I pesci scorpione all'assalto del Mediterraneo

Complice il raddoppio del Canale di Suez e dell'innalzamento delle temperature delle acque, il velenoso predatore sta ampliando il suo habitat
La sua livrea sgargiante è un chiaro segnale di pericolo .
Claudio Di Manao
24.11.2016 06:00

Il suo arrivo era temuto da un pezzo. I primi pesci leone, o scorpione (Pterois miles) erano stati segnalati già nel 1992 nel Mediterraneo orientale, erano pochi individui persi in un ambiente (allora) freddo e ostile e non destavano grosse preoccupazioni. Ma con il riscaldamento del Mediterraneo e il raddoppio del Canale di Suez, avvenuto nel 2015, la situazione sembra essere precipitata. Nel giro di un anno questi velenosi predatori provenienti dal Mar Rosso hanno colonizzato le acque di Cipro. «Potrebbe trattarsi dell'avanguardia di un'invasione in seguito all'ampliamento del canale di Suez» annunciano dall'Università di Plymouth. Pochi giorni fa in Italia L'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha messo in guardia subacquei e pescatori con un fermo invito ad evitare il contatto e a segnalare la presenza di ogni esemplare all'Istituto: il pesce scorpione è arrivato nel Canale di Sicilia.