Il coniglio pasquale

A volte tenero e buffo, altre muscoloso e agile

Molte le rappresentazioni letterarie e cinematografiche che lo vedono protagonista
Simbolo per eccellenza della Pasqua, il coniglio è stato protagonista di libri e film
Martina Ravioli
01.04.2020 09:51

Le tradizioni pasquali hanno una storia curiosa e affondano le loro radici nella notte dei tempi, ma le rappresentazioni del coniglio, non si limitano ai riti secolari, bensì trovano espressioni molto più moderne e differenziate a partire dall’Ottocento in avanti.
La letteratura e il cinema ci portano alcuni esempi poetici o divertenti, dai richiami classici o con spunti assolutamente innovativi: di seguito ve ne proponiamo alcuni.

La storia di Peter Rabbit
Quando, nel 1902, Beatrix Potter pubblicò il primo racconto con protagonista Peter Coniglio non poteva immaginare che il personaggio, nato dalla sua fantasia negli ultimi decenni dell’Ottocento, sarebbe diventato il coniglio letterario per antonomasia. Fin dall’infanzia la scrittrice inglese nutriva grande interesse e amore per l’osservazione della natura e si divertiva a disegnare gli animali che studiava per ore durante le lunghe vacanze estive nel Lake District, nel nord-ovest dell’Inghilterra.
Qui, il padre di Beatrix affittava ogni estate una casa di campagna ed è nuovamente qui che la Potter compra la sua prima proprietà, la fattoria Hill Top nel villaggio di Near Sawery, quando la vendita dei suoi libri, in media due all’anno fino al 1910, le consente una certa indipendenza economica.

Francobollo giapponese che raffigura il personaggio di Peter Coniglio
Francobollo giapponese che raffigura il personaggio di Peter Coniglio

Peter non è un vero e proprio coniglio pasquale, poiché le sue avventure si sviluppano durante le diverse stagioni e non sono concentrate sulle festività, tuttavia, nei decenni successivi, le rappresentazioni e i disegni, intrisi di allegra poesia, sono diventati una comune decorazione nel periodo di Pasqua e sono stati riprodotti addirittura su diverse serie di francobolli.
La fortuna dell’animaletto, accompagnato nelle sue avventure dai fratelli Flopsy, Mopsy e Cotton-Tail, è tale che anche il mondo del cinema ne ha preso spunto per la realizzazione di tre pellicole.

Da Miss Potter all’animazione 3D
Nel 2006 è uscito nelle sale cinematografiche il film «Miss Potter» che vede Renée Zellweger nei panni della famosa scrittrice. La pellicola narra la vita privata di Beatrix e si concentra sulla nascita e pubblicazione del primo racconto dedicato a Peter.
D’animazione e con un taglio decisamente più ironico, adatto ad un pubblico giovane, ma divertente anche per gli adulti, sono i due film dedicati alle avventure del simpatico protagonista: «Peter Rabbit» del 2018 e relativo seguito «Peter Rabbit 2: un birbante in fuga» che uscirà prossimamente in lingua italiana.

La rivisitazione di una leggenda
Una rappresentazione decisamente poco tradizionale, ma proprio per questo dirompente e innovativa, è quella che ci offre uno dei protagonisti del film di animazione della DreamWorks Animation «Le 5 leggende». Qui il coniglio pasquale, dal buffo nome di Calmoniglio, si trova a combattere contro il malvagio Uomo Nero, assieme a quelli che sono definiti come i «Guardiani», mitiche figure che vegliano sui sogni e la felicità dei bambini: Babbo Natale, la fatina dei denti Dentolina, l’omino del sonno Sandman e Jack Frost.
Calmoniglio è un atletico e muscoloso coniglio gigante abile nella lotta, nel lancio del boomerang e nelle arti marziali. La sua tana sotterranea è un intrico di cunicoli intervallati da grandi sale dove vengono prodotte e decorate le uova di Pasqua. Solo quando tutti i bambini del mondo smetteranno di credere in lui, la sua imponente corporatura lascerà, temporaneamente, posto a quella di un tenero e paffuto coniglietto.

Oltre a questi caposaldi, sono innumerevoli i libri di racconti e i cartoni animati televisivi a tema coniglio pasquale. Ognuno ha i suoi preferiti da rileggere o riguardare in questo periodo e con cui passare qualche ora di sana evasione sulle ali della fantasia. Una tradizione ormai consolidata dunque, che è capace ancora, dopo secoli se non addirittura millenni, di rinnovarsi ogni anno, in una sorta di rinascita degna del più vero e autentico spirito della Pasqua.