È provato: i corvi tra loro parlano

Che fossero intelligenti e che addirttura mangiassero con le bacchette ve lo avevamo già detto (vd suggeriti), ma che avessero un loro speciale linguaggio nel quale il becco sostituisce quello che le mani sono, in un normale colloquio, gli aiuti complementari per gli umani questo... questo fa parte di uno studio pubblicato a fine novembre su "Nature communications" (vd link). In breve: i corvi gesticolano e indicano le cose col becco come noi umani le indichiamo con le mani. Lo fanno soprattutto per attrarre l'attenzione del partner o di un pretendente tale, nonché per interagire con lui/lei e instaurare un rapporto, indicando oggetti in modo che questi attirino lo sguardo del loro «interlocutore».
A dirlo Simone Pika e Thomas Bugnyar,dell'istituto Max Planck per l'Ornitologia, che per due anni hanno studiato membri di una comunità di corvi selvatici del Cumberland Wildpark a Grünau, in Austria ed hanno potuto constatare che utilizzano il becco in modo simile alle mani per mostrare e offrire oggetti, come muschio, sassi e rametti. Questi specifici gesti erano prevalentemente destinati ai partner del sesso opposto e inducevano frequentemente il destinatario a orientarsi verso quello che veniva indicato. Successivamente, i corvi interagivano tra loro, per esempio scambiandosi versi o giocando insieme con l'oggetto. E qui sta il nocciolo della scoperta: i gesti col becco danno avvio a un'interazione tra i due corvi che prendono a rimbeccarsi o a passarsi oggetti, segno che per loro indicare, gesticolare col becco, è fondamentale come lo è per noi «parlare» con le mani.
Un punto in più a favore di coloro che sostengono che ogni specie animale ha un proprio linguaggio.