L'otaria orsina e la sua mattanza

Namibia, là dove uomini, sciacalli, squali si somigliano
Red. Online
04.08.2011 07:19

C'è in Namibia una costa - la Skeleton Coast - dove vivono decine di migliaia di otarie orsine. La colonia più famosa è quella di Capo Cross, assurta agli onori della cronaca dopo che Sea Shepherd Sud Africa ha reso noto l'eccidio che, annualmente, lì si consuma. In pratica, a partire dal 1. luglio, ogni anno e fino al 2019, 80'000 cuccioli di otaria e 6'000 adulti vengono uccisi a colpi di bastone - per lasciare integre le pelli - come prevedono gli accordi commerciali sottoscritti dal governo della Namibia con un commerciante di pelli. In altri termini: quel che succede in Canada con le foche (vd suggeriti), succede in Namibia con le otarie. E poco importa se, dati alla mano, questa specie ha conosciuto un importante calo della natalità - da 164.348 nel 2000 a 107.910 nel 2006 -. Il governo della Namibia sostiene che la colonia di otarie orsine del Capo, gode di ottima salute e la sua popolazione è stabile, al contrario di ciò che accade per lo stock ittico che è in brusca diminuzione e mette così a rischio l'attività dei pescatori (come succede anche in Canada con le foche di Sable, vd suggeriti). Così la mattanza continua e le otarie orsine devono vedersela, oltre che con gli umani, anche con gli sciacalli, le orche e gli squali.

Il nostro collaboratore - lo scrittore di mare Claudio Di Manao - si è recato recentemente in Namibia proprio per verificare di persona la situazione. È davvero così drammatica come la dipinge Sea Shepherd? Come vivono le migliaia di otarie orsine sulla Skeleton Coast? Il racconto di questa visita lo trovate sulla "Fattoria" nel CdT. Troppo intenso per essere riassunto nel Web!