Addio a Manlio Sgalambro

Amaro filosofo, ha collaborato come paroliere per un ventennio con Battiato
Red. Online
06.03.2014 13:53

ROMA - È morto Manlio Sgalambro. Noto al grande pubblico soprattutto per la sua ventennale collaborazione con Franco Battiato, Sgalambro, nato a Lentini il 9 dicembre del 1924, era un filosofo, scrittore, poeta e cantautore. L'opera filosofica di Sgalambro ha un netto orientamento nichilista e risente delle influenze, fra gli altri, di Friedrich Nietzsche ed Emil Cioran.

A partire dal 1994, Sgalambro ha collaborato a gran parte dei progetti di Battiato. Dal 1998 ha scritto testi di canzoni anche per Patty Pravo, Alice, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Milva e Adriano Celentano. Sgalambro ha scritto anche i testi di canzoni per bambini quali 'Madama Dore", 'Il merlo ha perso il becco', su musiche di Giovanni Ferracin.

"Con Manlio Sgalambro scompare una personalità eclettica, autentico ponte tra la cultura classica e la società odierna: filosofo, scrittore, poeta, paroliere, cantautore, sceneggiatore, sapeva sempre mettersi in gioco, scommettersi, grazie a quella sua eterna curiosità che lo portava a essere sempre giovane, nel più profondo dell'anima". Così il sindaco di Catania, Enzo Bianco, commenta la morte del filosofo.

"Il suo sodalizio con Franco Battiato - ricorda Bianco - ci ha donato, per quasi vent'anni, geniali intuizioni e indimenticabili canzoni e opere. Noi Catanesi, suoi concittadini, dobbiamo dimostrare grande compostezza in questo momento. Non a caso Sgalambro - conclude il sindaco di Catania - nel libretto dell'opera "Il Cavaliere dell'Intelletto", scrive che 'Il nascere e il morire sono i due momenti unicamente realì"