Gatti Felv e Fiv (Archivio 3)

"Buongiorno! Ultimamente ho sentito parlare del "tampone salivare" addirittura riguardo al test della FIV e mi piacerebbe tanto avere delle informazioni al riguardo. Grazie!".
Margherita D.A., Cadenazzo
Gentile Margherita, con le nuove tecnologie di laboratorio sono state sviluppate delle tecniche che permettono di effettuare analisi molto precise e sicure partendo da campioni di saliva o da cellule prelevate dalle mucose della bocca o dalla congiuntiva tramite delle piccole spazzoline. Si tratta di analisi genetiche o che identificano anche solo piccole parti di virus, batteri o parassiti.L'identificazione del virus della FIV nella saliva é possibile, ma l'attendibilità del risultato é di molto ridotta rispetto alla classica analisi fatta con il sangue e quindi si rischia di avere dei risultati negativi anche in gatti che sono effettivamente portatori del virus.
OVT
16 luglio 2011 - "Salve! Ho un micio FIV positivo - Timmy - sanissimo, ma, vi chiedo, è giusto non fargli le vaccinazioni? Ho anche un altro micio fivotto - Nero - e lui è sempre stato vaccinato annualmente, ma ho sentito dire che le vaccinazioni riducono il sistema immunitario. La mia domanda è: devo sospendere le vaccinazioni? oppure devo vaccinare l'ultimo arrivato? Grazie mille e saluti".
Alessandra F., Giubiasco
Gentile Alessandra, le opinioni riguardanti le vaccinazioni ai gatti FIV positivi sono molto contrastanti. Ci sono veterinari che consigliano la vaccinazione e altri che non la consigliano affatto. Il virus dell'immunodeficienza felina colpisce il sistema immunitario. Nei gatti FIV positivi uno stress o una qualsiasi malattia, anche banale, potrebbero contribuire a peggiorare la situazione. Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro malattie che si vorrebbero evitare. E per il corpo una vaccinazione rappresenta uno stress.Visto che gli animali sieropositivi dovrebbero evitare gli stati di stress, trovo logico non vaccinare in caso di sieropositività. Va detto che anche un raffreddore potrebbe essere un motivo dell'aggravarsi della situazione. Per cui c'é chi dice che, visto che esistono i vaccini contro il raffreddore, perché non approfittarne per proteggere l'animale? La scelta, soprattutto in questo caso, resta al proprietario che, dopo aver sentito i pro e i contro, trarrà le sue conclusioni.
OVT
6 luglio - "Buonasera. Vorrei un'informazione sulla Felv. Possiedo un cane ed una gatta che non esce mai. In campeggio c'era la gatta di un altro camper libera all'aperto. Ho lasciato la ciotola dell'acqua del cane fuori. Se questa gatta libera fosse, per ipotesi, felv positiva ed avesse bevuto nella ciotola del cane, la mia gatta cosa rischia? Mi spiego: la sera ho vuotato dell'acqua la ciotola e vuota, ma senza sciacquarla l'ho messa sul camper. Se la mia gatta, curiosa, avesse annusato o leccato (ipotesi remota dato che al massimo era rimasta qualche goccia residua d'acqua) la ciotola, rischia di prendere la felv? Inoltre il virus non è molto labile e viene inattivato dall'acqua? Perciò, per infettarsi con la ciotola dell'acqua, non occorre che i gatti bevano insieme o quanto meno a breve distanza l'uno dall'altro? Grazie per la vs. gentile risposta".
Laura M., Milano
Gentile Laura, la FeLV - o leucemia felina - é una grave malattia virale che colpisce il sistema immunitario dei gatti. La trasmissione avviene soprattutto per contatto diretto tra gli animali. La saliva e le secrezioni di un gatto affetto da FeLv con viremia in corso sono ricche di virus. Il metodo più comune di trasmissione é tramite i morsi, dove il virus passa dalla saliva ai tessuti e al sangue. Altri metodi di infezione sono quello sessuale, via transplacentare, o attraverso il latte. Vista l'elevata presenza di virus nella saliva di gatti viremici, affinché avvenga il contagio é sufficiente che i gatti condividano la ciotola per il cibo, la lettiera o si puliscano reciprocamente. È comunque necessario un intimo e prolungato contatto.Il virus viene inattivato dai comuni disinfettanti, non dall'acqua. Nell'ambiente ha comunque una durata di poche ore. Viste tutte queste premesse é assai improbabile che nel suo caso possa essere avvenuto un contagio. Nel dubbio porti il gatto dal veterinario tre settimane dopo la presunta infezione. Con un prelievo di sangue e un test semplice e affidabile potrà sapere se il contagio è avvenuto o meno.
OVT
23 giugno - "Gentili dottori, oggi ho saputo dal mio veterinario che Romeo, un micio di due anni, è risultato positivo alla Felv. E' un gatto abbastanza vispo e sano, ma soffre con una certa frequenza di diarrea che ovviamente lo debilita. Abbiamo cambiato la sua alimentazione dandogli soltanto croccantini specifici per problemi gastointestinali (prima mangiava solo umido) ed il problema si è risolto, ma vorrei sapere se è possibile potenziare il suo sistema immunitario per evitare che contragga malattie che scatenerebbero la malattia. Esistono dei farmaci o degli integratori? Ho sentito parlare degli interferoni, sono efficaci solo in malattia conclamata? Grazie".
Annamaria D.S., Campobasso
Gentile Annamaria, innanzitutto é molto importante che Romeo non possa più uscire in modo da impedire che la malattia venga trasmessa ad altri gatti. Più che potenziare il suo sistema immunitario é importante evitare situazioni stressanti o medicamenti che possano in qualche modo indebolirle le sue difese immunitarie. Fino a quando il gatto resta siero positivo, ma non ammalato, non ci saranno ulteriori precauzioni da prendere. Importante come detto é garantire una vita tranquilla al gatto e ottimizzare l'alimentazione. In caso di malattia conclamata vi sono diverse maniere per stimolare e rinforzare il sistema immunitario. Si va dai medicamenti naturali (omeopatia e fitoterapia) a rimedi come gli interferoni che vengono utilizzati parallelamente alla terapia sintomatica dei problemi causati dalla malattia. Questi rimedi si possono utilizzare anche da subito, ma la loro efficacia nel prevenire l'insorgere della malattia non é provata.
OVT
14 aprile - "Gentili Dottori, pochi giorni fa è morto un mio gattino di quasi 2 anni perchè positivo alla FELV. Gli è stata diagnosticata questa malattia a metà febbraio ed ha resistito fino a quattro giorni fa, amato e coccolato fino alla fine. A casa ho anche un'altra gattina, sua sorella, che ha fatto il test e risulta positiva anche lei, ma non manifesta nessun sintomo, mangia con appetito, gioca, corre e mi sembra felice. Vi chiedo: ci sono cure preventive che posso fare per lei? Quante possibilità ci sono che non sviluppi mai la malattia? Come devo comportarmi in futuro? Farei qualsiasi cosa per farla vivere il più a lungo possibile in casa con me. Ho scoperto che ha vomitato dei vermi e il veterinario mi ha consigliato di darle il Drontal da ripetere per 2 mesi. Posso applicare ora il Frontline o lo Strongold? Aiutatemi! Grazie a tutti".
Paola P., L'Aquila
Gentile Paola, il migliore modo per mantenere sano più a lungo il suo gatto positivo alla leucemia felina é di creargli attorno un ambiente il più "sano " possibile facendo in modo da evitare qualsiasi stress che potrebbe portare il virus ad attivarsi. Cure contro vermi intestinali e parassiti cutanei sono sicuramente consigliati perché possono indebolire l'organismo. Un'alimentazione di buona qualità é sicuramente importante e può anche essere utile somministrare dei rimedi naturali per rinforzare il sistema immunitario.Chiaramente é estremamente importante che la gattina venga tenuta rigorosamente in casa, evitando che possa venire in contatto con altri gatti per evitare il diffondersi della malattia.