Con il naso all’insù

I vantaggi di una lingua lunga e appiccicosa

Il torcicollo, Jynx torquilla, ha sviluppato un adattamento particolare che gli consente un’alimentazione altamente specializzata
La particolare lingua permette a questo uccellino di nutrirsi di formiche
Martina Ravioli
24.08.2020 11:15

L’habitat del torcicollo, zone agricole con frutteti ad alto fusto, è oggetto di tutela sia da parte di BirdLife che di Ficedula.
L’attenzione su questa specie, infatti, è alta fin dal 2007, quando BirdLife ha eletto il Jynx torquilla uccello dell’anno. L’obiettivo è garantirne la conservazione poiché, a causa dell’aumento dell’agricoltura intensiva, il numero di esemplari di torcicollo ha visto una drastica diminuzione. Dal 2015 si assiste ad una timida ripresa e ad oggi l’Osservatorio ornitologico di Sempach conta tra le 1.000 e le 2.500 coppie e ha inserito la specie tra quelle “potenzialmente minacciate”.

Il nome curioso deriva dalla capacità dell’animale di allungare e ruotare il collo all’indietro, mantenendo immobile il resto del corpo, con un sinuoso movimento che ricorda l’attorcigliarsi dei serpenti. Questo atteggiamento si manifesta soprattutto quando l’uccello viene disturbato ed è concomitante al raddrizzamento del ciuffo sul capo.

Le caratteristiche
Il Jynx torquilla appartiene alla famiglia dei picidi, ma ha caratteristiche peculiari. È lungo in media 17 cm, con un’apertura alare di 26 cm e un peso di 30-45 grammi. Il piumaggio si mimetizza perfettamente con le cortecce e i tronchi degli alberi ed è bruno, con macchiette più scure sul petto chiaro. Il becco è molto più corto rispetto ai picchi, ma la lingua lunga e appiccicosa è una caratteristica in comune con essi.
Qui è possibile sentire richiamo tipico del torcicollo: un fischio acuto e ripetuto.

L’ambiente
Il torcicollo è un uccello migratore su lunghe distanze. In Svizzera è presente da fine marzo a inizio ottobre, mentre sverna nella zona del Sahel.
Presente in Ticino, nei Grigioni e in Vallese, predilige zone aperte e con alberi ad alto fusto: frutteti, parchi, boschi con radure. Oltre che per la nidificazione, questi ambienti sono necessari al torcicollo per trovare di che nutrirsi. L’agricoltura intensiva e l’uso di pesticidi causano, infatti, una drastica contrazione anche nelle popolazioni di formiche, principale sostentamento della specie.

La riproduzione
Unico picchio migratore europeo, questo uccello è un unicum anche dal punto di vista della nidificazione, Contrariamente agli altri picidi, infatti, non scava una cavità di nidificazione ex novo, ma utilizza cassette nido o naturali incavature dei tronchi. La femmina depone tra le 7 e le 10 uova, che vengono covate da entrambi i sessi per 12-14 giorni. L’involo dei pulcini avviene dopo tre settimane, ma rimane ancora per qualche tempo una cura parentale più o meno accentuata. Negli anni con condizioni favorevoli, il torcicollo riesce a portare a termine due covate.

La nutrizione
Le formiche, con larve e pupe, sono la base della dieta di questo uccellino dalla lunga lingua. I formicai vengono aperti con il becco e la saliva appiccicosa favorisce l’estrazione degli insetti dai cunicoli. Avendo un becco corto, il torcicollo riesce a nutrirsi solamente nei formicai di superficie, diventati sempre più rari nei prati coltivati. Talvolta integra la dieta con altri insetti o ragni.

Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Piciformes
Famiglia: Picidae