Api, il mondo delle impollinatrici

In Svizzera ne sono state censite 615 specie, ma una settantina è già sparita
Beatrice Jann
14.06.2013 10:11

Ormai non passa quasi giorno che non si senta parlare di morie d?api. Ma lo sapevate che in Svizzera vivono più di 500 specie diverse di api? Cosa sta succedendo davvero alle api? Cosa possiamo fare noi, per aiutare questi piccoli, operosi insetti? Dal 12 maggio e fino al 17 novembre un?esposizione presso il giardino botanico dell?Università e della città di Neuchâtel invita i visitatori a scoprire il mondo segreto delle api. Abbiamo chiesto a Blaise Mulhauser, curatore dell?esposizione di farci da guida.«Pochi sanno che in Svizzera sono state censite 615 specie di api» esordisce Blaise Mulhauser. «Purtroppo una settantina di esse è già sparita, in particolare per la distruzione dei loro ambienti vitali. Con questa esposizione vogliamo rendere attente le persone sulla varietà di api presenti in Svizzera, sul loro modo di vivere e sui pericoli che le minacciano. L?esposizione è a cielo aperto e si suddivide in sette postazioni. All?inizio del percorso abbiamo piazzato una roulotte, con un piccolo laboratorio, dove scoprire cos?è un?ape. Ad esempio, molti sono sorpresi nell?apprendere che anche i bombi sono delle api. Di seguito, con delle particolari spirali di fiori, illustriamo il legame molto stretto che intercorre tra alcune specie di api e singoli fiori».Per la sua importanza, in Svizzera l?ape è al quarto posto come animale da reddito.«Di solito, quando si parla di api la gente pensa al miele, ma la loro grande importanza sta nella funzione di impollinatrici. Questi due temi, il miele e l?impollinazione, vengono trattati da due postazioni. Scopriamo così che, tutte le specie di api producono del miele: alcune ne producono poche gocce, altre invece di più. Le grandi scorte dell?ape domestica, che noi sfruttiamo per la produzione di miele, si sono sviluppate semplicemente per permettere la convivenza su di un lungo periodo di una comunità molto numerosa. Le api selvatiche vivono in comunità più piccole, ma non meno affascinanti. Producono poco miele, ma in molti casi si rivelano delle impollinatrici altrettanto efficienti dell?ape domestica».Gli allarmi sulle api sono continui: la situazione è davvero così grave? «Che si sappia, Einstein non ha mai pronunciato la frase, secondo la quale un?eventuale scomparsa delle api equivarrebbe a una condanna a morte per l?umanità. Ovviamente, se le api dovessero scomparire, molte specie di frutti e di verdure sparirebbero dalla nostra tavola.In certi angoli del globo ci sono già persone che devono sopperire, con un paziente lavoro di impollinazione, alla mancanza di api.Abbiamo chiesto ad un artista di creare un?istallazione che trattasse questo tema. Ne è scaturito un piccolo cimitero con otto tombe, sulle cui lapidi sono indicate le cause principali per il declino delle api: dai pesticidi, ai medicamenti, alla distruzione dell?ambiente naturale. Bisogna tener conto che di solito gli allarmi vengono lanciati quando gli apicoltori osservano le morie di api nelle loro arnie. Le stesse cause agiscono però anche sulle api selvatiche, ma di questo non si accorge quasi nessuno. Un vero dramma». Possiamo fare qualcosa anche noi, senza essere apicoltori? «L?ultima postazione dell?esposizione offre una serie di consigli su come rendere più attrattivo il nostro giardino o anche il nostro balcone, per api domestiche e selvatiche. Ad esempio scegliendo di piantare diversi fiori ed essenze, non solo renderemo più variopinto e allegro l?ambiente che ci circonda, ma aiuteremo anche loro, le piccole e straordinarie api».

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