Specie aliene invasive biodiversità a rischio

Tutti quegli animali o piante che vengono importati in un luogo diverso da quello nativo sono detti specie aliene o invasive. Molto spesso è l’essere umano che, intenzionalmente o meno, si rende responsabile del trasferimento di queste specie in aree in cui per natura non sarebbero presenti e, così facendo, dà avvio a un processo con conseguenze importanti sull’ecosistema in cui tali varietà vengono introdotte. Le specie invasive tendono infatti a diventare concorrenti delle locali, modificando la biodiversità dell’ecosistema e aumentando il rischio di estinzione dei gruppi autoctoni con cui entrano in contatto.
Sebbene non tutte le specie locali siano a rischio di estinzione, la loro condizione potrebbe velocemente cambiare. A questo proposito, uno studio recentemente pubblicato su Global Change Biology analizza lo sviluppo della relazione di disparità tra le specie animali aliene e quelle autoctone. I dati esaminati dalle ricercatrici evidenziano come la biodiversità in presenza di mammiferi e uccelli invasivi cali addirittura dell’11%. Questo fenomeno è dato dal fatto che le specie invasive corrono un rischio minore di incontrare i propri predatori naturali nel nuovo habitat, poiché lontane da quella che potremmo definire la loro «casa». Al contrario, gli animali autoctoni vengono regolarmente cacciati dai predatori e si trovano in continua competizione per le risorse essenziali con le specie invasive che ora infestano il loro terreno. Ecco perché le specie locali vivono una condizione critica.
Tuttavia, l’invasione di specie animali aliene ha anche un’altra importante implicazione. Aumentando il rischio di estinzione di quelle locali, le varietà invasive diventano ben presto padrone indiscusse dell’area in cui sono state introdotte, importando anche le proprie strategie di sopravvivenza. Ad essere in particolare pericolo sono gli uccelli, soprattutto quelli che vivono nelle isole oceaniche. Secondo lo studio esaminato, infatti, oltre il 40% delle strategie di sopravvivenza degli uccelli autoctoni andrebbero perdute nel momento in cui le specie che le praticano dovessero estinguersi. Questo dato è inoltre particolarmente preoccupante se pensiamo che diverse tipologie di uccelli trasportano polline o semi essenziali per la sopravvivenza dell’ecosistema in cui vivono. Per assicurare anche in futuro l’esistenza di aree ad alta biodiversità, diventerà dunque fondamentale regolare l’importazione di gruppi di animali che molto spesso la mettono a repentaglio.