I forestali salvano 20'000 rane
Siamo in Francia. La regione è quella della Franca Contea. Qui, come ogni anno, migliaia di rane temporarie raggiungono gli stagni della regione per riprodursi, mettere su famiglia e mantenere in vita la specie. L'altra notte, però, ranocchi e ranocchie sono finiti nelle reti di pescatori/cacciatori di frodo che avevano sparpagliato in tutti gli stagni un'ottantina di reti immerse (proibite dalla legge). Immaginatevi le povere bestiole come se la devono essere vista brutta.
La storia, però, stavolta è a lieto fine. In soccorso delle ranocchie sono giunti gli agenti dell'Ufficio nazionale della caccia e della fauna selvatica francese che hanno salvato dalle mani dei bracconieri - e dalla padella - le oltre 22.000 rane temporarie, considerate una prelibatezza nella cucina tradizionale della Franca Contea, ma inserite nella lista delle specie a rischio (vd suggeriti). «La mutilazione, la commercializzazione e l'utilizzo commerciale delle rane rosse sono vietati - ha spiegato un funzionario - Solo il prelievo in piccola quantità da stagni privati è autorizzato». Le rane sono state perciò riportate allo stagno e, per una volta, anche nella realtà "vissero felici e contente".