Come calcolare l’età dei mici

Chiunque conviva con un gatto si è forse chiesto a quanti anni umani corrisponda l’età del proprio micio. L’equivalenza «uno vale sette», sebbene consolidata, è imprecisa. Mediamente un felino domestico vive intorno ai 15 anni: ci sono però casi noti di esemplari che hanno raggiunto un’età quasi doppia
Le fasi dello sviluppo
Forse non tutti sanno che, nei primi mesi di vita, i gatti si sviluppano rapidamente: in questa fase, un anno «a quattro zampe» corrisponde a circa 18 umani. Come si può immaginare, nei periodi successivi questo aumento esponenziale tende a stabilizzarsi e la curva di crescita rallenta. Un micio di tre anni, per esempio, ha all’incirca l’età di un uomo di 30. A questo punto i gatti entrano nella fase della piena maturità e tendono ad abbandonare l’esuberanza della giovinezza, trascorrendo invece molte ore dormendo. Si tratta di un arco temporale piuttosto lungo: lo dimostra il fatto che un felino di 10 anni ha la medesima età di un uomo di 60. Superata la prima decade di vita la crescita dei nostri amici a quattro zampe riduce la sua velocità: 15 anni felini corrispondono a circa 75 umani, mentre 18 valgono in modo approssimativo i nostri 80. Non si tratta però di un’equazione esatta, in quanto la longevità e lo sviluppo i mici dipendano da numerosi fattori, quali per esempio l’alimentazione.
Per avere maggiori informazioni è consigliabile rivolgersi al proprio veterinario. Questo specialista degli animali riesce infatti a determinare l’età di un gatto controllando lo stato della sua dentatura, dispensando anche consigli sul trattamento più adatto per garantirne al meglio la sua salute.