La pinna blu del tonno rosso

Il Giappone lo chiama "Kuro Maguro" e si accaparra l'80% delle catture mondiali
Red. Online
29.11.2012 05:59

Triste storia quella del tonno rosso, una storia che fa venire in mente uno spot pubblicitario che recitava "Tempi duri per i troppo buoni". E che lui, il tonno rosso, sia troppo buono non lo mette più in discussione nessuno. Il problema è che di rappresentanti della sua specie ce ne sono sempre meno e che, ciononostante, il Giappone non riesce a contenere il suo bisogno di Kuro Maguro. Cos'è il Kuro Maguro? Sempre lui, il tonno rosso o Bluefin Tuna o Thunnus thynnus (nome, quest'ultimo, che mette d'accordo tutti).

Ad Agadir (vd suggeriti), nella riunione annuale dell'ICCAT (la Commissione internazionale per la conservazione del tonno dell'Atlantico), si è discusso, per una settimana, del futuro di questo pesce predatore. Ebbene, malgrado le previsioni e le pressioni e pur restando assai lontani da quella che fu la proposta svizzera a Doha (vd suggeriti),  l?approccio scientifico al tema "tonno rosso" ha prevalso su quello politico-economico cosicchè da 12.900 tonnellate l?anno la quota di prelievo del tonno rosso è salita a 13.500, rimanendo all?interno delle cifre indicate da ricercatori, scienziati e ambientalisti.

Tutto è bene quel che finisce bene? Abbiamo chiesto al nostro scrittore di mare, Claudio Di Manao, di spiegarci un po' cosa gira attorno alla questione del tonno e lui ce lo spiega, con il suo stile inconfondibile, nella Fattoria in edicola il 29 novembre. Non perdetevelo.

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