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La civetta è un animale fortemente simbolico e all’origine di alcuni modi di dire
La civetta è una specie fortemente minacciata da cui traggono origine molti modi di dire
Martina Ravioli
25.04.2020 10:30

Misteriosa e affascinante, l’Athene noctua è oggi una specie fortemente minacciata. Si stima infatti che, in tutta la Svizzera, vivano tra le 115 e le 150 coppie con una presenza appurata unicamente nei seguenti cantoni: Ticino, Ginevra, Giura, Basilea, Vaud e alcuni esemplari a cavallo tra Friburgo e Berna.
In Ticino, nel 2005, rimanevano solo quattro coppie di civetta sul piano di Magadino. Nel 2008 Ficedula e BirdLife Svizzera hanno iniziato un progetto di recupero della specie e nel 2019 sono stati confermati 36 esemplari. Questo risultato è stato possibile grazie all’installazione di apposite casette nido e, a seguito dell’aumento degli effettivi, a partire dal 2013 la civetta ha ricominciato a nidificare anche in altre zone del cantone.

In diverse epoche e culture, questo strigiforme è diventato un simbolo di volta in volta positivo o negativo.
Per la tradizione ebraica la civetta che urla nella notte è Lilith, la prima donna creata da Dio precedentemente a Eva e che, maledetta, è stata trasformata in un demone con le sembianze di questo uccello.
Nell’antica Grecia era, invece, associata alla dea Atena, da cui prende il nome, ed era un animale sacro e beneaugurante tanto che ancora oggi è, da alcuni, raffigurata su amuleti portafortuna. Per molti altri, purtroppo, simboleggia la sfortuna e viene pertanto scacciata.

Anche l’appellativo «civetta», riferito alle donne vanitose, è legato proprio a questo animale e deriva dal fatto che questo rapace, quando era addomesticato e usato dai cacciatori, attirava le prede con un particolare modo di sbattere le ali, con inchini e ammiccamenti che si rivelavano irresistibili, e ovviamente letali, per i passeriformi.
Allo stesso modo deriva da questo uccello, che caccia nella notte vedendo le prede senza essere visto, l’espressione «auto civetta» cioè quelle automobili delle forze dell’ordine che non hanno alcun segno di riconoscimento visibile e sono guidate da personale in borghese che può così osservare senza essere a sua volta notato.

Dopo il successo del 2019, anche quest’anno Ficedula, Associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana, e BirdLife Svizzera offrono la possibilità di seguire tutte le fasi della nidificazione della civetta. I nidi che si possono seguire durante tutto il periodo della nidificazione sono due in ambienti differenti ed ospitano Athena e Pericle, una nuova coppia di civetta che si è formata nell’inverno 2019-2020 e Petronilla e Merlot, la coppia già protagonista dell’iniziativa dello scorso anno. Per maggiori informazioni e per seguire 24 ore su 24 le avventure delle civette ticinesi impegnate nella nidificazione sul sito www.ficedula.ch.

Le caratteristiche
L’Athene noctua è un rapace di piccole dimensioni. La lunghezza ammonta a circa 22 cm, l’apertura alare si colloca tra 54 e 58 cm e il peso oscilla tra i 100 e i 200 gr, con le femmine leggermente più grandi dei maschi. La specie è longeva e, in condizioni ottimali, arriva a vivere più di 11 anni.
La coda è corta, la fronte bassa e la testa piatta. La parte superiore del corpo è bruna con macchie scure e fasce bianche. Le parti inferiori sono più chiare. Tipici sono i grandi occhi gialli che consentono un’eccellente visione notturna.
Se eccitata, la civetta si inchina, mentre quando è sospettosa accompagna all’inchino anche un dondolio.
Qui è possibile sentire una registrazione del canto della civetta. Questo animale emette numerosi versi a seconda della situazione, la maggior parte dei quali sono stridenti e lamentevoli. Proprio a causa di questi particolari richiami notturni, tra la popolazione contadina la civetta era considerata l’uccello dei morti.

L’ambiente
La civetta si adatta a molti ambienti, ma in diverse zone d’Europa si assiste a un calo nel numero di esemplari. L’habitat ideale è l’aperta campagna con un basso livello di antropizzazione. In Svizzera è sedentaria, mentre le popolazioni del nord Europa sono migratrici di corto raggio poiché tendono a spostarsi nel centro-sud Europa per svernare.

La riproduzione
In Ticino costruisce il nido nelle cassette-nido, in vecchi fabbricati e nei sottotetti delle cascine, mentre al di là delle Alpi utilizza anche le cavità degli alberi. Le 3 o 4 uova vengono deposte in aprile-maggio e covate dalla sola femmina per 25-30 giorni. Compito del maschio è procurare cibo alla compagna che per tutto questo tempo non lascia mai il nido. I pulcini iniziano ad avventurarsi fuori dal nido a circa 35 giorni di vita, ma perfezionano l’arte del volo solo verso i 45 giorni.

La nutrizione
Questo rapace è un cacciatore attivo principalmente al crepuscolo e all’alba. Si ciba di piccoli mammiferi, uccelli, rettili e anfibi, integrando la dieta con insetti e lombrichi. Come gli altri strigiformi, anche la civetta ingoia le prede intere e rigurgita, sotto forma di borre, le parti che non riesce a digerire: ossa, gusci, peli, piume. Proprio l’analisi delle borre permette di studiare gli areali di distribuzione e le abitudini della specie. Grazie alla ricerca si è, ad esempio, notato come gli adulti si cibino prevalentemente di topi, mentre ai pulcini venga somministrata una percentuale maggiore di insetti.

Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Strigiformes
Famiglia: Strigidae