Gli ultimi giorni di Micio e Fido

"Buongiorno. Si ricorda di Garfild, la mia gatta FIV+? (ce ne ricordiamo. Trovate la prima domanda nei suggeriti, ndr). Purtroppo le è stata diagnosticata anche la FELV. Ora è una settimana che è dal veterinario che le fa quello che mi avevate consigliato. Purtroppo, ciononostante, la salute di Garfild sta peggiorando a vista d'occhio anche se, appena mi vede, cerca le mie mani per avere delle coccole ed in quel momento le fusa sono grandissime. Ho comunque deciso di portarla con me al lavoro. Non so se farla addormentare per sempre. Non ci riesco. Aspetto che siano i suoi occhi a dirmelo. Una cosa è certa quegli occhi non riuscirò mai a dimenticarli! Grazie".
Giusy P. e Garfild, Peschiera Borromeo
Gentile Giusy, da come descrive la situazione credo che Garfild sia veramente arrivata alla fine e la combinazione delle due malattie lascia veramente poco spazio a speranze e illusioni. Non aspetti troppo e abbia il coraggio di evitare a Garfild giorni e giorni di inutili sofferenze. Vedrà che a mente fredda, tra qualche mese, sarà felice di avere avuto il coraggio di prendere questa difficile decisione!
OVT
27 maggio - "Buonasera. La mia gatta ha 4 anni, ma ha i reni come quelli di un gattino di un anno. Non sono cresciuti come avrebbero dovuto. Un mese fa l'abbiamo disidratata. Dall'ecografia si vedono i reni piccoli. E' possibile un trapianto o dobbiamo vederla dimagrire ogni giorno sempre di più senza poter fare niente? Al momento le facciamo le flebo di "ringer lattato". Grazie e complimenti per i Vostri preziosi consigli".
Alfredo M., Apiano Gentile (CO)
Egregio signor Alfredo, la dimensione dei reni non sempre é correlata con la loro funzionalità, ma da come descrive il caso immagino che vi sia anche un'insufficienza renale. Purtroppo il trapianto renale non é ancora un tema in medicina veterinaria e anche i centri dove si effettua la dialisi sono riservati ad animali con problemi acuti e con patologie poi risolvibili. Per l'insufficienza renale cronica non resta quindi che la terapia sintomatica e il supporto ottimale della parte di rene ancora funzionante.Nelle fasi di grave insufficienza renale possono essere utili delle flebo intravenose o sottocutanee, ma non é pensabile (o etico?) di tenere in vita il gatto unicamente grazie a delle infusioni per settimane o mesi. In caso di insufficienza renale di media gravità é sicuramente utile una dieta mirata per la patologia (esistono ottime diete specifiche per l'insufficienza renale), dei medicamenti che riducono l'assorbimento del fosforo a livello intestinale e dei vasodilatatori per migliorare la perfusione sanguigna del rene. Importante é inoltre controllare i sintomi dell'insufficienza renale come perdite di sali minerali, gastriti e stomatiti uremiche, anemia eccetera.Quando la patologia é troppo grave e quando una buona qualità di vita del gatto non é più garantita é onesto decidere per l'eutanasia piuttosto che trascinare avanti il gatto con terapie mirate unicamente a prolungare la vita (magari solo per giorni o settimane) o peggio lasciare morire da solo e a poco a poco un gatto a cui si potrebbero risparmiare giorni e giorni di sofferenze.
OVT
21 gennaio - "Buongiorno. Ho una gatta, Milou, di 14 anni. È sempre stata molto vispa e stava volentieri anche in giardino. Una settimana fa ha iniziato a non uscire più e a mangiare-bere pochissimo. La veterinaria le ha diagnosticato un tumore al torace con metastasi nei polmoni che le hanno provocato dell'acqua nei polmoni stessi. Dopo averla riportata ha casa e dopo che aveva ripreso a mangiare e bere un pochino ora è da 4 giorni che non mangia nè beve quasi nulla. La veterinaria mi ha detto che probabilmente il tumore comprime la trachea e questo le impedisce di deglutire bene allora mi ha consigliato di darle acqua e zucchero, ma non beve molto. La mia domanda è: so che non si può operare e che non vivrà molto, ma vorrei non farla soffrire. Non ci sono altri metodi per alimentarla?".
Deidra M., Lugano
La situazione che descrive é purtroppo abbastanza frequente in gatti anziani e la prognosi purtroppo non é favorevole. Stiamo in effetti parlando di un tumore al polmone o al mediastino con metastasi e in più un probabile versamento di liquido nel torace.Operazioni in questi casi non sono possibili e se la gatta non si alimenta spontaneamente significa che sta molto male e probabilmente soffre. Io le consiglio vivamente di valutare, piuttosto che alimentarla forzatamente, se non sia il caso di porre fine alle sue sofferenze evitandole soprattutto una morte poco dignitosa visto che il rischio concreto é che la gatta possa soffocare nel suo liquido.
OVT
27 aprile - "Ho un bichon frisé, Flipper, che ha compiuto 15 anni. Da tempo ha un grosso bitorzolo sulla testa e uno sul dorso. Il veterninario da cui andavo mi dice che non si deve operare. Si gratta sul pavimento ruvido quello sulla testa che sanguina continuamente. Da tempo durante tutto il giorno fa strani versi e frequentemente mugola o sembra voglia di far uscire dalla gola qualcosa che gli da fastidio facendo versi incredibili. E' sordo e quasi cieco. Anche quando dorme si sentono strani mugolii. Io vorrei farlo addormentare, ma i miei mi dicono che sono senza cuore, io invece visto che mi ha dato tanto amore, vorrei risparmargli una brutta e dolorosa morte. Mi potete dare un consiglio??? Grazie".
Liliana A., Astano
Gentile signora Liliana,la storia del suo Flipper è stata letta attentamente. Potrei dirle che vale, per lei e il suo amico a quattro zampe,quanto abbiamo già risposto alla famiglia H. di Barbengo. La sua storia e quella del suo ?bichon frisé?, pur potendo contare su conclusioni simili, è però una storia particolare, come tutte quelle che vertono su questo delicatissimo argomento.Posso dirle, perciò, che come veterinari, viviamo spesso situazioni simili.
Nei due sensi.
Da un lato ci sono padroni che vorrebbero addormentare il loro cane o gatto perché ritengono che non viva più dignitosamente o soffra, ma parenti, amici e conoscenti li fanno sentire in colpa.Dall?altro ci sono padroni che durante la passeggiata si sentono colpevolizzare da altre persone perché non fanno addormentare il cane, magari solo perché cammina a fatica o zoppicando (come il 90% degli ultra novantenni nelle case di riposo).
Noi diciamo ai proprietari di seguire cosa consiglia loro il cuore. L?esperienza ci ha dimostrato che se i padroni prendono in considerazione l?eutanasia significa che, molto probabilmente, è veramente necessaria. Di solito il padrone è l?ultimo a prendere in considerazione quest?ipotesi. Compito del veterinario è accettare la decisione del proprietario e aiutarlo a vivere questo passo senza rimorsi di coscienza o, cosa che pure accade, sentendosi, addirittura, un traditore di anni felici e d?amicizia.
OVT
14 aprile - "Buon giorno dottore. Possediamo un cane di 19 anni. Si chiama Berta. Da un po'di tempo ci dà un po' di pensieri, malgrado il veterinario di famiglia sostenga che non soffre. Perde urina, e "altro". A volte vomita, é sorda totalmente, e sta perdendo la vista (cataratta). Benché molto affezionati, ci stiamo chiedendo se per lei questa è vita. Non nascondiamo che la stessa domanda la rivolgiamo a noi stessi. Ci dia qualche consiglio per affrontare qualsiasi decisione. Grazie! Saluti cordiali".
Famiglia H., Barbengo
Come veterinari siamo confrontati spesso con situazioni simili. Il proprietario si rende conto che vi sono dei problemi, ma non sa decidere se é arrivato il momento della decisione fatidica.
Premesso che la vecchiaia non é una malattia e che quindi si deve accettare che il cane o il gatto non sono più dei giovanotti, che cominciano ad avere qualche acciacco e magari necessitano di alcuni aiuti medicamentosi per avere una buona qualità di vita, é importante evitare di prolungare inutilmente una vita che volge al termine e che causa inutili sofferenze o una sopravvivenza poco dignitosa all'animale.
Di regola la decisione di procedere all'eutanasia si prende quando vi sono delle patologie non più guaribili o controllabili che causano sofferenza all'animale o, ancora, quando l'animale non ha più una vita dignitosa anche se, magari, non ha dolori particolari (esempio animali anziani e ciechi che cadono e picchiano in continuazione, animali che si fanno i propri bisogni addosso). Questa decisione si prende però anche quando la qualità di vita del proprietario non é più garantita (animali che perdono feci e urina dappertutto, che vomitano in continuazione, animali di grossa taglia che non si reggono più sulle zampe).
Il veterinario si deve porre tra animale e proprietario, curare gli interessi dell'animale come prima cosa, ma deve anche ascoltare i proprietari che spesso soffrono e non sanno prendere una decisione. Non abbiate timore a parlare e confidarvi con il vostro veterinario, spiegate in dettaglio la qualità di vita del vostro animale e anche la vostra, lui saprà sicuramente ascoltarvi e vi aiuterà a prendere la decisone più giusta per il vostro cane".