I canarini da canto Qualità e differenze
I canarini sono senz’altro tra gli uccelli da compagnia più popolari. Non solo perché si abituano facilmente a vivere con gli uomini, ma anche perché la prassi di allevarli è una tradizione secolare. Ne esistono di tre tipi: da canto, da colore e da posizione.
I più amati sono probabilmente i primi. Il Comitato Ornitologico Mondiale (COM) riconosce, per questa tipologia, tre specie distinte: Harzer o Harz roller, Malinois waterslager e Timbrado. L’Hazer Roller ha un corpo affusolato, la testa appiattita al vertice e gli occhi piccoli e neri. Il suo becco, di colore carminio, è ben proporzionato rispetto al corpo. Sono state registrate otto melodie, capaci di richiamare, al contempo, gioia e malinconia. Non canta in modo esuberante, ma costringe l’ascoltatore a prestare attenzione alle variazioni di tono.
Il Malinois waterslager, invece, ha un portamento leggermente ricurvo e tonalità che vanno dal giallo al verde bruno. Dal suo canto si comprendono tredici melodie, semplici e complesse. Il Timbrado, infine, è capace di riprodurre sette melodie, continue e discontinue, caratterizzate da toni forti.
Insegnare a questi canarini a cantare non è un’impresa facile perché imitano qualunque suono o rumore carpito, così da «inquinare» il proprio repertorio. Il bel canto, abilità esclusiva del genere maschile, è una pratica che gli uccelli apprendono prima di eseguirla. Tuttavia, possono essere aiutati da abili maestri di canto da quando sono neonati. Infatti, i maschi, non appena escono dal nido, devono essere posizionati su appositi scaffali parzialmente oscurati (detti «armadi scuola») e lì accompagnati da individui della stessa varietà, anziani ed esperti. Nel caso in cui non ci fossero «precettori», è possibile utilizzare delle registrazioni di sessioni di canto di qualche campione. È consigliato insegnare le giuste tecniche di canto a due o tre esemplari per volta, entro i tre mesi di vita.
È noto, inoltre, che i canarini partecipano anche ai concorsi, ai quali sono ammessi esemplari di qualsiasi colore eccetto che rossi, poiché ciò indicherebbe un «meticciamento ancestrale» con il Cardinalino del Venezuela.
Un ruolo importante è giocato dall’alimentazione, che incide sulla capacità canora di questi animali. Ad esempio, la pianta di ravizzone rosso, coltivata in Italia principalmente in Pianura Padana, può essere un potente stimolante del canto.