ben oltre la semplice compravendita, combinando una complessa rete logistica con sofisticate strategie finanziarie per garantire stabilità nei mercati globali e dei prezzi delle materie prime. La Svizzera emerge come protagonista indiscussa in questo scenario, avendo assunto una posizione di leadership consolidata ed in costante competizione con hub emergenti come Singapore e Dubai. I numeri parlano chiaro: le società basate in Svizzera gestiscono circa il 40% dell'energia globale, il 60% delle granaglie e dei metalli, il 65% del cotone, il 55% del caffè e il 35% del cacao, generando un contributo significativo al PIL nazionale. In un mercato caratterizzato da forte volatilità, il ruolo degli operatori del commodity trading è fondamentale al fine di stabilizzare i prezzi e garantire un approvvigionamento costante. Eventi meteorologici come El Niño, l'anticipo o il ritardo dei monsoni in Asia Meridionale, la siccità in certe aree e l'eccesso di pioggia in altre possono causare forti oscillazioni dei prezzi delle commodities. In questo contesto, il commodity trading svolge un'importante funzione di stabilizzazione attraverso strumenti sia logistici che finanziari, proteggendo consumatori e produttori dalla volatilità estrema. "La meteorologia e i cambiamenti climatici giocano un ruolo cruciale, al pari delle decisioni e dei cambiamenti politici che influenzano notevolmente i flussi e le transazioni tra i diversi paesi del mondo globalizzato", spiega Yves Pache di Amaggi, azienda leader nel trading di materie prime agricole. "Nell'attuale mercato interconnesso, caratterizzato da frequenti variazioni nei flussi globali, il successo dipende dall'abilità di essere agili e realizzare catene di fornitura resilienti, sicure, efficienti e sostenibili", sottolinea Marcio Valentim Moura, Global Logistics Director del gruppo logistico agroalimentare Bunge. Le sfide sono molteplici e in continua evoluzione. Le crisi geopolitiche, come il conflitto russo-ucraino e la situazione nel Mar Rosso, hanno stravolto le rotte commerciali tradizionali e le catene di approvvigionamento, con conseguenti ripercussioni sui prezzi globali delle materie prime. "Le attività di commodity trading sono strategicamente distribuite su diversi prodotti e paesi d'origine, con vendite ramificate lungo più continenti. Il tutto al fine di una fisiologica diversificazione dei rischi annessi", spiega Pache. Questa diversificazione contribuisce naturalmente alla stabilità dei mercati e dei prezzi a livello globale. Un esempio concreto di questa necessità di adattamento è emerso con la guerra in Ucraina: "L'interruzione delle esportazioni dal Mar Nero ha costretto gli importatori a trovare rapidamente fonti di approvvigionamento alternative, principalmente in Sud America, per evitare interruzioni nelle forniture", riferisce  Pache. "Similmente, gli attacchi degli Houthi alle navi mercantili hanno costretto molte imbarcazioni a circumnavigare l'Africa, aumentando significativamente tempi e costi di trasporto." In questo contesto di rapida evoluzione, la tecnologia emerge come elemento chiave per il futuro del settore. Come evidenzia Moura: "La tecnologia permette di sviluppare ambiti come lo smart farming, ottimizzando la logistica con piattaforme gestite dall'intelligenza artificiale e dal machine learning. Questi progressi aiutano a ridurre le emissioni di anidride carbonica del traffico marittimo, monitorandone la performance. Le decisioni prese sulla base dei dati aiuteranno gli operatori a realizzare catene di valore trasparenti, adattarsi meglio ai fattori geopolitici e gestire i rischi in modo efficace." Guardando al futuro, le sfide principali riguardano la sostenibilità ambientale. "La lotta contro il cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni di CO2, sia nella produzione agricola che nei trasporti, rappresentano sfide cruciali", afferma Pache. "Per la Svizzera, in quanto hub mondiale del trading di materie prime, è fondamentale mantenere la sua posizione di leadership, nonché promuovere un impegno concreto verso la responsabilità sociale e ambientale." Il paese alpino continua a distinguersi grazie alla sua posizione geostrategica, all'eccellenza delle sue università e start-up nell'innovazione, nonché alla sua riconosciuta expertise nel settore del trade finance e assicurativo. In questo modo, la Svizzera mantiene il suo ruolo centrale nel commodity trading, contribuendo alla stabilità dei mercati globali e alla sicurezza degli approvvigionamenti, in un mondo sempre più complesso ed interconnesso.

Ulteriori informazioni: www.commoditieshub.ch