Il grande albatro di Amsterdam

Incredibile, ma vero: scoperta da poco come specie a sé stante, quella dell'albatro di Amsterdam (nome scientifico: Diomedea amsterdamensis) è già a rischio estinzione. Partiamo dalla catalogazione di quest'albatro - della famiglia degli albatros vaganti - quale specie a sé. La discussione scientifica si era aperta al momento della loro scoperta, nel 1983, avvenuta sull'isola di Amsterdam, un' isola di circa 58 chilometri quadrati situata nell'Oceano indiano. Lì erano stati trovati questi albatros ai quali era stato affibbiato, per distinguerli dagli altri, il nome dell'isola. La cosa che incuriosì subito gli scienziati furono le dimensioni imponenti di questi uccelli: apertura alare di 3,5 metri e peso corporeo fino a 8 chili. Potevano essere "albatros erranti", ma... c'erano caratteristiche nuove, non ultima quella di accoppiarsi e riprodursi solo su quest'isoletta dell'oceano (guardate la parata amorosa nel video!), che andavano indagate.
E così fu fatto. A porre fine alla discussione ci ha pensato la dott. Teresa Burg che, con i suoi colleghi dell'università canadese di Lethbridge, sul numero di aprile del "Journal of Avian Biology" (vd link), spiega che "dopo attente analisi e revisioni tassonomiche è apparso evidente che il Dna degli Albatros di Amsterdam varia notevolmente da quello degli albatros vaganti" (vd pdf) e che ciò fa di loro una specie a sè stante. La notizia ha fatto velocemente il giro del mondo anche perchè questa nuova specie di albatros, pur essendo scoperta da poco, è già sottoposta al rischio estinzione. Basti pensare che di questi albtros ne esistono, al mondo, circa 200 e che recenti studi (vd suggeriti) sostengono che ci vogliono almeno 5000 individui perchè una specie possa scampare al rischio estinzione.