La toxoplasmosi e i nostri mici

Saperne di più su una malattia che può essere evitata
Paola Juri
12.07.2011 16:19

Molte, anche d'estate, le domande che giungono ai veterinari ticinesi. Questa, inviataci dalla signora Georgia di Rovio, non concerne specificamente i suoi due mici - Lionel e Puma -, ma ha un carattere di interesse generale che ci ha portato a proporla nella rubrica degli "Amici pelosetti" e a sottoporla. per una consulenza, alla dott. Paola Juri, una dei veterinari ticinesi che collabora con la Fattoria degli animali. Riguarda la toxoplasmosi.

"Cari amici della Fattoria, avrei un'altra curiosità. Concerne la toxoplasmosi e il timore che coglie molte donne  in dolce attesa di contrarre questa malattia. La mia domanda è relativa alla diffusione della toxoplasmosi nei gatti domestici. Esistono delle statistiche? È molto diffusa nei gatti domestici che si cibano di cibi confezionati e ogni tanto cacciano qualche uccellino? Avendo 2 gatti - Lionel e Puma - che hanno la possibilità di uscire, quali comportamenti/abitudini sono da evitare? Ovviamente la cassetta dei gatti (le poche volte che viene sporcata) non la pulisco più e lascio tale compito al mio compagno. Ma... abitudini tipo accarezzare i gatti e prenderli in baccio sono pericolose? Il fatto che ogni tanto i gatti entrino in camera da letto e si accoccolino sul piumone oppure si "struscino" addosso può comportare dei rischi? Dalla saliva è possibile essere contagiati? Grazie mille per la sempre cortese disponibilità".  Georgia G., Rovio

Gentile Georgia, la toxoplasmosi é una malattia infettiva trasmissibile dall'animale all'uomo. La trasmissione avviene per via fecale-orale, ingerendo alimenti crudi contaminati da feci di gatto (verdure e insalate dell'orto) e da alcuni generi alimentari derivati dagli animali quali prosciutto crudo, carne cruda e insaccati. Il contagio non avviene dal contatto diretto con l'animale, ma ingerendo alimenti contaminati dalle feci dei gatti oppure mettendo in bocca inavvertitamente le mani dopo aver toccato o sfiorato le feci degli animali. È quindi un bene che le donne incinte diano l'incombenza al marito di occuparsi della cassetta dei gatti. Il contagio da toxoplasmosi non é da sottovalutare perché se avviene in gravidanza può causare dei danni gravi e permanenti nei feti, generalmete legati al sistema nervoso e al nervo ottico. Va comunque detto che la maggior parte delle persone ha avuto un contatto con la toxoplasmosi e ha sviluppato degli anticorpi. Penso che ciò avvenga soprattutto nei primi anni di età, quando si esplora il mondo, magari a... quattro zampe, senza preoccuparsi poi di lavare le manine prima di metterle in bocca, oppure giocando "alla terra" al parco senza prima aver controllato che un qualche micio non sia passato di lì un attimo prima. Solo nel caso in cui una donna risulti negativa al momento del test deve prestare attenzione nei riguardi dei nostri amici felini e soprattutto seguire alcune regole alimentari.Se il contagio avviene in un qualsiasi altro momento della vita - al di fuori dunque della gravidanza - viene generalmente superato come una banale influenza e non lascia danni permanenti. È d'obbligo eseguire il test della toxoplasmosi per le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza. Il ginecologo o la ginecologa daranno i relativi consigli in merito.Un fatto è certo: il contatto diretto con i gatti non rappresenta un pericolo. Basta osservare delle regole igieniche elementari, quali lavarsi le mani dopo aver toccato gli  animali e prima di mangiare; evitare le crudità; evitare prosciutti e carne cruda; non occuparsi della pulizia della cassetta dei mici. Coccolarli ed accarezzarli - come pure entrare in contatto con la loro saliva - non rappresentano un pericolo. E... neppure se dormono sul letto è un pericolo! Cordialmente